capitolo sette

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Eren's pov
Ieri, una volta finite le registrazione, sono andato nel mio camerino per cambiarmi.

Prima di lasciare l'edificio decisi di controllare se Levi stesse bene, date le condizioni in cui lo trovai il giorno precedente.

Bussai alla porta sperando di ricevere una risposta immediata, che però non arrivò.

"Levi giuro che se sei svenuto di nuov-" mi fermai a metà frase, poiché aprendo la porta non trovai nessuno all'interno della stanza.

Controllai velocemente in giro, notando un foglietto accartocciato nel cestino.
Volevo resistere ma sono sempre stato un tipo estremamente curioso e finii per leggerlo lo stesso.

"Ti aspetto da me stasera, XOXO."

Rimasi inizialmente confuso, chi avrebbe mai potuto scrivere una cosa del genere a Levi? Per di più con uno stupido bigliettino.

Poi si fece spazio dentro di me una sensazione ben diversa, una sensazione nascosta ed amara, che non avevo mai provato prima d'ora.
Era ancora sbiadita, informe ed astratta, ma potevo sentirla sbocciare.

Gelosia?

Scossi la testa scacciando immediatamente quel pensiero tanto ambiguo.

"P-perchè?"

Levi's pov
Mi sveglio sbattendo lentamente le palpebre.
I piccoli raggi che filtrano tra le tapparelle della  finestra mi confermano che é mattina.

Mi metto seduto, sentendo una forte fitta.
Stavolta non era la testa.

"Ahi" dico sbuffando e massaggiandomi il fondoschiena.

Mi accorgo aprendo meglio gli occhi di non essere a casa mia, e mi giro di lato, vedendo Armin sonnecchiare.

Cerco di alzarmi silenziosamente per non svegliarlo, mi metto i boxer ed il resto dei vestiti.

"Mh".

Mi giro lentamente e vedo il biondo stropicciarsi gli occhi.

"Buongiorno Ackerman" mi dice quasi in un sussurro, con una voce particolarmente rauca, che non gli si addice minimamente.

"Me ne stavo andando, svegliarti non era nei miei piani" rispondo freddamente.

"Rimani dai" mi prega lui, picchiettando la mano sul letto per dirmi di ristendermi.

"No, questa è l'ultima notte insieme, mettitelo bene in testa".

"Uffa dici sempre così, sei ripetitivo" afferma girandosi dalla parte opposta e rimettendosi a dormire.

Aveva ragione, dicevo sempre così.
Ma stavolta non stavo mentendo, questa sarebbe stata la nostra ultima notte insieme.

Torno a casa e mi preparo un caffè, poi faccio una doccia veloce e mi metto i primi vestiti che trovo nell'armadio.

Ho ancora un po' di tempo prima di andare a lavoro, quindi decido di dare una pulita veloce all'appartamento.

Prendo le chiavi e il cellulare, esco di casa e mi ritrovo davanti un auto familiare.

"Hey" dice abbassando il finestrino.

Feelings Players || Ereri Où les histoires vivent. Découvrez maintenant