Capitolo 17) Nessuno è riuscito a salvarmi

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Correvo,nel tentativo di seminare lo sbirro che in questo momento sembrava fuori  dai gangheri, dopo averlo colpito nelle palle, ma era autodifesa giusto?
Purtroppo per me in poche falcate lo sento ormai vicino, il tempo di girarmi che afferra il mio polso tirandomi indietro. Tento di colpirlo di nuovo nello stesso punto, ma stavolta afferra la mia gamba e con una leggera pressione mi fa perdere l'equilibrio, facendomi cadere per terra. Non mi fa alzare, che subito è sopra di me e in questo momento nella mia testa scatta l'allarme e l'immagine dello sbirro viene sostituita con il ricordo di quella notte.
***
Lo spingo per togliermelo di dosso, ma è forte ed è inutile. L'uomo stringe i miei polsi con una mano e con l'altra tocca la pelle sotto i vestiti. Urlo, chiedendo aiuto, ma sono sola.
Mi colpisce al viso, facendomi girare la testa di lato.
"Quando una donna si ribella, mi viene ancora più voglia di sottometterla."
Ho paura, ma questo non mi ferma dallo sputargli in faccia.
"Tu non sei un uomo per questo, sei solo una merda."
Un altro schiaffo, prima che la maglietta mi venga strappata e con essa il reggiseno. Stringe forte il mio seno, per farmi male.
"Fai quello per cui sei nata puttana."
I pantaloni vengono tirati verso il basso, inutili i tentavi di fuga e poi entra dentro di me, e qualcosa nella mia testa si frantuma in mille pezzi, forse la voglia di reagire, ma divento un corpo privo di volontà e aspetto che finisca, non provando niente durante l'amplesso.
Quando se ne va lasciando per terra, mi chiudo in me stessa e urlo a squarcia gola, mentre piango e graffio le mie braccia.
Odio quell'uomo, deve sparire,deve morire, ma io non sono un'assassina e allora agirò come meglio so fare, e gli farò vedere io che commesso il suo più grande errore nel trattarmi come ad una prostituta. Mi vendicherò.
***

"Nathalie."
Sbatto le palpebre e non sono più in quella stanza con i vestiti strappati, ma nella foresta e con me c'è lo sbirro che mi osserva preoccupato.
Torno a respirare normalmente e solo ora mi rendo conto di star piangendo di fronte a lui,dannazione, non poteva capitare in momento peggiore di questo.
"Deve essermi andato qualcosa nell'occhio, non farci caso."
Si sposta e una volta recuperato spazio, asciugo rapidamente le lacrime, sfregando gli occhi più forte del necessario.
"Piuttosto,come mai mi hai chiamato con il mio nome? Per caso vedere una ragazza piangere tocca quel cuore di pietra che ti ritrovi Derek?"
"Certo che no, ragazzina."
"Già, beh, io torno indietro."
Sto per andarmene, ma lo sbirro si piazza davanti a me, usando il suo corpo come muro e prende il mio mento tra le mani, per farmi alzare la testa verso di lui.
"Perché stavi piangendo?"
"Te l'ho detto, mi è andata qualcosa nell'oc..."
"Credi di prendermi per il culo come gli altri? Io non sono Ashley, o mio padre, sono un poliziotto, sai quante donne ho visto piangere ripetendo la stessa scusa?"
Schiaffeggio la sua mano e faccio un passo indietro, devo calmarmi, devo tornare ad indossare la maschera , odio quando qualcuno tenta di entrarmi sotto pelle.
"Io non sono una donna qualsiasi, sono un hacker, il migliore sulla piazza."
"Questo non cambia che sei una donna."
"E con questo? Pensi che non sia capace di difendermi? Voi uomini ci sottovalutate, siamo nate per sopportare il dolore, io non ho bisogno di essere protetta da un cavaliere con l'armatura scintillante."
Incazzata,lo spintono per passare e mi avvio verso casa, se così si può definire , ma dietro di me non avverto i suoi passi, e penso che abbia fatto la cosa giusta lasciandomi da sola, come sempre sono stata, ma davanti alla tenuta Evans c'è fermento.
Alcuni furgoni sono parcheggiati nel cortile e ci sono persone che non ho mai visto prima, ma non danno l'aria di far parte del personale di Lopez , anche se sono armati di fucili.
Il vecchio Evans esce dalla porta di casa e gli vado incontro per avere informazioni.
"Che succede qui?"
"Nulla di particolare Nathalie."
"Avete i fucili, è particolare a mio avviso."
"Ultimamente è scappato un cavallo al macellaio, si dice che sia pericoloso, per questo doveva essere abbattuto, ed è stato avvistato nei dintorni,mi hanno chiesto di aiutarli."
"Aspetta,per caso è nero?"
"Si,perché? L'hai visto?"
"Quel cavallo non farebbe male ad una mosca."
"Questo non puoi saperlo, sei una ragazza di città, queste cose non fanno per te."
"Quindi uccidere un povero animale che vuole starsene per fatti dei suoi è quello che fa per lei?"
Mi guarda indeciso, prima discendere gli scalini e unirsi agli altri, che per me appaiono più bestie di quel povero animale. Io l'ho visto da vicino, era affamato,e voleva un luogo dove stare da solo, come me...
"Nat?"
"Ashley,dì allo sbirro che tornerò presto."
"Nathalie!"
Corro verso il bosco, ma non in direzione del lago, potrei incontrare Derek, quindi mi addentro in un altro punto, sperando di trovare quel cavallo prima di Bob.
Io non sono stata salvata, ma questo non vuol dire che qualcun altro, cavallo o persona che sia deve fare una brutta fine senza che qualcuno abbia mai teso una mano nella sua direzione.

***

Derek

Ero più confuso che mai,vederla piangere l'aveva resa più vulnerabile ai miei occhi,perdendo quel insolenza che dimostrava quando era con me.
Passo una mano sul viso e sospiro , mi stava facendo diventare matto, mettendo in dubbio i miei principi che consistevano nell'arrestare i criminali e difendere gli innocenti , ma se non fosse così? Se Nathalie avesse sofferto, questo l'avrebbe spinta a prendere la strada sbagliata, ma allo stesso tempo penso che in realtà sia stata in grado di valutare a ciò che andava in contro.
Quello sguardo, era terrorizzata, ma non da me, non era la prima volta che si trovava in una situazione simile ad una aggressione, se non peggio.
Mille pensieri che vorticavano in testa, ma nessuna risposta ovvia e quando torno a casa, trovo Ashley preoccupata sulla soglia della porta, e appena mi vede corre nella mia direzione.
"Derek, menomale che sei tornato"
"Che succede?"
"Nathalie."
"Che l'è successo?"
Mi allarmo subito quando fa il suo nome, e me ne accorgo solo dopo averla afferrata per le spalle.
"Lei è andata nel bosco da sola, voleva impedire a nostro padre di abbattere quel cavallo fuggito al macellaio."
"Cosa?"
Da quando in qua è anche un'animalista? Guardo in direzione del bosco, nel momento in cui un tuono in lontananza si fa sentire.
Perfetto, sta arrivando una tempesta e quel idiota è andata a salvare un cavallo da sola, senza sapere nemmeno come fare se lo incontrasse prima di mio padre.
"Vado a cercarla, tieni il telefono vicino."
"Fai attenzione ."
Annuisco e preparo il cavallo più robusto che abbiamo per poi correre a cercarla, prima che la tempesta arrivi qui.

Sono puntuale! 😂😂😂 E citando uno dei miei idoli della Disney:
"Oh si certo, salva il cavallo."
Amo Mushu😂😂😂❤️
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Manu

Colpo al cuore  "Hai la mia vita nelle tue mani"Where stories live. Discover now