Viaggio ai Caraibi

135 7 0
                                    

Io e Lydia siamo a fare shopping, come sempre, in realtà lei compra e io do pareri sul vestito che mi piace di più, è il massimo che faccio.
Ha sempre avuto la mania dello shopping, in questi ultimi giorni sembra felice, allegra e solare.
In realtà lo è sempre stata.
Ci fermiamo a mangiare un panino in un fast food poi lei mi accompagna a vedere l'auto che ho deciso di comprarmi.
Una ford semplice e di colore rosso.
A Dan non ho detto ancora niente perché so che vorrebbe pagarla lui, almeno in gran parte e non voglio che spenda altri soldi per me anche se non gli mancano.
Per un volta voglio potermi pagare una cosa da sola, fa già tanto per me.
Ho scelto però un modello più vecchio perché i nuovi appena usciti sul mercato costano troppo.
Il ragazzo mi da qualche dritta sulla nuova tecnologia dell'auto come accendere l'aria condizionata o passare dal gas alla benzina e spero di ricordarmi tutto perché sono abbastanza imbranata.
《Hai visto che carino? Credo ci stesse provando con te》.
《Essere gentili non vuol dire provarci》.
《Tu si che hai i prosciutti agli occhi amica mia》ride lei.
Io alzo gli occhi al cielo.
《Beh che ne pensi della macchina?》.
《Mi piace, ti si addice. È femminile》.
Mi sento fiera di me.
Finalmente sarò indipendente e non sarò costretta a chiedere passaggi.
《Daniel è un angelo, non capisco però perché non hai scelto uno degli ultimi modelli》.
《Dan non sa niente. Questa l'ho pagata con i miei soldi》.
Lei mi squadra inquisitrice.
《Non gli ho detto niente perché altrimenti avrebbe voluto fare lui anche stavolta e non voglio che tutto quello che ho sia opera sua.
Voglio sapere che per una volta ho contribuito ad una spesa.
Già per le spese di casa è una lotta perché non vuole che ne paghi la metà》.
Lei fa gli occhi a cuore.
《Che carini che siete》.
La riporto a casa dove Benjamin le corre incontro, sembra si dicano qualcosa ma non sono sicura che lui le stia dicendo qualcosa di carino.
La tira per un braccio e la riporta dentro casa.
Quel tipo continua a non piacermi.
Potrà anche avere un carattere scorbutico ma io non durerei due giorni insieme a lui.
Quando arrivo a casa trovo inaspettatamente Dan seduto sul divano in tuta.
Dovrebbe essere al lavoro e finire tra quattro ore.
《Amore che ci fai già qui?》.
Viene verso di me e mi bacia.
《Perché ho una sorpresa per te》risponde.
Di che si tratterà ora?
《Anche io》affermo cinguettando.
Sono curiosa di sapere la sua che di sicuro sarà un vestito o un profumo ma voglio dirgli della macchina.
《Quale?》.
《Ho comprato una macchina tutta per me prima e nuova di zecca, finalmente non dovrò più aspettare l'autobus o farmi venire a prendere da te》.
Lui mi bacia e mi abbraccia, sembra contento e non ha ribattuto il fatto che volesse comprarmela lui.
《Ah credevo volessi ricordarmi ancora una volta che non devo spendere soldi perché vuoi fare l'uomo di casa》.
Lui alza le mani 《no ho capito che vuoi una tua indipendenza e che non posso sempre spendere soldi per te.
Dopo la voglio vedere ma ora tocca alla mia sorpresa》i suoi occhi si illuminano.
《Chiudi gli occhi》sorride come un bambino festoso.
Tutte le volte che fa così di solito è un vestito firmato o una borsa che mi piaceva ma non ero riuscita a comprare.
Sto al gioco pronta a fingermi sorpresa.
《Allunga le mani》.
Faccio come dice e quando sento dei pezzi di carta apro gli occhi: sono due biglietti di andata e ritorno per un viaggio di una settimana ai Caraibi.
Mi si illuminano gli occhi.
《Che cosa? Altro che la macchina》ridacchio.
《Dan perché? Siamo andati in Francia poco tempo fa》.
《Tranquilla Sam hanno pagato tutto i miei, ci volevano fare un regalo e hanno comprato questi biglietti》.
Mi viene in mente delle offese di sua mamma ma mi dimentico di tutto guardando i biglietti.
Forse hanno voluto fare un atto di carità.
《Non so cosa dire》.
《Gli avevo detto del matrimonio e questo è stato il loro regalo. Le date si potevano decidere e io ho scelto di andarci da domani, oggi ho dato le ferie ai dipendenti per una settimana》.
Forse è il caso che chiami i suoi per ringraziarli.
《Ne hanno comprati due in più per loro due》aggiunge poi.
Questo momento di gioia viene distrutto da questa seconda frase.
《Ma ovviamente non ho accettato》continua.
Vorrei fare un sospiro di sollievo ma mi limito ad annuire.
《Me li sono fatti spedire così ho invitato Alex e Chloe, sono molto contento di come sta lavorando in questi giorni, sta facendo di tutto per l'azienda...se lo è meritato.
Ha accettato volentieri》.
Cosa?
Ho di sicuro sentito male.
Non può essere.
Non posso passare un'intera settimana con Alex e peggio ancora Chloe tra i piedi.
Perché devo sempre essere costretta a rivederlo.
Forse è ora che dica a Dan di noi ma vedo la sua gioia sul viso e rinuncio.
Sarebbe stato meglio passare la settimana con i suoi a questo punto.
《In questi giorni nemmeno Lydia lavora, potrei invitare anche lei》.
《Tu e lei siete una cosa sola ormai ma partiamo domani non so se riuscirà a trovare i biglietti in tempo》.
《Potevi darli a lei, perché proprio ad Alexander》dico il suo nome con una nota di fastidio e Dan lo intuisce.
Mi affretto a rispondere 《no è solo che sarebbe stato meglio conservare gli altri biglietti a questo punto, di sicuro parlerete solo di lavoro》invento.
Lui mi accarezza 《tranquilla amore, avrò occhi solo per te e poi c'è Chloe》.
Sbuffo nella mia mente.
《Comunque l'invito per Lydia è ancora valido》.
Vado a chiamarla per dirle tutto 《wow ormai Alex è una persecuzione》ride.
《Comunque non lo so, Benjamin lavora e dopo dovrei venire da sola》.
《Ti prego non posso stare una settimana con Chloe che desidererebbe sotterrarmi》.
《Melodrammatica》sussurra dal cellulare.
Alla fine va a cercare su internet qualche offerta e trova uno degli ultimi biglietti rimasti.
《Però Ben non deve sapere nulla, gli dirò che vado da mia madre per una settimana okay?》.
Non capisco perché dovrebbe nasconderglielo.
《Okay》.
Quando mette giù decido di chiamare anche i genitori di Dan altrimenti potrebbero ritenermi un'ingrata.
《Pronto?》.
《Marissa sono Sam》; per qualche secondo sembra non riconoscermi poi mi saluta freddamente...mi odia davvero!
《Volevo ringraziarti per i biglietti, è un regalo fantastico, io e Dan non vediamo l'ora...》mi interrompe.
Mi liquida in pochi secondi senza neanche farmi parlare, fingere di essere contenta di sentirmi o chiedermi come stessi.
È stato breve e conciso.
Avverto anche mio padre che come al solito si preoccupa inutilmente poi preparo la valigia con ogni cosa possibile e immaginabile.
Si parte esattamente alle otto del mattino.
È la prima volta che rivedo Alex dopo il nostro quasi bacio.
Sento il viso andare a fuoco.
Lui sorride ammiccante, quasi provocante, sicuro di sé come se sapesse a cosa stessi pensando.
Non sarà facile una settimana con lui.
《Felice di rivederti》.
《Non posso dire lo stesso di me》rispondo poi una volta in aereo mi siedo accanto a Dan.
Lydia mi sta di fronte e vicino a lei ci sono Chloe e Alex.
Il viaggio trascorre tranquillo.
Io leggo oppure chiacchiero con Lydia anche se non mancano i momenti di imbarazzo.
Vorrei sapere cosa pensa Alex e cosa pensa Chloe. Non credo che nemmeno a lei faccia piacere passare la vacanza con noi, non capisco come Dan abbia potuto regalargli i biglietti, si conoscono davvero da poco e se sono già così amici non immagino quando questa cosa andrà avanti...gli farà fare da testimone al matrimonio?!
Non voglio pensarci ora.
Appena mettiamo piede a terra il caldo si impossessa del mio corpo, ci saranno quarantacinque gradi all'ombra.
È tutto deserto per il momento e un via vai di furgoni sgangherati passa di qua e di là.
Devono essere i taxi perché uno si ferma davanti a noi per darci un passaggio, proprio come tutti gli altri.
Ci porta fino all'albergo e Dan è l'unico che sa la lingua.
《Il tuo ragazzo è proprio un nerd》sussurra Alex che si è seduto vicino a me. Le sue mani sono vicine alle mie, il suo corpo è vicino al mio e vorrei esplodere.
Direi che a Chloe non fa piacere.
In questo furgone fa ancora più caldo che quasi mi sciolgo.
Quando arriviamo ci precipitiamo al fresco.
L'albergo è accogliente, luccicante.
Le camere sono grandi e perfettamente in ordine.
Abbiamo la vista sul mare e non vedo l'ora di tuffarmi in quelle acque cristalline.
Le palme fanno da contorno.
È un posto paradisiaco.
Sembra di vivere in un sogno.
Sono sempre stata affascinata dai paesi soleggiati, esotici.
Poggio la valigia e Dan mi informa che la nostra roba verrà sistemata dalle persone che lavorano qui.
In pochi secondi siamo tutti in costume.
L'acqua è fresca, ti ci puoi specchiare.
Mi rilasso sulla riva con sabbia bianca.
Tutte le persone in vacanza qui hanno ombrelloni e sdraio.
L'hotel è compreso anche di piscina con acqua marina ed ho intenzione di farci un salto nel pomeriggio.
Ascolto il rumore dell'acqua, delle persone, del vento.
Mi sento leggera.
Sento la sabbia sotto le dita e i capelli che svolazzano liberi.
Vorrei rimanere qui, così per sempre.
《Sei bellissima》mi dice qualcuno all'orecchio, sento l'alito caldo sul collo e mi viene un brivido.
《Alex》.
《Indovinato》.
Si siede accanto a me.
《Stavi pensando》.
《Mi stavo rilassando, dovresti farlo anche tu invece di guardare i fondoschiena di ogni ragazza che passa》.
《Allora mi stavi guardando》risponde tronfio.
Io scuoto la testa, mi arrendo.
《Dov'è Chloe?》.
《Non si sente bene, probabilmente l'aereo l'ha scombussolata》.
《Allora va da lei》lo rimprovero.
《Non vuole nessuno, vuole stare sola. Deve solo riposare un po》.
Siamo troppo vicini e Dan potrebbe insospettirsi così mi allontano.
《Non ti mangio tranquilla. Una volta ti piaceva quando ti stavo vicino, quando facevamo sotto sopra nel letto e tu urlavi il mio nome》dice sensuale e io sento un fremito ma so che è sbagliato.
《Smettila di stuzzicarmi sei ridicolo》.
Sta per controbattere quando sentiamo una musichetta provenire da un palchetto dietro di noi.
Le persone del posto stanno facendo uno spettacolo in stile Hawaiano.
Lui salta in piedi e si avvicina e non mancano i commenti sarcastici e dal doppio senso sulla ballerina.
Dan e Lydia ci raggiungono.
Hanno due cocktail in mano, qualche metro più in là infatti ce un bar a forma di capanna che li vende.
I gusti sono infiniti e tutti a base di frutta.
《Uno mango e ananas per favore》.
《Non ti godi lo spettacolo? Sembra che Dan si stia divertendo》.
È di nuovo Alex, che posso fare per toglieremelo dalle scatole!?
Evito di rispondere.
《Che fortuna...tutti qui insieme, come vecchi amici. In un posto che sebra il paradiso, con cibo a volontà.
Il mare, le palme.
È tutto perfetto eppure sembri annoiata》.
Il ragazzo mi porge il cocktail 《per te gratis》mi fa l'occhiolino.
《Wow, hai anche fatto colpo. Come biasimarlo》.
Io quasi ringhio.
《Sembra che qualcuno lassù ci voglia per forza far incontrare》ridacchia allegro.
《Già, il Dio degli scherzi di poco gusto》.
《Che hai? Ah giusto, hai le tue cose posso capirti ma tesoro devi imparare a sorridere》.
《Alex basta. Sono venuta qui per godermi la vacanza non per farmi importunare da te. Vai a gironzolare intorno a qualcun'altro》.
Lui guarda l'anello che ho al dito.
Quasi me ne ero dimenticata.
Fra qualche mese sarò sposata.
Lo supero con indifferenza ma lui mi ferma.
《Smettiamola di fare i bambini Sam.
Lo so che queste stronzate con te non funzionano, vorrei solo che smettessi di fingere》.
Non capisco dove vuole arrivare o forse lo so già ma non voglio sentirglielo dire.
Ho il fiato bloccato in gola e siamo nuovamente così vicini.
《Non ci siamo mai dimenticati e lo sai da sempre perciò ammettilo.
Forse dovremmo...》.
No, non posso stare ad ascoltare una sola parola in più.
Senza pensarci e pentendomene un secondo dopo gli getto il drink addosso.
Lui spalanca la bocca e sgrana gli occhi; sono scioccata anche io del gesto che ho fatto.
《Tanto era gratis》commento poi vado via rossa di rabbia.
《Amore, ti sei persa lo spettacolo》.
《Già, sono stati bravissimi》aggiunge Lydia.
Non riesco a pensare ad altro che non sia quello che è appena successo.
《Si lo so ma qui faceva troppo caldo e sono andata a provare la piscina》.
Lydia sprizzante vuole provarla anche lei.
《Alex che hai combinato?》gli domanda Dan quando ci raggiunge tutto bagnato.
《Ehm...un ragazzo mi ha scontrato e mi ha bagnato con il drink. Stava lavorando, deve essersi distratto.
Vado a cambiarmi》.
Guarda di sottecchi verso di me ma non ho il coraggio di sostenere lo sguardo.
Non voglio più stare qui, l'aria sembra essersi fatta pesante.
Voglio solo andare in camera ma Lydia quasi mi costringe ad andare in piscina per provare l'acqua di mare con l'idromassaggio.
Chiudo gli occhi per tornare a rilassare i muscoli poi sento qualcuno che mi fa un massaggio alle spalle.
È Dan.
《Hai beccato il punto giusto》ridacchio.
《Lo so》mi bacia.
《Sei davvero tesa, rilassati》.
Ci provo, infatti bastano altri due minuti, preme sui nervi del collo e tocca esattamente i punti più piacevoli e ritorno a rilassarmi.
《Vado in camera, ti aspetto li》sussurra.
Non vedo l'ora di raggiungerlo.
Lydia stava parlando con un gruppo di ragazzi poi ritorna.
《Allora mi dici che succede?》.
Io la guardo interrogativa.
《Puoi darla a bere a Dan ma con me non ci riesci. Cosa è successo con Alex?》.
Basta parlare di lui.
《Okay ho capito, però sappi che era davvero carino con quel tocco in più di ananas》ride.
《E mango》rido di rimando.
Lydia mi capisce, sa sempre cosa provo.
I ragazzi con cui stava parlando prima vengono verso di noi e ci invitano a giocare a pallavolo sulla spiaggia. Saranno di queste parti.
Lydia accetta volentieri e ovviamente trascina anche me.
I ragazzi ci dividono in squadre poi iniziamo a giocare.
Giochiamo per ore perdendo la cognizione del tempo alternando le partite alla pausa cocktail e alla pausa mare.
Uno dei ragazzi cerca di intavolare un discorso con me ma parla poco bene perciò non capisco molto di quello che dice.
《Ora dobbiamo andare è quasi ora di cena》.
《Si, cena. Noi cenare in ristorante su mare stasera. Noi ci vedere li dopo, con tua amica magari》biascica.
È molto carino e timido perciò accetto anche se so che non ci vedremo di sicuro.
Torno in camera da Dan che trovo addormentato sul letto e spero non si arrabbi perché ho saltato il nostro "incontro romantico".
Lo sveglio dolcemente poi ci prepariamo per la cena.
*
Io, Lydia e Chloe stiamo facendo una partita a pallavolo con i ragazzi che abbiamo conosciuto un paio di giorni fa dopo il nostro arrivo.
È il turno di Chloe nella squadra avversaria e mentre tira la palla e io cerco di prenderla questa mi finisce sul naso talmente forte che inizio a sanguinare.
《Oddio scusami》si precipita Chloe.
I ragazzi si accalcano intorno a me.
《Scusami Sam》continua a dire Chloe.
Spero non l'abbia fatto di proposito.
Mi è venuto un leggero mal di testa e il caldo non aiuta.
《Vado a sciacquarmi la faccia voi continuate》.
《Io accompagno》si offre Javier, il ragazzo che ho capito provarci con me.
《No tranquillo》.
Mi allontano cercando un bagno e quando finalmente lo trovo mi sciacquo la faccia.
《Sam》mi chiama qualcuno.
È Chloe.
Ha un'espressione visibilmente dispiaciuta.
《Non penserai che l'abbia fatto apposta vero?》.
Ci guardiamo per qualche secondo e in questo momento in realtà ho dei pensieri contrastanti.
《No》.
《Menomale, mi dispiace davvero...posso darti del tu vero?》.
《Si, non siamo al lavoro e poi potremmo essere sorelle》.
Lei mi sorride.
Non sembra una persona rancorosa e non sembra nemmeno odiarmi.
Si avvicina a me.
《Alex è strano ultimamente; parliamo poco, sta sempre solo e anche quando stiamo insieme è come se pensasse altrove, come se non mi volesse più》.
Non capisco perché me lo stia dicendo.
《Io non c'entro nulla credimi》.
《Lo so ma vorrei che gli parlassi per scoprire cos'abbia》.
Cosa?
Assolutamente no.
《Sarà solo stressato per il lavoro》minimizzo.
《Ti prego. Fallo per favore. Se è così allora bene ma magari ha qualcosa che non mi dice》quasi mi prega.
Accetto.
《Grazie sei un'amica, so che con te aveva un bel rapporto perciò ho chiesto a te》mi abbraccia.
È stata una conversazione strana.
Rimango a fissarmi allo specchio chiedendomi se davvero voglia andare a parlare con Alex dopo l'"incidente" con il drink quando lo vedo entrare in bagno.
《Mi segui anche qui ora?》sbuffo.
《È il bagno dei maschi》risponde ovvio.
Okay potevo stare zitta.
《Che hai fatto al naso?》si avvicina.
Mi da un'occhiata poi prende dei fazzoletti e ci preme sopra.
Lo lascio fare.
Sembra che tra di noi non sia cambiato nulla, come se non avessimo mai litigato, come se non ci fossimo mai lasciati.
Si comporta con la stessa naturalezza di sempre.
《Partita ardua?》.
《Veramente è stata Chloe, ma non l'ha fatto apposta》mi affretto a dire.
Lui però non dice nulla.
《Se continui a premere si fermerà tra qualche minuto》.
Non riesco a non guardarlo.
Mi piace quando i suoi occhi sono sul mio corpo...cioè mi piaceva.
Mi dimentico di tutto, siamo noi due in un bagno.
《Ecco fatto》esordisce.
Okay ora direi che posso andare.
Negli ultimi due giorni è stato difficile evitarlo.
Mi sento strana.
《Di a Chloe di stare più attenta, è competitiva quando si tratta di sport...e non solo!》aggiunge ma poi mi sorride.
Giusto, Chloe.
《Ehm forse non sono la persona più adatta per parlarne con te ma dato che me lo ha chiesto lei...voleva sapere perché sei strano in questi giorni. Dice che non parlate molto》.
Posso immaginare perché si comporti così infatti non dovevo dirgli nulla ma come al solito la bocca parla prima del cervello.
《Ha mandato proprio te a dirmelo?》sembra stranito.
Io annuisco.
《È gelosa e avrà capito che...》si blocca.
Aspetto che parli.
《Ci penso io. Sono cose tra me e lei》.
Posso tornare a respirare.
Pensavo che il discorso andasse avanti fino a diventare più pesante di quanto già non fosse.
Ritorno in spiaggia dove Lydia mi viene incontro.
《Ti stavo cercando, come va il naso. Quella vipera...》la interrompo.
《Ora sto bene, mi ha chiesto scusa e aveva paura che pensassi l'avesse fatto di proposito》.
《Ma è ovvio》risponde lei.
《Comunque non mi interessa, voglio passare questi altri quattro giorni a mollo e non pensare a niente, anche se sembra un'impresa》.
Verso il pomeriggio come sempre c'è uno spettacolo a tema, oggi fanno il karaoke e Dan si improvvisa cantante.
Poi passiamo il resto della giornata ad arrostire al sole.
Sulla sdraio qualche posto più in là scorgo Alex e Chloe che sembra abbiano chiarito la loro faida.
Pare ci siano riusciti anche senza il mio aiuto.
Arriva l'ora di cena e dobbiamo prepararci perché abbiamo il ristorante prenotato alle otto.
Quando esco dalla doccia sento Dan imprecare un sonoro "accidenti".
Esco dal bagno proprio mente getta il suo cellulare sul letto.
《Che succede?》.
《Niente》risponde acido.
Mi avvicino a lui.
《No dimmelo》.
《È solo la Cyrus. Non si arrende.
Ma non è questo che mi preoccupa ora, piuttosto tu che mi hai mentito per tutto questo tempo》.
Sulle prime non capisco ma poi...
《Tu e Alex》dive inasprito.
Assimilo ogni parola che ha detto.
Lo ha scoperto.
Non so cosa dire, vorrei solo sparire.
《Mi sono fidato di voi, vi ho lasciati soli, l'ho inviato qui in vacanza e tu ti sei comportata come se nulla fosse》sputa tutto a raffica e con molta rabbia.
《Aspetta》cerco di dire ma non mi lascia parlare.
《Come posso fidarmi di te ora.
Lui era quell'Alex di cui mi hai parlato quando ci siamo messi insieme.
Hai aspettato che diventassimo amici e nemmeno questo ti ha fatto passare per la mente di parlarmi di voi.
Si è avvicinato a me per arrivare a te cazzo》grida dando un pugno verso l'armadio.
Non l'avevo mai visto così.
《No non è vero.
Non sapeva che facessi l'intervista e nemmeno io sapevo che l'avresti assunto. Ci siamo rivisti per la prima volta nel tuo ufficio. Non ci siamo mai tenuti in contatto prima, te lo giuro》.
Lui nemmeno mi guarda.
《Mi hai tenuto all'oscuro di tutto però, e se Chloe non mi avesse detto della vostra storia tu avresti continuato a mantenere il bel segreto》.
Chloe, era ovvio.
Quella vipera.
Voleva anche che parlassi con lui, di sicuro per mettermi in cattiva luce.
《Ora come farò a guardarlo in faccia sapendo questo》parla più a lui stesso che a me.
《Mi dispiace. Non sapevo come dirtelo avevo paura che avresti avuto questa reazione e che ci sarebbero stati problemi al lavoro》.
《Se tu mi avessi detto tutto subito probabilmente ci avrei riso sopra, ma adesso che me l'hai nascosto per tutti questi mesi non riesco più a fidarmi, dubito di ogni cosa》.
Ora mi guarda.
《Non puoi dire sul serio. Avevo solo paura che ti fossi arrabbiato》.
Sento le lacrime.
《Lo so che dovevo dirtelo, ho sbagliato ad aspettare e avrei voluto farlo ma non trovavo mai il momento》.
《Non è vero, volevi tenermelo nascosto》.
Sento tutta la sua rabbia e mi fa male.
Tengo molto a Dan.
《No, volevo dirtelo credimi.
Non dovevo aspettare che diventaste amici e nemmeno me lo immaginavo, infatti quando mi hai detto del viaggio non sapevo come reagire e....》mi interrompe.
《Basta Sam. Non sono così stupido, anzi forse si dato che avrei dovuto capirlo ma quello stronzo mi ha fregato davvero bene》.
《Non è colpa sua》.
A queste parole mi guarda severo.
《Vi siete rivisti da soli?》domanda com voce roca e stanca.
Temevo questa domanda.
Devo dirgli la verità.
《Si...ma non abbiamo fatto niente, è successo un paio di volte ed è stata una specie di rimpatriata.
Non abbiamo fatto niente》scandisco bene le parole.
《Una rimpatriata tra ex...perfetto.
Non voglio sapere altro》.
Sembra più arrabbiato di prima e sbatte la porta.
Io sobbalzo.
《Disdici tutto, non ho più fame》dice arreso.
《Ma non possiamo con così poco preavviso, tra poco ci aspettano》.
Provo a convincerlo.
《Allora vacci tu》queste sono le sue ultime parole per poi chiudersi in bagno.
Dico a Lydia che io e Dan non andremo al ristorante dicendo che ci siamo sentiti poco bene poi chiudo la telefonata.
Rimango tutta la notte nel letto a rigirarmi, cercando di fermare inutilmente le lacrime e quando Dan si decide ad uscire dalla sua tana non proferisce parola.
Si sdraia sul letto accanto a me eppure lo sento distante.
Spero che tutto si risolva.
Come se io non esistessi si mette a dormire.
Non credevo potesse arrivare ad essere così freddo.....

𝓟𝓮𝓻 𝓼𝓮𝓶𝓹𝓻𝓮 𝓷𝓸𝓲Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora