5 - Back to life

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Liam pov's

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Liam pov's

-Quando arriva?- chiedo impaziente.
Io e Niall stiamo aspettando da quasi mezz'ora ormai.
-Non ne ho idea- dice lui alzando le spalle.
-Niall, vai dalla ragazza- gli dico sorridendo.
Lui mi guarda come incantato.
-Posso?- lo sguardo pieno di gioia che mi rivolge sarà la mia rovina.
Non posso dirgli di no.
-Vai- sbotto con un cenno della testa.
-Grazie!- mi abbraccia e poi si incammina verso il fast food alla conquista della sua ragazza.
Sorrido quando lo vedo girarsi per salutarmi nuovamente.
Niall non cambierà mai.

Per passare il tempo mi metto a giocare col telefono, sono seduto per terra e ormai mi è diventato il culo quadrato.

-Ciao- una voce, ma non quella che mi aspettavo io.
Tre uomini, uno sarà almeno tre volte me.
Hanno tutti una capigliatura strana, tipo un codino con sulla cima uno chignon.
Sono interamente coperti di tatuaggi e dal loro abbigliamento si può dedurre che non hanno intenzioni amichevoli.
Ok, ora non devo piangere.

-Ti sei perso da questa parti?- dice quello più stazzato.
-Emh no- devo essere menefreghista, devo far vedere che non ho paura ma che non voglio nemmeno sfidarli.
Facile a dirsi...
-Sei sicuro?- chiede sempre quello.
Annuisco, se parlassi probabilmente la mia voce suonerebbe di tre ottave più alta.
-Perché per me non vedevi l'ora che qualcuno come noi ti trovasse- continua quello.

Vedo la sua mano avvicinarsi al mio viso e chiudo gli occhi.
Chiudo gli occhi perché non voglio vedere la ragione della mia fine.
Chiudo gli occhi perché sento un colpo, come se qualcuno avesse tirato un pugno.
Ma l'impatto non arriva.
Passano secondi e io continuo a rimanere fermo nella stessa identica posizione.
Sento gemiti di dolore, qualcuno che corre, sento delle minacce.
E poi lei, quella melodia che stavo aspettando.

-Liam-

Pronuncia il mio nome con un'autorità spaventosa, ma allo stesso tempo eccitante.
Apro gli occhi e trattengo il respiro.
Mi sta tenendo il mento in alto mentre mi osserva il viso.
-Cosa stai cercando?- gli chiedo.
Finalmente incontro il suo sguardo e mi sembra di cadere nel vuoto.
Sapete le farfalle?
Ecco, non sono niente rispetto a quello che sto provando ora.
Mi sento come quando sulle montagne russe lo stomaco ti arriva praticamente in gola.
Poi il suo tocco, delicato sulla mia mascella, è un qualcosa di tremendamente irresistibile.

-Sto guardando che non ti abbiano ferito, ma sembra di no- rimane serio.
Penso di non averlo mai visto sorridere, al massimo ghignare.
Solo ora mi accorgo che gli uomini non ci sono più, e che lui ha dei brutti segni sulle mani.

-Li hai presi a pugni?- chiedo.
-Dovevo pur fare qualcosa, Liam- dice, calcando ancora sul mio nome.
Sa di starmi facendo impazzire?
Per forza, se no che senso avrebbe continuare a ripeterlo?

-Hai pranzato?- mi chiede dopo qualche attimo di silenzio.
Scuoto la testa.
-Allora andiamo, prima di parlare di affari voglio mangiare- senza nemmeno aspettare una mia risposta si incammina in una stradina, girandosi per farmi cenno di seguirlo.
Mi ero quasi dimenticato dell'orologio.
Anzi, me ne ero totalmente scordato.
-Zayn aspettami- dico correndo per raggiungerlo.
Lui inizia a fischiettare.

𝐀 𝐩𝐨𝐫𝐭𝐫𝐚𝐢𝐭 𝐨𝐟 𝐩𝐞𝐫𝐟𝐞𝐜𝐭𝐢𝐨𝐧 Where stories live. Discover now