18. Non dico che questa cosa sia impossibile, ma...

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La commessa è assolutamente insopportabile. 

Le abbiamo semplicemente chiesto 'dove sono i camerini?' e lei ha iniziato un monologo su coupon, saldi e accessori vari. 

<<Grazie, credo che per ora ci limiteremo a dare un'occhiata.>> risponde Bethany con calma sorreggendo i milioni di vestiti che deve assolutamente provare.

Ovviamente la sua calma mi sa di falso... come biasimarla.

Una volta seminata la rompipalle, ci dirigiamo nei camerini. Il negozio è piuttosto grande e stracolmo di abiti di tutti i tipi. Le vetrine lasciavano desiderare...

Chiaramente avendo Beth al mio fianco, è stato del tutto impossibile non entrare. 

<<Senti, bel faccino, tu devi ancora raccontarmi un po' di cosucce...>> sbatte il fianco contro il mio per poi ammiccare. <<Partiamo dal fatto che il tuo ex sia saltato addosso a Thomas e tu non mi abbia detto niente.>> nel frattempo continua a camminare senza però, risparmiarsi il sorriso rimproverante; <<Insomma, ti sei guadagnata due settimane di punizione insieme a quella strega di Jessica, e io non ne so nemmeno il motivo?!>>

Alzo gli occhi il cielo con la consapevolezza che non si arrenderà facilmente. <<E' tutto apposto, okay?>> rispondo distante. Sto ancora pensando a Thomas. Lo stesso che due giorni fa' si è beccato una porta sul naso. Lo stesso che ha quasi spedito Ryan in ospedale perché credeva mi stesse per picchiare. Vorrei dire che mi dispiace perché infondo, molto infondo, è così. Il mio orgoglio però mi impedisce di farlo: se quello stronzo ha preferito chiedere a Jessica di andare al ballo quando sapeva bene cosa fosse successo, allora non c'è motivo di dispiacermi. 

<<Non me la bevo, Megan>> la mia amica si ferma in mezzo al tragitto commessa-spogliatoi e incrocia le braccia al petto.

<<Beth, senti, non mi importa un fico secco di quello che fa Ryan, né tanto meno Thomas quindi, se non ti spiace, vorrei solo smettere di pensare a quei due e passare un pomeriggio normale con la mia migliore amica>>.

<<Megan>> mi richiama quando riprendo ad avanzare, <<Avanti...>>.

<<Ho semplicemente parlato con Ryan e lui mi ha detto che se ha fatto quel che ha fatto, è stato per pareggiare i conti>> inizio a spiegare liberandomi di un peso.

<<Ma si può sapere quale problema lo affligge?>> commenta sarcastica lei facendomi ridere.

<<Pensava che io e Thomas... avessimo... dai... hai capito, no?>>

<<No, aspetta. Tu e Thomas? Insieme? Tu? Lui? Cioè lui ha pensato realmente che tu sia così disperata? Non dico che questa cosa sia impossibile ma, diamine: tu non avresti mai tradito nessuno! Io dico che non ci siamo, caro>> 

Rido nuovamente mentre lei continua a brontolare su quanto suo fratello mi abbia avvertito di stargli alla larga, cosa che io non ho mai fatto. Guarda un po' che bel risultato.

<< Comunque, sono felice che tu ti sia espressa chiaramente con il rosso ma, lasciatelo dire: sei stata un'imbecille>> conclude. So benissimo di aver sbagliato a dirgli quelle cose e lasciarlo davanti ad una porta senza una mezza risposta, ma ribadisco che non me ne pento affatto. Se lo meriterebbe altre dieci volte. <<Per non parlare di tutte queste diavolo di discussioni che avete in continuazione. Siete due bambini: capisco che da un lato ci sia un idiota patentato e dall'altro una povera ragazza traumatizzata da quel bastardo del suo ex ma, mia cara, se ti piace devi darti una svegliata!>> 

<<Bethany!>> ribatto sconcertata, non solo per quello che ha detto, ma soprattutto per averlo urlato davanti a tutti i clienti. <<Per prima cosa: io non sono traumatizzata. Seconda cosa: azzardati ancora ad urlare i fatti miei in pubblico e ti raso le sopracciglia, intesi?>> borbotto incazzata. 

Il migliore amico di mio fratelloWhere stories live. Discover now