Il Nuovo Piano

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Il principe di Camelot era ufficialmente del tutto fuori di senno. Nemmeno il bacio di Ginevra aveva potuto spezzare il sortilegio di cui era vittima, e Merlino ne stava pagando le amare conseguenze, giacché lavorare tutto il giorno a stretto contatto con un pervertito reale, che non perdeva occasione per metterlo a disagio flirtando con lui, non rientrava certo nella lista delle migliori situazioni in cui ritrovarsi.

La cosa peggiore era riuscire in qualche modo a fargli lasciare la sua stanza il meno possibile. Ormai il giovane mago se le era inventate tutte con Uther: battute di caccia, partite dell'ultimo minuto, malattie varie, tutto ciò che fosse servito come scusa minimamente plausibile per la prolungata assenza dell'erede al trono lo aveva usato, mentre lui e la sua squadra d'azione improvvisata – ovvero Gaius e Gwen – lavoravano freneticamente per cercare una soluzione alternativa a quel guaio.

Merlino era veramente arrivato al limite della sopportazione. In quel momento si trovava nella sua camera, messa completamente a soqquadro a causa dei giorni passati a compiere innumerevoli ricerche riguardo ai filtri d'amore, leggendo libri polverosi che pesavano quanto lui, tutto per niente, dato che il piano era miseramente fallito.

Ginevra, che era con lui, era seduta sul bordo del letto del suo giovane amico, ancora intenta a sfogliare un piccolo volume intitolato "Magic spells in fairytales". Ovviamente si trattava di semplici libri sulla mitologia o di storie per bambini, i veri libri di magia erano severamente banditi a Camelot e nei territori annessi da oltre vent'anni, e chiunque ne fosse stato trovato in possesso sarebbe andato incontro a morte certa. Gaius era l'unico a possedere ancora un librone di stregoneria, principalmente sugli incantesimi praticati dall'Antica Religione, che aveva regalato a Merlino perché imparasse a padroneggiare i suoi poteri. Sfortunatamente, in quel frangente si era rivelato pressoché inutile, dato che non diceva nulla sulle malie legate alla sfera sentimentale.

"Merlino!" – gridò Gwen, improvvisamente esaltata – "credo di aver trovato qualcosa" disse, leggendo ad alta voce la storiella della buonanotte nella quale si era imbattuta. "Qui dice che un giorno, un tale di nome Feryn, fu colpito da un sortilegio fattogli da una strega, che lo fece innamorare della sua amica Mira. Egli era promesso sposo di un'altra donna, la quale lo baciò per spezzare l'incantesimo, ma non funzionò. Sembra simile al nostro caso, no?"

"E come fecero a risolvere la faccenda?" le fece eco Merlino.

"Ecco, dice che all'inizio si disperarono, pensando che la magia della fattucchiera fosse troppo potente per essere spezzata. Mira, però, era stanca delle avances non richieste da parte di Feryn, che continuava a chiederle un bacio"

"Mi suona vagamente familiare" sospirò ironicamente il corvino.

"Comunque – continuò lei – un giorno Mira decise che non ne poteva più, prese Feryn e lo baciò, e indovina? L'incantesimo fu spezzato".

"...Mi stai dicendo che l'unico modo per svegliarlo dall'incanto è che IO lo baci? Ma non ha il minimo senso, sono io quello di cui Artù deve smettere di essere innamorato! Che razza di magia è mai questa?"

"Non hai capito il punto, Merlino. Feryn era veramente innamorato di Mira, in realtà non aveva mai amato la sua promessa sposa. Di solito nei libri vengono elencati solamente due casi: quelli in cui il sortilegio non può fare effetto perché la vittima non è innamorata di nessuno e quelli in cui ama già qualcuno e la magia lo fa infatuare di un'altra persona; ma esiste anche un terzo caso, quello in cui, per ironia della sorte, il filtro fa innamorare il malcapitato della persona che già era nel suo cuore dal principio. In questo caso i suoi sentimenti repressi non fanno altro che emergere, esasperati certo, ma pur sempre sinceri".

"Mi stai dicendo che Artù Pendragon mi ha palpato il deretano nel pieno possesso delle sue facoltà mentali?"

"Ovviamente no, Merlino. Dio solo sa quanto Artù sia restio ad esprimere i suoi sentimenti. Se non fosse stato per l'incantesimo non avrebbe mai fatto nulla di tutto questo. Ma se vuoi averne la conferma, sai cosa devi fare" disse, sorridendo maliziosamente.

Sogni d'oroWhere stories live. Discover now