come Romeo e Giulietta

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Hermione's POV.
-COME FAI A NON CAPIRE CHE...- non aveva intenzione di lasciarmi finire

-E tu come fai a non capire che senza di te la mia stupida vita non avrebbe senso?- non sapevo cosa mi facesse stare peggio, se il fatto che fosse vero anche per me o il fatto che non avevamo scelta.

-NON ESSERE TRAGICO DRACO PORCA PUTTANA...- mi morsi la lingua dopo quella stronzata

-E tu non essere stupida Granger...-

-Io sto cercando di farti capire che la nostra storia non ha futuro...- era come obbligare un uomo a prendersi a pugni da solo, non riuscivo a combattere contro i miei stessi sentimenti, ma purtroppo dovevo farlo...

-E io sto cercando di farti capire che accada quel che accada io voglio restarti accanto...- ero sull'orlo di una crisi di nervi

-Draco...tu...- tornai al mio letto massaggiandomi le tempie -Non sarò complice dell'omicidio dei tuoi genitori- conclusi appoggiando la testa sul cuscino

-Quindi sarai la fautrice del mio omicidio?-

-Cosa?- mi alzai di scatto

-GRANGER SEI VERAMENTE...- prese a pugni il materasso -...CONTINUA PURE A PENSARE CHE ALLONTANANDOMI DA TE MI SALVERAI LA VITA, INVECE TI PREANNUNCIO CHE ME LA ROVINERAI PER SEMPRE...-

-MA NON È QUELLO CHE HAI PROVATO A FARE ANCHE TU NELLE ULTIME SETTIMANE MALFOY?- chiesi provando a rigirare la frittata, lui abbassó lo sguardo arrossendo lievemente, era adorabile.

-E come pretendi di stare con me quando il mago oscuro piú potente di sempre vuole la vita dei tuoi genitori?- sembrò rifletterci davvero

-Scappiamo- spalancai gli occhi, ma dovevo ammettere che l'espressione strafottente con cui lo disse mi fece accellerare i battiti...NO HERMIONE.

-Okay...stai scherzando Draco vero?- nessuna risposta, quello stronzo si era messo a dormire. Il giorno dopo come promesso venimmo dimessi, e il primo a venirmi a trovare fu Ron.

-Buongiorno...- mi disse baciandomi sulla guancia, mi sentivo cosí sporca

-Ron...- fu tutto quello che riuscii a dire, a un tratto mi accorsi di avere le sue lacrime sul collo

-Ehi...cosa ti succede?- chiesi obbligandolona guardarmi

-Non ti permettere mai piú di farmi soffire cosí brutta stronza...- mi baciò sulle labbra, cazzo e io che pensavo di lasciarlo. Durante quell'arco di tempo Ron mi parlò di alcune cose che erano successe, della Umbridge e altri pettegolezzi, ma la mia testa era da un'altra parte: come fare a farmi lasciare da Draco. Fu mentre Ron mi parlava del Quiddich che mi venne un'illuminazione.

-Cazzo è tardissimo...- disse infine quando fummo arrivati davanti alla torre di Grifondoro. Ron mi diede un bacio veloce e se ne andò dicendomi che doveva incontrare Harry. Io entrai nel dormitorio di soppiatto e mi avvicinai al baule, fortunatamente non avevo ancora restituito il libro che avevo preso dal reparto proibito. Lo sfogliai subito e arrivai al punto che mi interessava: "cancellazione della memoria collettiva". Lo lessi attentamente e alla fine arrivai alla conclusione che l'unico modo per spegnere il fuoco della nostra relazione era quello di dimenticarsi letteralmente l'uno dell'altra...

Sapete una cosa? Forse quella era la fine che meritavo, anzi per meglio dire era quello il mio scopo nella vita, rendere felice gli altri. Avrei preferito rendere felice Draco, standogli accanto come fidanzata e Ron, standogli accanto come amica, avrei preferito rendere tutti orgogliosi di me, volevo una carriera scolastica tranquilla, ma purtroppo quella stronza della vita aveva scelto me per divertirsi...

Him: un tetto e quattro muraDove le storie prendono vita. Scoprilo ora