Capitolo 1 ~ Un giorno come tanti

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È una pallida giornata, tutto è incastrato dietro a delle nuvole.

Kathryn ascolta un po' di musica sul letto della sua camera: una stanza molto ampia con le pareti nere, con su scritte diverse frasi come "Essere sull'orlo di crollare e non c'è nessuno lì a salvarti". Frasi che caratterizzano il suo drammatico passato. Di fronte al letto a una piazza e mezza si trova una scrivania enorme, sopra a essa sono poggiati diversi libri con tematica le difficoltà della vita, oltre a questi ci sono diverse foto di Kathryn e non. Lateralmente alla scrivania c'è una ingente libreria, ama molto leggere la profonda Kathryn, il tutto al secondo piano della sua immensa villa color arancione.

Kathryn non ha genitori, sono tristemente morti in un incidente d'auto (o così dicono). Da quando era in fasce vive con i suoi zii, due persone apparentemente amabili: lo zio usa la sua schiena curvata come scusa per non fare nulla, è basso e goffo con due occhi castani gonfi e minacciosi, e labbra sempre imbronciate all'ingiù. La moglie, invece, possiede folti e crespi capelli rossi sempre raccolti in uno chignon, due occhi verdi strabici, un naso aquilino e una bocca asciutta e cadente; essi hanno una figlia, una ragazza diciassettenne proprio come Kathryn, che ama renderle la vita impossibile.

La graziosissima cugina si chiama Grace, è bella e alta. I due occhi verdi come un prato in fiore inebriano tutti coloro che la guardano e i lunghi capelli castani, che terminano con dei boccoli non molto evidenti, sono sempre perfetti per qualsiasi occasione. Labbra all'ingiù e carnose, molto carine all'apparenza ma feroci nel parlare, soprattutto con Kathryn. Frequenta il quarto anno della "New Jordan High School" insieme alla sua amata cugina.

Domani sarà un giorno come tanti per Kathryn, un'altra noiosa e uggiosa giornata. Si rimbocca le coperte dopo aver posato il suo amato libro sul comodino di fianco al letto. Chiude gli occhi sperando, come ogni sera, di sognare i suoi genitori.

 Chiude gli occhi sperando, come ogni sera, di sognare i suoi genitori

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Suona la sveglia, sono le sei e trenta di mattina. Kathryn apre i suoi occhi annebbiati restando a letto qualche minuto. Si alza dirigendosi verso la finestra con passo impetuoso per osservare il tempo, apre le ante con le sue mani leggiadre e ben curate, sembra una bella giornata, fresca.

Vedendo ciò, Kathryn sceglie subito cosa indossare per andare a scuola: una maglia nera insieme a dei jeans azzurri e chiari come il cielo. Per evitare di prendere freddo (eccezionalità), mette anche una giacca gialla con le maniche bianche.

Dopo essersi lavata e vestita tira un sospiro mentre apre la porta della camera, fa qualche passo e scende le infinite scale della villa per poi dirigersi  nel campo di battaglia.

Arriva giù in cucina, trova la colazione già pronta e invitante sul tavolo: latte, cioccolata, succhi di ogni tipo, biscotti, fette biscottate, cereali e tanto altro. La cucina, invece, è già perfetta e splendente. La donna delle pulizie, la signora Cooper, ha il compito di pulire l'intera villa entro le sette del mattino. È una donna meravigliosa per Kathryn, lavora qui da otto anni circa, e quando i suoi zii uscivano con Grace lasciavano la piccola con la signorina Cooper (a quel tempo).

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