Safe Place (Tom Holland)

Cosa siamo diventati?

Scendo dall'auto di Harrison e subito mi blocco, rimanendo a fissare il ristorante in cui ceneremo questa sera.
Dopo l'incontro con Harrison mi ero convinta a rifiutare l'invito ma, quando Zendaya ha scoperto che ero stata invitata anch'io, mi ha praticamente obbligata a venire perché voleva rivedermi dopo un sacco di tempo.
L'ultima volta che ci siamo viste è stata quella volta in cui siamo uscite a pranzo con Charlotte, dopo di che lei è ritornata in America ma ci siamo scambiate i numeri e ci siamo sentite praticamente tutti i giorni.
Fra telefonate, messaggi e videochiamate, siamo diventate molto amiche.
Avrei voluto decisamente vederla non a questa cena, ma lei ha insistito dicendomi che sarebbe stata anche l'occasione perfetta per cercare di sistemare le cose con Tom.
Harrison si mette al mio fianco ed anche lui fissa per qualche istante il ristorante, per poi voltarsi verso di me.

"Stai tranquilla, andrà tutto bene. Dai, andiamo."
Esclama mettendo una mano sulla mia schiena.

Entriamo nel ristorante e il ragazzo di fianco a me parla qualche istante con un cameriere, che poi ci guida verso un tavolo apparecchiato per quattro abbastanza appartato rispetto agli altri.
Siamo stati i primi ad arrivare, così ci leviamo le nostre giacche e facciamo per sederci al tavolo ma la voce squillante di Zendaya mi fa subito voltare: eccola qui, bella come il sole.
Finalmente sorrido, decisamente felice di rivederla dopo un sacco di tempo e per un attimo tutte le mie paranoie scompaiono.
Ci abbracciamo fortissimo anzi, troppo forte per i miei gusti.

"Daya se mi stringi ancora un po' mi soffochi."
Le dico ridacchiando.

Lei allenta subito la presa ma rimaniamo abbracciate ancora un po', poi si stacca e mi lascia un bacio sulla guancia.

"Ma com'è che diventi sempre più bella?"
Mi domanda sorridendo.

Io scuoto la testa, anche perché messa di fianco a lei nessuno mi noterebbe mai.
È lei che diventa meravigliosa, ogni giorno che passa.
Il sorriso però scompare quando lei va a salutare Harrison e, spostandosi da davanti a me, mi trovo davanti Tom.
Tutto improvvisamente si blocca e scompare: non c'è più Zendaya, Harrison, il ristorante, i camerieri, i clienti.
Non c'è più nessuno, se non noi.
I nostri occhi si incatenano e ci studiamo con attenzione, quasi come se ci trovassimo davanti ad un completo estraneo.
Un po' è quello che siamo diventati: estranei.
I suoi occhi percorrono più volte il mio corpo, fasciato da un semplice tubino nero ed io sposto il peso da una gamba all'altra sentendomi completamente nuda sotto il suo sguardo.
Così come la prima volta che l'ho conosciuto, Harrison ci risveglia con un piccolo e finto colpo di tosse.
Io accenno un piccolo sorriso e lo saluto con un piccolo cenno del capo, che lui ricambia.
Ci sediamo tutti a tavola poi: io ed Harrison da un lato, Tom e Zendaya dall'altro.
Il cameriere ci porta subito i menù ed io inizio a leggere, anche se più volte mi devo soffermare perché ho la testa altrove e non capisco nulla di quello che sta accadendo.
Alzo lo sguardo dal menù e sorprendo Tom, seduto di fronte a me, già a guardarmi.
Mi perdo a guardarlo, rendendomi conto che il suo viso è decisamente cambiato: pallido, magro e caratterizzato da profondissime occhiaie.
I suoi occhi sono spenti e capisco che Harrison ha sempre avuto ragione: lui è stato male e sta ancora così.
Dovrebbe non fregarmene più nulla, dovrei aver superato tutto ma la verità è che non puoi voltare le spalle all'amore.
La verità è che il cuore troverà sempre il modo per tornare a casa.
La verità è che si torna sempre dove si è stati bene.
Con Tom, inutile negarlo, sono stata felice forse come non lo sono mai stata in tutta la mia vita.
Mi sono sempre sentita al posto giusto con lui e non ho mai avuto paura, con lui al mio fianco.
Ed è assurdo come l'unica persona che possa curare tutto il dolore, sia proprio quella che me l'ha causato.
Racimolando quel poco autocontrollo che mi è rimasto, distolgo lo sguardo dai suoi occhi e riporto la mia attenzione sul menù del ristorante.
Che la serata abbia inizio.