Sei la più bella del mondo.

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Dei rumori che provengono dalla cucina mi costringono ad aprire gli occhi, decisamente controvoglia.
Allungo il braccio verso l'altro lato del letto ma, quando mi accorgo che sono da sola, mi tiro su a sedere.
Mentre mi stiracchio non posso fare altro che osservare la stanza in cui mi trovo, ovvero quella di Tom ed inevitabilmente sorrido nel pensare alla serata bellissima che abbiamo passato ieri.
Sono passate quasi due settimane da quel momento speciale sul London Eye e, da quel momento, qualcosa fra me e Tom è cambiato: non so se siamo ritornati realmente insieme, ma abbiamo ricominciato da capo.
Non abbiamo dovuto dirci nulla, semplicemente sospesi in alto su una Londra illuminata da milioni di luci abbiamo capito che è solo questo il nostro destino: amare e lottare.
Abbiamo ricominciato a frequentarci come se fossimo agli inizi del nostro rapporto, forse un po' per paura di farci del male un'altra volta o di commettere altri errori.
Abbiamo deciso di riscoprirci, ancora una volta.
Ieri sera Tom mi ha invitata a casa sua per guardare un film e poi, come al solito, con i suoi occhi dolci mi ha convinta a rimanere qui a dormire.
Proprio quando faccio per alzarmi dal letto per raggiungere la cucina, la porta della stanza si apre ed entra Tom che tiene fra le mani un vassoio.
Appena alza lo sguardo e si accorge che sono sveglia mi sorride, mentre il mio sguardo non può fare altro che ricadere sul suo petto nudo: questa visione è decisamente troppo di prima mattina.

"Non credi sia esagerato girare per casa a petto nudo, in pieno inverno?"
Chiedo osservando il suo corpo.

"Come se non ti piacesse quello che vedi."
Risponde Tom facendomi l'occhiolino.

Io alzo gli occhi al cielo divertita e lui si siede accanto a me, appoggiando il vassoio sul letto davanti a noi.
Il vassoio è occupato da due tazze di caffè, una montagna di pancakes e la mia adorata Nutella.
In tutta la mia vita penso di non aver mai fatto una colazione senza Nutella e credo sia una delle pochissime cose che non è mai cambiata, nella mia vita.
Tom appoggia il mento sulla mia spalla e poi mi lascia un leggero bacio sulla guancia, che inevitabilmente mi fa sorridere.
Mi volto verso di lui per ringraziarlo ma le sue labbra trovano subito le mie, unendosi in una serie di baci a stampo che mi fanno battere il cuore all'impazzata.
Sorrido sulle sue labbra e subito dopo la sua lingua cerca e trova la mia, mentre le braccia di Tom circondano il mio busto tenendomi stretta a lui.
In un attimo mi ritrovo a cavalcioni sopra di lui e le nostre labbra si allontanano, mentre le nostre fronti rimangono attaccate, noi ci guardiamo negli occhi e riprendiamo fiato.

"Dobbiamo fare colazione."
Dico ancora con il fiato corto.

"I pancakes possono aspettare, il mio amico lì sotto credo proprio di no."
Esclama Tom indicandosi in mezzo alle gambe.

Io spalanco gli occhi e sento le guance andare in fiamme, così mi copro il viso con le mani per cercare di nascondere il mio imbarazzo mentre Tom scoppia a ridere davanti a questa mia reazione.
Lui prende le mie mani e me le leva dal viso, per poi ricominciare a baciarmi.
Le mani di Tom risalgono lentamente sulle mie cosce e poi si infilano sotto la maglietta che lui mi presta ogni volta che vengo qui a dormire, sfiorando ogni centimetro della mia pelle e provocando così una scia di brividi che percorrono tutto il mio corpo.
All'improvviso però, ad interrompere questo momento, è il mio stomaco che brontola e così mi allontano di scatto da lui scoppiando subito a ridere.

"Il tuo amichetto dovrà aspettare perché ho troppa fame."
Dico alzando le spalle.

Mi sposto da sopra di lui e mi rimetto seduta sul letto, mentre con la coda dell'occhio vedo Tom ancora nella stessa posizione come se fosse imbambolato.

"Adesso anche il cibo è più importante di me."
Borbotta Tom al mio fianco.

"Ah questo decisamente."
Esclamo facendogli la linguaccia.

Safe Place (Tom Holland)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora