9: ARANCIONE CAROTA

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Quando Yoongi riuscì a farsi spazio fra la calca fuori dal teatro e a trovare i posti riservati loro, lo spettacolo stava iniziando e le luci si stavano abbassando lentamente, facendo sprofondare le poltrone nel buio. La sala si fece silenziosa, poi una presentatrice cominciò a narrare dello spettacolo e delle persone che avevano contribuito (a livello finanziario, immaginò il moro) alla sua riuscita. Poi si fece di nuovo buio, e spuntarono i primi ballerini. Uno dopo l'altro, i concorrenti si esibirono in difficili coreografie su bellissime melodie, tanto che Yoongi si sentiva sempre più piccolo e si pentiva di non aver fatto questo o aver fatto quest'altro per la propria.

«Come mai così nervoso?»

Taehyung si girò verso di lui, mentre una ballerina danzava su un pezzo classico.

«Come mai, dici? Per colpa mia non vincerà di sicuro.»

Una risata proruppe dalla gola di Taehyung, che si piegò un attimo in avanti per smettere di ridere. Yoongi non sapeva dire che cosa trovasse di divertente, in quella situazione.

«Jimin è troppo bravo a ballare per non riuscire. E se si è fidato di te per la base, vuol dire che non solo è una bellissima melodia...»

Il moro cercò di dire qualcosa, ma improvvisamente la musica finì e fu di nuovo tutto quanto buio. Taehyung smise di parlare, mentre la melodia di Yoongi cominciava a diffondersi nel teatro.

«Ma che darà il meglio di sé sul palco.»

Un fascio di luce bagnò Jimin, al centro della scena. Aveva addosso solo abiti neri, leggeri, delicati, che si sposavano perfettamente con la sua figura e ne slanciavano il fisico atletico. Tra le mani aveva un velo trasparente, anch'esso nero. Ma la cosa che più di tutte colpì Yoongi, così come tutti quelli del gruppetto, fu un dettaglio in particolare, che li fece iniziare a bisbigliare eccitati.

I capelli di Jimin. Arancione carota.

Yoongi trattenne il fiato per talmente tanto tempo che, quando finalmente se ne accorse, dovette stare per un minuto con la mano sul petto per assicurarsi di star di nuovo respirando. Jimin. Lì davanti a lui. Coi capelli arancioni. Che ballava sulla sua melodia, con i suoi movimenti mozzafiato, stregandolo e costringendolo a seguirlo con gli occhi, involontariamente, a chiuderli a stento quando la canzone si faceva più intensa. Jimin che ballava e volteggiava rubando stupore agli spettatori, occupando un intero palco con la sua figura. Jimin che aveva i capelli arancione carota, che si ricordava di lui e della loro scommessa, Jimin che cercava con gli occhi, quando la musica gli permetteva di riprendere fiato, qualcuno nella folla incantata. E Yoongi, che lo guardava e s'innamorava di nuovo, che pensava a quanto gli fosse mancato anche solo osservarlo da lontano.

La musica era quasi al suo termine. Yoongi sentiva il cuore che pompava il sangue ad una velocità esagerata, mentre le mani continuavano a cercare convulsamente conforto sul pantalone. L'ultima nota si librò nell'aria, come il velo che Jimin aveva usato per tutta la sua performance, e finalmente gli occhi del moro e dell'arancione collisero. Fu come svegliarsi da un sonno troppo lungo e stancante, dove ti senti male perché sai che stai solo facendo un incubo ma non riesci comunque ad uscirne. La sala si alzò in piedi e applaudì. Erano tutti in visibilio, tutti pazzi per Jimin e per i suoi passi di danza, per il suo viso pulito e bellissimo, le sue meravigliose sembianze. Eppure Yoongi rimase seduto al suo posto, con le lacrime agli angoli degli occhi, le mani strette intorno alla collanina di Seokjin e le gambe che tremavano, tremavano dalla voglia di correre e trovare Jimin, lì, al centro del palco, con gli occhi allacciati ai suoi e un sorriso mozzafiato. Eppure Yoongi lo guardava e basta, con la bocca socchiusa e Taehyung che applaudiva insieme agli altri e poi gli tirava la giacca perché tutti guardavano improvvisamente lui, guardavano Yoongi, e lui era impreparato. E Taehyung, seguito da Hoseok e Jeongguk, gli prendeva un braccio e lo faceva alzare, spingendolo delicatamente a scendere dagli spalti, mentre le luci si affievolivano e qualcuno, nella testa di Yoongi, gridava "Non sprecare la tua possibilità!".

LA COLLANINA DI CONCHIGLIEWhere stories live. Discover now