Capitolo 4 : Notte buia 2° parte

17.2K 128 4
                                    

《 Vi prego fate qualcosa! La mia bambina! La mia bambina! 》

《 Signora stiamo facendo il possibile la prego, si sposti. Chiamate il Dottor Marcus d'urgenza sala 5!! 》

《 Che sta succedendo? 》

interviene qualcuno

《 Una ragazza, ha fatto un incidente in macchina. Non riusciamo a rianimarla》

《 Sala 5, intubatela 》

Buio.

Che cosa è successo? Dove sono? Chi sta parlando?

- STESSA NOTTE, 5 ORE PRIMA

La macchina di Ryan è veramente uno splendore. Nera con l'interni in pelle.

Per essere un ragazzo così giovane, sembra averne di soldi - penso mentre lo osservo guidare.

Mezz'ora dopo, arriviamo in un ristorante di lusso, tutto rivestito in rosso e oro.

《 Wow! Che classe ! Io non potrei mai permettermelo 》

li dico ridendo come una bambina

《 Non preoccuparti, volevo renderti felice. Ora vieni accomodiamoci 》

risponde mentre mi scosta una sedia ad uno dei tavoli. Il centro tavola è un mazzo di rose rosse ed io rimango nuovamente senza parole.

Il cameriere si avvicina e Ryan ordina 3 bottiglie di champagne e degli antipasti.

《 Non lasci proprio nulla al caso tu vero? 》

《 Certo che no! Poi questo non è un ristorante come gli altri 》

mi risponde con l'aria da intenditore

《 In che senso ? 》

《 Gunny...mangiamo poi te lo mostrerò. Sarà una lunga notte vedrai...》

mi sussurra in un orecchio provandomi un brivido dalla testa ai piedi. È così eccitante.

Chissà poi perché continua a chiamarmi Gunny. Beh glielo chiederò finita la cena.

Arrivano gli antipasti, lo champagne, il primo, il secondo e il dolce come finale.

La cena è stata fantastica anche se, non abbiamo parlato moltissimo. Più che altro Ryan si è limitato a fissarmi con lo sguardo perso nel vuoto mentre io non trovavo il coraggio di guardarlo in faccia.

Nelle poche parole che ci siamo detti, ho scoperto che ha 23 anni, un fratello più piccolo e una bella famiglia ma abita da solo.

Del suo lavoro non mi ha detto nulla.

Io li ho parlato della scuola, dei miei amici e ho accennato vagamente a Mike.

Gliel'ho nominato semplicemente come un amico speciale, più che un fidanzato, in ogni caso la sua risposta fu semplicemente di ridere.

Ha riso e basta, senza aggiungere nulla.

Un ora dopo, quando ormai furono portati via tutti i piatti lui improvvisamente mi prese la mano.

《 Sei una bella ragazza Gunny e sono felice di essere qui stasera. Il mio non accennare più la nostra telefonata, ti ha messo più a tuo agio? 》

Si, fino a questo momento che me lo stai dicendo - pensai intimorita

《 Non preoccuparti. Non devi mai sentirti giudicata quando sei con me. 》

Ci fissiamo negli occhi per un interminabile e intenso minuto finchè, senza lasciarmi la mano, lui continua :

《 Adesso ti mostrerò perché questo posto è diverso. Vedi Gunny...anche se è un ristorante, qui è permesso fare anche altre cose 》

Ommidio no. Non ci credo.

Stacco velocemente la mano dalla sua e scatto indietro con la sedia guardandolo malissimo

《 Cos'è questo posto? Un club di scambisti? È così ? Mi vuoi scambiare? 》

Lui mi guarda e scoppia a ridere. Ride talmente tanto che quasi li scendono le lacrime, finché non si calma e riprende fiato

《 Ma Gunny...ahaha cosa vai a pensare? Un club di scambisti ? Sei veramente buffa dovresti vederti 》

lo guardo ancora male aspettando una spiegazione

《 Gunny...Gunny...Qui non ci sono scambisti, semplicemente puoi fare cose " proibite ". Conosco il padrone di questo posto e i clienti qui, hanno il permesso di fare tante cose. Dal sesso alla droga. 》

《 Droga? 》

rimango senza fiato

《 Si droga...cocaina o erba come uno preferisce e nessuno ti dice niente qui. Guarda. 》

poi tira fuori dalla tasca della giacca un sacchetto trasparente con dentro della polvere bianca.

È quello che penso che sia?

Poi passandomi una mano su i capelli, mi propone di fare un tiro.

Stende la polvere sul tovagliolo rosso del ristorante, prende la carta di credito ed inizia a tagliare la cocaina picchiettando con movimenti svelti.

La mischia poi ad un'altra polvere sempre bianca ma, questa non la conosco.

Io chino la testa e tappandomi una narice, faccio un tiro con il naso.

Improvvisamente, quando rialzo la testa, l'unica cosa che sento è un forte bruciore nelle narici.

Del resto, non ricordo più nulla.

DEVIANT and SLAVETempat cerita menjadi hidup. Temukan sekarang