Cap. 18

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POV. JIMIN 

Dopo mi ha stuprato o beh forse scopato,non so perchè lo definisco così però mi è piaciuto tantissimo,e mi mancato farlo con lui.

Ci addormentiamo ognuno girato dalla parte opposta del letto.

Mi sveglio e mi sento solo,il calore di jungkook non c'era più,prima mentre stavo dormendo sentivo le sue braccia possenti abbracciarmi,e io col cervello quasi spento mi accocolai di più a lui.

Lo vedo in piedi davanti alla finestra a guardare non so cosa,sembra pensare ad una cosa seria,si gira dalla mia parte e i nostri occhi si incontrano.

Si avvicina a me e si siede,inizia ad accarezzarmi i capelli,io non sto più capendo,sembra bipolare,sembra che non si sia nemmeno comportato da stupratore,boh.

"Preparati usciamo"dice e io mi alzo di scatto.

"Dove andiamo?"chiedo.

Lui si alza e inizia a prepararsi.

"A prendere i nostri figli"spiega.

E io rimango di stucco,subito mi alzo e mi preparo.

Ma aspetta i miei amici non sanno un cazzo che noi siamo qui.

"Jung-daddy posso messaggiare ai nostri amici che io e tae stiamo bene?"chiedo.

Si gira e mi passa il telefono.

"Cosa gli dirai?"mi chiede.

"Gli dirò che sono qua con te e che prenderemo i bambini,gli dirò di non preoccuparsi e basta"spiego.

"Come fai poi a spiegargli che starete da me"mi domanda.

"Mhh,gli dirò che gli farò conoscere il loro padre"spiego e lui annuisce,io incredulo corro da lui e lo abbraccio forte,un abbraccio che dopo poco ricambia anche lui.

"Grazie"dico.

E mi bacia la testa.

Dopo che ci siamo preparati saliamo in macchina e andiamo verso casa mia,visto che eomma,intendo
jin-hyung,dopo tante domande ci dice che sono a casa mia.

Partiamo verso la meta,il tragitto era così silenzioso,un silenzio imbarazzante,ad un certo punto mette la sua mano nella mia coscia,dove mi scarica un botto di brividi.

"Come ti mantieni in America?"mi chiede dal nulla.

"Bene,dopo gli studi ho cercato subito un lavoro,e adesso lavoro in ufficio"spiego brevemente.

"Tu?"domando.

"Anche io lavoro un ufficio,beh direi che sono il capo"spiega e rimango a bocca aperta.

"Hai presente la J.J&co. È quella"spiega.

Aspe ma è una delle più famose in corea,come ho fatto a non conoscere il capo.boh.

Arriviamo dopo poco,e lui guarda la villetta.

"Carina"dice.

"Grazie"rispondo.

Esco dalla macchina,e mi incammino verso l'entrata,dove poi suono il campanello.

Mi apre eomma-jin,dove mi avvolge subito con le sue braccia.

"Cavolo jiminie stavamo per chiamare la polizia se non c'avessi scritto"dice.

"Jimin sei sicuro?"mi chiede.

"Eomma devo farlo ormai,non ciò scelta"spiego.

"Tenete la villetta per un po' finchè staremo là,ok"spiego e lui annuisce.

Poi sento delle grida che potrei riconoscere tra mille persone.

"Eomma sei tolnata"urla euforica Taylor.

"Ci sei mancata"dice Cris e subito mi abbracciano.

"Anche a me,scusate ma eomma se ne andata così,e che eomma ha avuto problemi"mi spiego.

"Comunque,dove sono le valigetta con i vestiti"chiedo.

E mi mostrano le loro valigette pronte.

"Allora andiamo"dico.

"Eomma ma dove andiamo"chiede Taylor.

"È una sorpresa"dico.

Faccio salire i gemelli in macchina,poi sistemo le valigie nel bagagliaio.

Entro in macchina e trovo jungkook guardarmi.

E gli sorrido tranquillizzandolo.

"Eomma chi è"chiede Cris.

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