Lewyn Sand :: Way of Blood

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«Per quanto dorata, una gabbia resta tale»

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D

isclaimer: la seguente scheda è ormai inesatta riguardo al personaggio, essendo che il suddetto è cambiato durante il corso della roleplay. Prima o poi verrà aggiornata.

Ruolo:
Bastardo dei Martell
Iniziamo col dire che a Lewyn di politica, di corse al potere e scalate di rango sociale importa poco e nulla. Cose non davvero necessarie, che nella maggior parte dei casi danno alla testa, in grado di tirare fuori il peggio di uomini e donne. Non guarda male, però, chi vuole arrivare in alto, aspirando ad una vita migliore: non si ritiene in grado di giudicare chi, provenendo dal nulla, è riuscito a farsi un nome; eppure la gente già nobile e piena di potere... perché mai dovrebbe salire ancora più in alto? Più soldi? Più donne? È questo che conta davvero? E poi, diciamocelo: stare al potere, in particolare alla vetta, è noioso: troppi doveri e responsabilità.

È nato nell'ambiente in cui si trova ora: uno dei figli prediletti del Principe di Dorne, Lord di casa Martell: dovrebbe ritenersi fortunato? Forse sì, in confronto ad altri, ma non è mai stato il tipo da ringraziare qualche divinità per ciò che ha, visto che poteva andare peggio eccetera eccetera. Lui fa parte della corte, la gente comune no. Lui ha vari agi che il popolo non ha. Non ne è grato, è semplicemente andata così: ci è nato, quello è il suo posto. Se doveva nascere reietto dei bassifondi, sarebbe accaduto e basta. Eppure eccolo lì, in una ricca dimora nel cuore del Principato di Dorne, circondato da agi che non ha mai chiesto ma che, ovviamente, non gli dispiacciono affatto.
In generale è contento della sua posizione: il far parte di Casa Martell è senza dubbio un vantaggio in moltissimi ambiti, e l'essere uno dei figli prediletti del Principe non fa che amplificare moltissimo ciò. Essendo un bastardo, però, non deve preoccuparsi di inutili questioni che non gli interessano come il salire al potere quando suo padre morirà. La sua presenza, a volte, non è neanche necessaria in particolari eventi; forse solo il padre la gradirebbe, ma costui è talmente legato al figlio che basta un cenno del fatto che il ragazzo al ragazzo non piacerebbe trovarsi ad un simile incontro affinché l'uomo gli lasci fare ciò che gli pare. Già, se non fosse un bastardo, se non portasse il cognome Sand, non potrebbe fare moltissime cose che ora fa e che lo divertono. Se aggiungiamo, poi, che i figli illegittimi come lui a Dorne sono praticamente ben voluti... be', non potrebbe chiedere di più. Che i suoi fratelli dal puro sangue Martell si occupino delle questioni "importanti" e, quasi di conseguenza, noiose: molto meglio vivere senza avere obblighi o dover rispondere a responsabilità troppo grandi.
Certo, il non avere un'effettiva madre biologica, o meglio, il non averla mai conosciuta, non è il massimo... però l'affetto che prova per il padre, anche se non esagerato, è più che genuino, e alla fine gli basta quello.
E sì, è un bastardo, ma resta di casa Martell, la casata al comando di tutta Dorne: anche lui ha dei limiti, non può mettersi a vivere tra alcool e bordelli come se nulla fosse. Anche se, in realtà, c'è da specificare che la seconda cosa sopracitata non gli piace particolarmente, anzi: ritiene che siano posti che sarebbe meglio non esistessero, in quanto fanno leva sulla tentazione carnale tipica delle persone che, deve ammetterlo, non ha mai capito. L'unica volta che ha messo piede in un bordello stava seriamente provando un senso di disgusto assurdo verso certe cose che ha visto... immagina siano semplicemente campi che non fanno per lui, non si è mai fatto particolari problemi riguardo a ciò. Si ritiene, ancora una volta, fortunato a ricoprire una tale posizione sociale: in quanto bastardo prediletto del Principe dubita che dovrà mai sposarsi, cosa che al momento e, molto probabilmente, anche in futuro non vorrebbe mai e poi mai fare.

Ricopre questo suo ruolo -o meglio, "posizione sociale", essendo dell'idea che per definire il suo un ruolo dovrebbe avere dei compiti da svolgere, dei doveri e delle responsabilità che per fortuna non ha- con orgoglio, fiero di essere un componente della casata a capo di tutta Dorne. Sono coloro che amministrano l'unico dei sette regni a non essere mai stato conquistato dai Targaryen con la forza; vede le altre casate con un misto di indifferenza e diffidenza: altre maschere che concorrono per la corsa alla ricchezza, alla gloria e alla fama, capaci di fare di tutto pur di ottenere anche solo una di queste cose. In particolare non gli va a genio che i bastardi come lui siano mal visti: essendo nato in un luogo dove non è affatto così, ben voluto dal padre, Principe di Dorne, non è in grado di accettare una simile idea che disprezza con tutto se stesso. Le altre casate, anzi, gli altri regni in generale, sono quindi mentalmente molto più indietro "nel tempo", se così si può dire, rispetto a tutta Dorne; si potrebbe fare un esempio con il semplice fatto che l'erede deve essere per forza il figlio maschio maggiore e le femmine non vengano quasi mai considerate. Questo è un altro dei motivi a causa dei quali non ci tiene molto ad incontrare Lord stranieri o a partecipare ad eventi vari ma, purtroppo, se qualcosa è davvero importante si ritrova quasi costretto ad essere presente, anche se immagina di non essere ben voluto dalla gente non di Dorne, essendo un bastardo.

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