Capitolo 11

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Chloe

Il sabato tanto atteso è arrivato.
Finamente ho preso una decisione.
C'ho messo un bel po' e ho riflettuto davvero tanto, ma finalmente sono arrivata ad una conclusone. La mia decisione non l'ho basata su un piano di perdonare o meno.
Stasera andrò da lui e sentirò tutto quello che avrà da dirmi. Non appena finirà di parlare e di spiegarmi per bene la situazione, deciderò se dargli un'altra possibilità. La percentuale di perdonarlo è molto elevata. Ora come ora per Dylan è più probabile che abbia una risposta positiva che negativa, ma se non giocherà bene questa carta non l'avrà più. Riceverà soltanto una risposta negativa.
In questo momento mi sto facendo una bella doccia calda, in modo da rilassare tutti i muscoli del mio corpo e prepararmi per stasera. Spero davvero con tutto il cuore di non arrivare li e trovarmi una delle sue avventure da una notte, altrimenti butterebbe all'aria tutto. Lì si che finirebbe la nostra storia, per sempre.
Esco dalla doccia e mi affaccio alla porta per vedere se c'è qualcuno nel corridoio. Non c'è nessuno per fortuna. Sgattaiolo velocemente per il corridoio e appena arrivo davanti la mia amatissima porta di stanza, la apro ed entro. Lea, come immaginavo, non è ancora arrivata.
Stamani mattina è uscita presto con Carol, ma non mi ha detto la loro destinazione. In questi giorni sono andata finalmente a noleggiare una macchina, e adesso posso dire di essere indipendente. Non è grande e forse per alcune persone non è nemmeno una bella macchina, ma a me piace e questo è l'importante. La macchina in questione è la Fiat 500. È piccolina, ma io l'adoro. È bianca e ovviamente ha due sportelli. L'ho sempre desiderata e sono davvero contenta di averla avuta. Mia madre non sa ancora niente della macchina, visto che è già tanto che mi abbia pagato la scuola guida, ma credo che prima o poi gli e lo dirò.
Non penso stasera, visto che voglio risolvere la questione con Dylan, ma magari la prossima settimana posso andare a casa da lei con questa macchina e magari può essere la volta buona di fargliela vedere. In questo momento sono le cinque del pomeriggio e il mio intento sarebbe quello di andare a casa di Dylan ancor prima di cenare. Non so se ci riuscirò: visto che sono già in ritardo. Insomma... Devo ancora asciugarmi capelli, vestirmi e truccarmi. Senza l'aiuto di Lea ci metterò una vita. So benissimo di non dover andare a nessuna festa, e so di non avere qualche appuntamento importante, ma voglio pur essere carina in un certo senso.  
Le ore passano e finalmente sono pronta.
Indosso un pantalone lungo a vita alta, proprio come piace a Dylan e una maglietta bianca. So che non è il massimo, ma quando mi ritrovo in queste situazioni non riesco a non essere agitata e di conseguenza non riesco mai a scegliere cosa mettere. Se Lea mi vedesse in questo momento sicuramente mi boccerebbe tutto, a partire dalle scarpe fino ad arrivare ai capelli. Li ho lasciati e questa volta non mi sono fatta le onde alla fine dei capelli, perché non avevo tempo e ho paura di fare tardi.
Prendi il telefono, posizionato sopra il letto e stacco il caricabatterie dalla presa. Guardo l'orario e noto che sono già alle otto e mezza.
E fu così che i miei piani andarono nel cesso... 
Cavolo però, il mio intento era quello di arrivare almeno un'ora fa.
Vabbè ormai è andata.
Prendo un giubbotto per coprirmi dal freddo che c'è fuori, e mi avvio verso l'uscita del dormitorio: per poi andarmene in macchina. Finalmente parto e dopo venti minuti arrivo a casa di Dylan. Molto probabilmente se avessi preso un'altra strada sarei arrivata molto prima, ma mi sono dovuta fermare a fare benzina: e quindi non avevo altra scelta.
Appena arrivo parcheggio la macchina proprio di fronte al cancello d'entrata.
Prima di scendere di macchina aspetto un po'.
Non so bene quanti minuti siano passati, ma non riesco a smettere di fissare la porta di Dylan.
Sono agitata.
Si, decisamente agitata.
Nello stesso momento in cui mi decido a scendere di macchina, vedo Logan e Dylan che escono dalla porta principale. Entrambi si avviano al cancello e a quel punto decido di nascondermi dietro una siepe. Dylan è a torso nudo e mi chiedo come cazzo faccia con questo freddo. Dannazione, è dicembre!
<<Sei sicuro di non volere venire stasera?>> dice Logan uscendo dalla residenza. Dylan lo segue e si appoggia con una spalla al ferro del cancello. <<No>> risponde freddo, <<ascolta amico.. Io e Tyler siamo davvero preoccupati. Non volevamo dirti niente perché sappiamo entrambi come sei fatto, non vuoi farti vedere debole e so che non è semplice per te questa situazione, visto che è la prima volta che ti innamori. Però, per quanto è strano il nostro rapporto... Noi due ci siamo, siamo tuoi amici>> gli dice Logan, <<lo so, ma al momento voglio solo stare solo. Sai benissimo che voglio sempre dimostrarmi il più forte di tutti, pronto a spaccare il mondo, ma se devo essere sincero e se vuoi proprio saperlo... Sì, sono a pezzi. Completamente a pezzi. Però infondo me lo sono meritato, non voglio dargli delle colpe visto che non ne ha>> spiega.
Ovvio che non ne ho.
<<Vuoi che ci provi a parlare io? Non siamo ottimi amici, ma comunque non siamo nemmeno degli sconosciuti e almeno un minimo ci conosciamo>> scherza alla fine, <<no>> ringhia Dylan, <<dovete lasciarla stare, tutti quanti. Bisogna darle tempo, e non voglio che tu ti avvicini e lei: te l'ho già detto>> stringe i denti.
Perché? Perché Logan non si deve avvicinare a me?
<<Ok amico calmati, lo facevo solo per te.
Comunque se sei ancora arrabbiato per quella storia, te l'ho detto, è acqua passata. Se non ti fossi innamorato, molto probabilmente dopo di te me la sarei portata a letto io, ma siccome non è andata così: non farei mai una cosa del genere al mio migliore amico>> lo rassicura Logan. Sentirli parlare così di me mi fa davvero male, ma Dylan me l'aveva già detto. Mi aveva avvisato che Logan mi voleva portare a letto e mi fa schifo pensare alle mani di quest'essere così sporco e maniaco, sopra il mio corpo. <<Non parlare così di lei hai capito? Non devi mai più dire una cosa del genere. Non ti deve nemmeno per un secondo, passare l'idea di portartela a letto. Lei è mia>> alza il tono della voce Dylan.
Sono sua? Si, lo sono.
Il modo in cui mi difende è così bello, che andrei lì, interrompendo tutto, per abbracciarlo e dirgli che gli darò un'altra possibilità. <<È meglio che ti lascio solo... Qualsiasi cosa chiama>> dice con voce fredda ma allo stesso tempo dispiaciuta, Logan.
Dylan non spiccica parola e rientra in casa, mentre Logan se ne va via con la sua moto. 
Un momento di confusione si imbatte nella mia testa, ma poco dopo mi viene in mente solo una cosa da fare. Non perdo tempo e la metto subito in atto.
Entro dal cancello, che ovviamente Dylan non ha chiuso. Lo chiudo per sicurezza e busso alla porta.
<<Arrivo>> lo sento dire e non appena apre la porta, rimane di stucco.
<<C-Chloe, oddio che bello vederti.
Cosa ci fai..>> non lo lascio finire di parlare che gli avvolgo le braccia intorno al collo e lo bacio. Colto alla sprovvista mi sorregge e posa entrambe le mani sui miei fianchi. Schiude le
labbra e ricambia il bacio.
Solo Dio sa quando mi sono mancate queste labbra, questo sapore, questo ragazzo.
Chiude la porta alle mie spalle e mi addossa alla parete. Faccio scendere le mie mani sull'orlo dei suoi jeans e tiro giù la cerniera dei pantaloni, ma mentre svolgo quest'azione mi blocca le mani per un secondo e si stacca da me.
<<Ehm Chloe aspetta.. Sei sicura? Mi hai detto di volere del tempo e adesso non stiamo neanche insieme..>> lo blocco di nuovo, <<sta zitto dio mio, shh.. Parleremo dopo. L'unica cosa che voglio in questo momento è averti dentro di me>> non so nemmeno io con quale coraggio gli stia dicendo tutte queste cose. Forse in questo momento sono me stessa, forse no, ma poco mi importa.
Seguo solo l'istinto di una diciottenne.
I suoi occhi vogliosi mi guardano con desiderio. In questo momento sono la sua preda e pagherei oro per sentirmi così a vita.

Nothing more 2 || tutto ritorna Where stories live. Discover now