🕴....Carina White....🕴

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Categoria: thriller, azione, mistero.

Tutta la sera non feci altro che annoiarmi e sbadigliare, aspettando l'orario per fare quello per cui ero lì.

Alle 2 misero canzoni ancora più movimentate, e i ragazzi ubriachi aumentarono in pista. L'occhio mi cadde su un ragazzo che cercava di ballare con gli altri, ma troppo impacciato e poco ubriaco per seguire i loro movimenti. Sbuffò e lo vidi farsi largo tra la folla, diretto chissà dove.

Chiesi scusa ai miei piedi e mi alzai, diretta nella sua stessa direzione. Mi feci largo anche io tra la folla; coppie che si baciavano contro il muro come se il mondo potesse finire da un momento all'altro, ubriachi che si reggevano alle tende delle finestre, pronti per vomitare e troppo poco lucidi per dirigersi verso il bagno.

Lo intravidi da lontano, nella sua camicia a scacchi azzurra, poco appropriata per la festa. Ed io che dovevo sopportare i tacchi ed il vestitino corto.

Il ragazzo dai capelli castano chiaro si sedette su uno sgabello al bar, completamente solo, cercando di chiamare il barista che per colpa della musica alta non lo sentiva. Mi feci ancora una volta forza e lo raggiunsi, mi sedetti sullo sgabello accanto e mi voltai verso di lui. Non mi aveva neanche vista, continuava a sbracciare inutilmente verso il barista.

Da vicino era ancora più bello: aveva gli occhi di un nero intenso, il naso all'insù, una barbetta nera appena accennata e uno splendido tatuaggio di una rosa nera sulla mano. Rimasi qualche istante a guardarlo, poi mi girai verso il barista e alzai semplicemente la mano. Il ragazzo in completo rosso e nero si voltò subito e ci venne incontro, sorridendomi con un sorriso malizioso.

<<Cosa le posso portare, dolce signorina?>> esordì, facendomi il bacia mano.

Sorrisi, immaginando l'espressione del ragazzo di fianco a me. <<Scegli tu. Per due persone, il mio amico ha sete.>> e indicai il ragazzo con un dito.

<<Vi porto subito qualcosa, allora.>> mi fece l'occhiolino e scomparve poco più in là.

<<Come hai fatto?>> disse il ragazzo.

Sorrisi ancora tra me e me. <<Sono una donna, certe cose le so fare e basta.>> risposi beffarda, un po' urlando per la musica alta.

<<Allora ti invidio, donna.>>

Mi voltai verso di lui e lo vidi sorridere come un ebete. Aveva i denti di un bianco brillante.

<<Credimi, non mi invidi per niente.>>

Passammo la serata così, a flirtare senza ritegno e a parlare del più e del meno.
Ad un certo punto una donna con un abito rosso e una cascata di ricci arancioni sbucò fuori dal nulla, gli sussurrò qualcosa nell'orecchio e il sorriso di Evan svanì.
Cassandra. Sempre in mezzo ai piedi.

Mi disse che era sorto un imprevisto e che doveva andare via, così pagò quello che avevamo bevuto insieme e sparì di nuovo tra la folla.

La mia preda stava scappando e dovevo assolutamente fare qualcosa per trattenerla.

Era la mia missione per quella sera. Non sarei potuta tornare al quartier generale senza informazioni preziose. Lo avrei anche drogato se fosse stato necessario.

Lo seguii tra la folla ma mi immobilizzai quando Evan estrasse dai jeans una pistola e me la puntò contro.

<<Carina White. Avrei dovuto riconoscerti. Dovresti vestirti da donna più spesso.>> ammiccò mentre la folla non si era ancora accorta di niente e continuava a ballare.

<<Evan Smith. Ti cerco da un po'. Non sei facile da trovare.>>

Sorrisi. Che lo spettacolo abbia inizio.

The Secret Of Her MindWhere stories live. Discover now