👻....Quella cosa....👻

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Categoria: horror, paranormale.

Scocciata, Marie entrò in metro.

Riuscì a sedersi solo perché quella era la prima fermata della corsa. Una gioia, pensò. Si sedette e tolse dalle spalle lo zaino pesante. Bevve un sorso della sua preziosa bevanda energetica all'arancia, distese le gambe e si guardò intorno: qualche ragazzotto di colore, un paio di turisti americani, una donna con un bimbo piccolo tra le braccia e tre ragazzi biondi ossigenati con una chitarra dietro le spalle. E tanti altri volti sconosciuti impegnati con i telefonini.

Una giornata come tante.

Senza che se ne rese conto, qualcuno la chiamò. Alzò lo sguardo dai suoi piedi e osservò il ragazzo con le cuffiette che le stava chiedendo se potesse spostare lo zaino dal sedile accanto al suo. Lo accontentò e il ragazzo si sedette subito.

Lei spostò lo sguardo sulla sua playlist aperta mentre sceglieva una canzone: i suoi stessi gusti musicali. Spiandolo di nascosto, notò che non era niente male come ragazzo, con i capelli scuri nascosti sotto ad un cappellino grigio.

La metro si fermò.

Non era una fermata, erano fermi nel bel mezzo del nulla, nel totale buio. Le luci iniziarono a sfarfallare. I presenti presero a vociferare animatamente e la confusione la spinse a togliere le cuffiette dalle orecchie per cercare di capire cosa stesse accadendo. Il neonato nelle braccia della madre iniziò a piangere a perdifiato, come ad avvisare tutti dell'imminente pericolo.

Il binario traballò quando qualcosa atterrò con violenza sul tetto. Urla di panico inondarono il tunnel buio e freddo, varie persone tentarono invano di aprire le porte del vagone. Nessuno sembrava infischiarsi delle manovre di emergenza, semplicemente urlavano senza un valido motivo. Il vagone traballò ancora quando quella cosa iniziò a muoversi sul mezzo.

Quella cosa si sporse leggermente verso destra, facendo inclinare anche le persone. E, lungo quel finestrino, un lunghissimo e appiccicoso tentacolo si attaccò e scivolò verso il basso lasciando una scia di liquidume grigiastro.

Con un rapido sguardo si rese conto che tutti erano nel panico, tranne una persona: il ragazzo con il cappello grigio accanto a lei.

Invece che preoccupato o spaventato, la guardava con un sorriso compiaciuto. Lei non fece in tempo ad indietreggiare e cercare di allontanarsi il più possibile da quello strano ragazzo che le trasmetteva irrequietezza, che lui allungò una mano e la prese con violenza per una spalla facendola urlare dal dolore. Gli artigli comparsi chissà in quale momento le entrarono nella carne e cercò di scostarsi dalla presa salda, ma il ragazzo fece l'unica cosa che la fece arrestare all'improvviso.

<<Marie.>> sussurrò attraverso la fila di denti affilati.

Le persone attorno a loro smisero di urlare in preda al panico e si immobilizzarono, quasi incantati dalla voce melodiosa del ragazzo.

E poi, all'unisono, voltarono lo sguardo verso di lei. A Marie i loro occhi parvero diventare tutti del colore del sangue nello stesso istante, e batté le palpebre a ripetizione nella speranza di trovare un modo per scappare da quella folle situazione.

Ma il ragazzo parlò ancora e, alle sue spalle, un tentacolo viola entrò fluttuando nell'aria e dritto verso di lei.

<<Marie.>> ripeté il ragazzo dagli occhi rossi. <<Vieni con me, o...>> tentennò.

Le persone iniziarono a sussurrare il suo nome a ripetizione, come una cantilena inquietante. Ma l'unica cosa a cui lei riusciva a pensare era che quella specie di demone non aveva finito la frase.

Il tentacolo fluttuò verso una donna, entrandole nella gola e giù fino allo stomaco. La vittima non emise un suono, né un lamento. Restò immobile finché l'essere non le divorò tutte le interiora e uscì ricoperto di sangue. Il corpo senza vita della donna si accasciò in terra e, sebbene fosse morta, non smise di guardare Marie attraverso gli occhi rossi.

Il tentacolo sembrò scegliere un'altra vittima e lei presto capì che tutti in quel vagone avrebbero fatto la stessa fine.

Gli occhi di Marie tornarono a concentrarsi sul ragazzo. <<Te, o...?>> lo incalzò, sperando che in qualche modo scegliere quell'inquietante ragazzo la salvasse dal tentacolo.

Lui alzò il viso e il cappellino grigio scivolò a terra rivelando un ammasso di capelli castano scuro e due corna ricurve verso l'altro.

<<Marie.>> ripeté ancora. <<Vieni con me, o... svegliati!>>

E aprì gli occhi.

La metro era ancora in movimento, il ragazzo ancora seduto accanto a lei, il neonato tra le braccia della madre ancora assopito.

Guardò la bevanda energetica nella sua mano e sospirò. <<Devo smettere di bere questa roba.>>

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⏰ Cập nhật Lần cuối: Aug 28, 2020 ⏰

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