Capitolo 8 • NEL HOGWARTS EXPRESS

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Erano passate alcune settimane. Mary e suo cugino Sirius, insieme alla zia Walburga, avevano comprato tutto ciò che serviva a Diagon Alley. Mary, inoltre, aveva comprato alcuni libri fuori dal contesto scolastico per il viaggio nel treno per andare a Hogwarts. Era stata affascinata dal 'Libro invisibile dell'invisibilità' e da 'Il Quidditch attraverso i secoli'.
Oltre a questo aveva comprato un gatto nero dagli occhi verdi, che aveva chiamato "Dorian", mentre Sirius si era rifiutato di prendere un nuovo gufo perché per lui Hruby era insostituibile.
Aveva pure parlato con Sirius del fatto di Andromeda, ma fu inutile visto che lui sosteneva a pieno gli ideali della cugina.

                                ❦︎

Mary era sul treno diretto per Hogwarts, che cercava uno scompartimento libero per stare da sola, tenendo in braccio il piccolo Dorian, nel mentre che la sorella Narcissa, che era alle sue calcagne, gli spiegava come doveva muoversi ad Hogwarts e come comportarsi.

«... Quindi ricorda di non farti mettere i piedi in testa da qualche sporco sangue marcio e-»

«HO CAPITO, Cissy!» rispose Mary girandosi verso la sorella.

«Aspetta però, non ti ho ancora detto di- »

«Cissy so cavarmela da sola, grazie»

«ma io- »

«niente 'ma', vai dai tuoi amici, specie da quel biondino dai capelli biondi che ti sta guardando. Cissy, non mi hai detto nulla del fatto che eri fidanzata!» disse Mary ironicamente ghignando e indicando il ragazzo.

«taci» disse a bassa voce Narcissa che arrossí lievemente guardando il ragazzo alle sue spalle.

«chi è?» chiese Mary sempre a bassa voce.

«Lucius Malfoy... UN PUROSANGUE!» rispose Narcissa affrettandosi a dire lo stato puro del ragazzo.

«uhuuhh»

«è comunque non siamo fidanzati!»

«certo, tutti dicono così!»

«te lo giuro! È vero come è vero che mi chiamo Narcissa Black»

«volevi dire Narcissa Malfoy» disse Mary ridendo.

Narcissa gli diede un colpetto, nel mentre che guardava sognante il biondo.

«io vado» disse Narcissa dando un bacio sulla fronte a Mary

«Non qui Cissy!»

Narcissa rise e se ne andò bisbigliando a essa che qualunque cosa gli servisse lei sarebbe stata in fondo agli ultimi scompartimenti.
Mary sospirò e si diresse con il grande baule pesante.
Trovò dopo qualche minuto uno scompartimento vuoto, e si sistemò insieme al suo gatto.

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Passò un'oretta circa. Mary stava leggendo mentre Dorian dormiva sulle sue gambe. Sentì delle voci al di fuori del suo scompartimento. Per un po' di tempo le ignorò cercando di leggere, ma dopo pochi minuti le voci si facevano sempre più forti e sempre più vicine. Mary, non riuscendo a leggere, si alzò stufa, a malgrado di Dorian che cadde dalle sue gambe. Aprì con rabbia la vetrata dello scompartimento, e uscendo da esso, venne spinta da qualcuno. Mary cadde a terra, ma vide benissimo un ragazzino della sua stessa età che si era fermato di fronte a lei. Era totalmente disinteressato alla situazione tant'è che guardava dietro Mary e non a lei. Sembrava aspettasse qualcuno. Nel mentre Mary lo sguardò: aveva i capelli neri scompigliati e gli occhi color nocciola.
Era carino, ma non troppo. Anzi, per Mary non lo era per niente.

«POTRESTI PURE DARMI UNA MANO!» disse Mary infuriata contro il ragazzo, sbraitandogli contro.

A quelle parole il ragazzo finalmente posò gli occhi su di lei, e gli tese la mano, dandogli una mano ad alzarsi. La Black, dopo essersi sistemata il vestito bianco di pizzo che portava, lo guardò e gli chiese

The fourth Black sisterDove le storie prendono vita. Scoprilo ora