Capitolo 11 • LA LETTERA MISTERIOSA

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Mary arrivò finalmente nella sala comune di Serpeverde, con la fronte imperlata di sudore.
La sala era silenziosa, come non mai.
Vide di fronte le scale del dormitorio femminile Lucius Malfoy sul punto di esasperazione.

«Malfoy che ci fai qua? E dov'è Narcissa?»

«sono venuto per vedere come stava Narcissa, ma il dormitorio femminile non mi fa salire le scale... Ogni volta che ci provo mi fanno scivolare»

«ah è vero, me ne ero dimenticata! Dovrei aver letto una cosa del genere su 'Storia di Hogwarts', io l'ho letto»

«si va bene, ma non credi sia meglio andare da tua sorella?»

«oh, si, vero! Io vado, tu resta qua»

Mary salì velocemente le scale fino a che si ritrovò la porta della stanza di Narcissa e bussò.

«chi è?» chiese Narcissa con voce fragile

«Cissy, sono Mary»

«che cosa vuoi?»

«beh, mi dovresti insegnare qualche incantesimo
Ti ricordi? Melo hai detto tu, a colazione»

«oggi niente incantesimi, l'imparerai a scuola, normalmente, come è giusto che sia»

«e daiiii»

«Narcissa Black, apri subito questa porta!»

«NO».

Mary cercò di sfondare la porta, ma la sua forza in confronto era minore.
Intanto Lucius Malfoy se ne stava di guardia difronte alle scale del dormitorio femminile.
Mary si appoggiò alla porta della stanza e disse sconfortata

«che ti prende Cissy?»

Calò il silenzio ma poi Narcissa rispose

«mi sento confusa ecco. Rispetto gli ideali della nostra famiglia a pieno, ma... Andromeda. Non so che cosa pensare di lei»

«non devi pensare a niente. Tu gli vuoi bene, non c'è altro da aggiungere. Hai persino recuperato un pensatoio per lei» disse Mary sorridendo

«si ma lei nella lettera... Sembrava che mi stesse mettendo contro Bella. Sai forse è vero ciò che dice Bella... Lei ci ha abbandonato per un sangue sporco»

«non pensarlo nemmeno! Lei non ci ha abbandonato! Finché le vogliamo bene, lei sarà sempre nei nostri cuori. Lei non ha avuto scelta. Non voleva perdere il suo amore e non voleva essere ciò che non voleva. Lei vuole bene a te, a me, anche... A Bellatrix. Forse a mamma e papà no, però insomma lei ci vuole bene. E io non accetto di dimenticarmi di lei, come se nulla fosse. Mamma e papà non lo capiscono, ma Andromeda è parte della nostra vita, soprattutto con te e Bella. L'abbiamo giudicata male, Cissy. Lei era sempre quella "preferita" di papà perché era quella più studiosa a scuola, ma l'abbiamo sottovalutata. Non pensavamo che fosse così forte da essere obbligata ad abbandonarci. Lei è una roccia, Cissy. E io le voglio bene. Sempre»

«Mary...»

Narcissa aprí la porta della stanza e abbracciò Mary, con le lacrime agli occhi.
La strinse a se, forte ma amorevolmente.

«ora mi insegni qualche incantesimo?»

«va bene» disse Narcissa sorridendo.

Nella sala comune dei serpeverde entrarono molti serpeverde.

«ce Lucius Malfoy al di fuori delle scale che ti aspetta. Voleva consolarti, ma non può salire nel dormitorio femminile»

Narcissa si affacció sulle scale, nel mentre che vedeva la coda lunga del biondo muoversi.

«ehy Lucius! Ti dispiace se insegno velocemente qualche incantesimo a Mary? Sai, glielo ho promesso»

«certo non c'è problema! Stai bene?»

«mai stata meglio. Aspettami nei divanetti».

Narcissa iniziò a insegnare qualche incantesimo a Mary. Gli insegnò soprattutto le basi per i duelli, come l'incantesimo disarmante "Expelliarmus", a l'incantesimo "Tarantallegra", che faceva ballare fino allo sfinimento.
Andava tutto bene, fino a quando Narcissa disse

«ora prova a lanciarmi un Expelliarmus»

Mary lanciò l'incantesimo, che Narcissa precedente con un incantesimo muto.
Succedette tutto in fretta.
Accadde la stessa cosa cher fu capitata quando Bellatrix e Andromeda stavano duellando.
Quella cosa dei nuclei delle bacchette, che gli aveva spiegato Narcissa.
Mary riusciva a stento a tenere in mano la bacchetta, per la potenza del l'incantesimo.
Le bacchette erano collegate da due fili argentei.

«cissy, aiuto... Non riesco a gestire tutto ciò!»

Narcissa fece un movimento strano con la barchetta, ma non come quello che fece l'ultima volta, uno diverso.
Stavolta spostò la bacchetta indietro, sciogliendo l'incantesimo, che le fece cadere all'indietro.

«I nuclei... E per quello che è successo... Abbiamo i nuclei uguali»

«si, io, te, Bella e... Andromeda, abbiamo i nuclei delle bacchette uguali. Il tuo nucleo è corde di cuore di drago, vero? Bene anche il mio, ma io punto è che abbiamo corde di cuore dello stesso drago. E quando due bacchette o più con lo stesso nucleo si incontrano tra loro, succede quello che è successo poco fa. Nessuno vince».

Le sorelle poco dopo scesero giù, nella sala comune. Narcissa si sedette vicino a Lucius, chiacchierando allegramente, mentre Mary giocava con Charlie a scacchi magici.

Passò un po' di tempo, fino a quando arrivarono le undici di notte, Mary uscì dalla sala comune della propria casata, e vide Sirius con la divisa disordinata, nel mentre che fissava il vuoto.

«Mary!»

«Sirius devo dirti un sacco di cose!»

La piccola Black raccontó tutto a Sirius, dalla lettera misteriosa di Andromeda, a la reazione della sorella, a il duello e allo strano ma magico e stupendo avvenimento de i due nuclei uguali, fino a quando gli parlò del mago oscuro che Brittney aveva accennato.

«... quando Brittney mi ha detto ciò, sono rimasta paralizzata. Ho subito pensato a ciò che avevano detto i mie e i tuoi genitori tempo fa»

«non hai tutti i torti. Forse la nostra famiglia può dirci qualcosa al riguardo, potresti chiedere... A Bellatrix»

«ottima idea...»

I due rimasero per poco in silenzio fino quando sentirono dei rumori di un borbottio provenire dai corridoi vicino a loro.

«oh no! È Gazza, il custode, quello che controlla i corridoi. Sono appena attivato ad Hogwarts e più di due volte ho avuto a che fare con lui. MISERICCIA! Ho detto a James, Peter e a Remus di distrarlo, ma quella prugna secca non demorde facilmente! Ah devo andare, ciao Mary!»

Disse Sirius. Diede un bacio nella guancia a Mary e se ne andò nei corridoi che sembrava già conoscere, come le sue tasche. Mary rimase pietrificata per un po', rossa in viso, e poi rientrò dentro la sua sala comune, felice come non mai, e sotto sotto preoccupata per Sirius e i suoi amici per il fatto di Gazza

The fourth Black sisterDove le storie prendono vita. Scoprilo ora