10. Io amo Harry Styles.

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Rimandai la mia sveglia, riaffondando il viso nel cuscino.

Dopo neanche 5 minuti, riprese a suonare.

Repressi il desiderio di scaraventarla sul muro, mettendomi a sedere sul letto e spegnendo il mio incubo peggiore.

Mi strofinai gli occhi con le mani, per poi passarle tra i capelli mentre sbadigliavo.

Controllai l'orologio e notai che erano le 10 di mattina, ero a casa da solo.

Mi alzai dirigendomi in bagno, mi sciacquai il viso e tornai in camera trascinando i piedi.

Controllai i messaggi, ma non essendoci nulla che mi interessasse abbandonai il telefono sulla scrivania, accanto al computer.

Da quando dedicavo tutto il mio tempo libero a leggere non usavo molto la tecnologia, per la gioia di mia madre.

Presi il diario da dentro l'armadio, scendendo in cucina.

Mi versai una tazza di latte, per poi metterci dentro i cereali al cioccolato.

Gli stessi che mangiava anche mio padre.

Sospirai, prendendo il diario.

Durante un momento di silenzio carico di tensione, Gemma provò a chiederci come ci eravamo messi insieme.

E nulla, arrossii di colpo, ed Harry cercò di trattenere un sorriso, fallendo.

Fu lui a raccontare la verità, che lo avevo visto con Gemma e che ero geloso, che gli avevo rivelato i miei sentimenti, e che successivamente quello stronzetto riccio mi aveva detto la verità, ovvero che la ragazza in questione era sua sorella.

Gemma rise per tutto il racconto, ed io mi sentivo terribilmente in imbarazzo per la mia ingenuità.

Non potevo sapere che quella ragazza era lei! Non è giusto. Richiedo giustizia.

Anche Anne sembrava divertita dal racconto, almeno una nota positiva.

Poi però Robin mi chiese se anche io fossi omosessuale come Harry, ed io spiegai di essere bisessuale.

Ed a quel punto l'uomo iniziò a dire che i bisessuali erano solo confusi, che devi scegliere solo una sponda, e che per lui avevo scelto quella dei maschi, quindi che ero gay. Insomma, crede che i bisessuali non esistano o che comunque siano solo confusi, od idioti.

Durante tutto il discorso il mio sguardo era fermo sul bicchiere davanti a me, e stringevo la forchetta per non alzarmi e spaccare la faccia a Robin.

Anche Gemma si dimenava sulla sedia, mentre Anne rimaneva impassibile, come se il marito stesse raccontando di cosa avesse fatto il giorno prima.

Credo sia stato il momento più brutto di tutta la sera, seguito da quello più bello in assoluto, perché Harry mi mise una mano sulla coscia, accarezzandomela lentamente, per non farsi vedere.

E quando lo guardai, Santo Cielo, solo a pensarci mi vengono i brividi, mi sorrise rassicurante, i suoi occhi verdi che mi trasmettevano calma erano la cosa più bella che avessi mai visto, anche se i suoi occhi in generale lo sono.

Un verde vivo che difficilmente si dimentica.

Comunque il resto della cena in realtà non lo ricordo, dato che abbiamo parlato del più e del meno e poi Gemma ha iniziato un discorso su quali fossero le scarpe migliori da abbinare ad un vestito giallo.

Harry non tolse la mano dalla mia coscia fino alla fine della cena, quando aiutai Anne con i piatti, portandoli in cucina.

Poi il mio fidanzato mi accompagnò fuori, dato che dovevo tornare a casa, e lì finalmente potei baciarlo.

Il Mio Diario - LarryOnde histórias criam vida. Descubra agora