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I giorni scorrono a vuoto, interminabili e arricchiti soltanto da sensazioni negative

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I giorni scorrono a vuoto, interminabili e arricchiti soltanto da sensazioni negative.

Da quella mattina, non ho più avuto modo di parlare con Aiden.

A stento l'ho visto qualche volta gironzolare per casa totalmente concentrato su se stesso.

Niente minacce, niente sguardi furtivi o provocatori e niente parole perverse da parte sua.

A me, sta bene così.

Per non interrompere questa piccola quiete, mi sono trattenuta in ogni modo possibile.

Ho avuto tanta paura di chiedere che fine avessero fatto i miei genitori e il perché nessuno ha provato a cercarmi.

Ero terrorizzata la notte in cui è entrato in camera decisamente strafatto.

Rigiro tra le mani la chiave della mia camera osservandola tristemente.
L'ho usata ogni santa sera da quando me l'ha data.

Questo mi permette di mettermi a letto con più serenità.

Ma ad ogni notte trascorsa, la mia mente vaga in cerca di una spiegazione.

Il perché lui abbia deciso di darmela resta ancora un mistero.
Probabilmente non avrò mai una risposta da parte sua.

L'unica ipotesi più giusta è quella del sapermi al sicuro da lui stesso.
Così da non commettere lo stesso errore.

A completare gli ultimi giorni frustranti è stata la compagnia di Magdalena che ha reso tutto più difficile.

È orrendo non avere nulla da fare dalla mattina alla sera, così, presa dallo sconforto ho scritto una lettera per Amelie.

Non ho potuto salutarla quando sono andata via e non so neanche se lei sia rimasta lì.

Era quello che desiderava.

Spero tanto che almeno lei riesca a trovare la felicità che ha sempre sognato.

Vorrei incontrarla un giorno, magari al di fuori da questo contesto. Quando anche io sarò libera e spensierata, e tutta questa storia sarà soltanto un brutto ricordo.

Ma lo specchio di fronte a me sembra ridere incontrollatamente.
Il mio riflesso appare prepotentemente facendomi risvegliare dai sogni bizzarri della mia mente.

Però, ancora una volta, non ho il coraggio di abbassare lo sguardo e osservarmi il ventre.

Odio dover accettare una gravidanza che non voglio, che non sento mia.

Tutto questo non mi appartiene e mai farà parte della mia vita.

A volte, immagino a come sarà il mio futuro, e non posso fare a meno che vedermi in compagnia di persone a me sconosciute.

Credere che mio padre mi abbia abbandonata qui mi fa tanto male, speravo che almeno lui provasse a fare di tutto per portarmi via, ma evidentemente mi sono sempre sbagliata.

ReflectionWhere stories live. Discover now