Capitolo 23

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La mattina dopo mi sveglio con un mal di testa assurdo. Tom è dietro di me, ancora addormentato, con un braccio mi cinge la vita. Sento il suo odore ed il suo respiro sul mio collo.
Ancora non riesco a metabolizzare cosa sia successo ieri sera e non so come comportarmi e cosa voglio fare. Lo sento muoversi impercettibilmente ma non si sveglia. Sento il suo calore e il muoversi del petto. Sembra tutto così perfetto, vorrei non finisse mai.
Ieri sera è successo tutto così velocemente, non ce stato tempo per paure e paranoie e lui è  stato semplicemente splendido. Spero sia stato così anche per lui. Decisamente il modo migliore per far pace, ma io non so ancora cosa fare e i fatti di ieri mi stanno ancora scombussolando.
Lo sento scuotersi leggermente, si sta svegliando. Si schiarisce la voce e dolcemente alza la testa per vedere se sto ancora dormendo.

 Si schiarisce la voce e dolcemente alza la testa per vedere se sto ancora dormendo

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Io al tempo stesso mi giro verso di lui, cercando di ignorare completamente come può  essere orribile il mio aspetto appena sveglia

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Io al tempo stesso mi giro verso di lui, cercando di ignorare completamente come può  essere orribile il mio aspetto appena sveglia. Lui mi sorride
"Buongiorno" e mi bacia. Poi riappoggia la testa al cuscino ed io mi giro completamente verso di lui. Adesso siamo uno di fronte all'altro vicinissimi ed io resto a fissarlo mentre, ancora assonnato, anche lui mi guarda dolcemente. Un momento perfetto. "Come stai?" Mi chiede. Si riferisce alla litigata di ieri sera, ed io non ho voglia di parlarne ed affrontare una cosa che non so ancora come affrontare. In più mi vergogno troppo di come mi sono comportata, il modo peggiore di agire. Non posso affrontare questo, non ancora. Anche se so che lui se lo merita.
"Tutto bene, tu?"
"Splendidamente" sorride
Poi un po impacciato mi chiede "E... è andato tutto bene? Ti sei trovata bene?" Giocherella con il lenzuolo tra le dita.
Adesso so che si riferisce al dopo litigata. Sempre così premuroso.
"Splendidamente" sorrido e non potrei essere più sincera.
"Ehm... per te invece?"
"Assolutamente perfetto" sorride, si avvicina e mi bacia.

Rimaniamo in silenzio abbracciati e alla fine esplodo, non si merita tutto questo. Mi metto a sedere sul letto.

"Mi dispiace tanto per come sono andate le cose ieri sera, è tutta colpa mia. Tu sei stato stupendo come sempre. Non ti meriti tutto questo. Non avrei dovuto e mi dispiace tanto..." inevitabilmente cominciò a piangere copiosamente. Lui si avvicina mi abbraccia e cerca di farmi smettere di parlare "Ehi, ehi, ehi... va tutto bene, non ti preoccupare, è stata una serata impegnativa e stancante, non è  colpa di nessuno." Sempre così gentile.

"Non parliamone più okay?" Mi bacia.

Ha già capito quanto affrontare questa cosa mi metta a disagio e non vuole più farlo. Non può essere più perfetto.

"Va bene, ma non è giusto"

"Ehi, Smetti davvero, va tutto bene" dice poi prosegue

"Cosa ti andrebbe per colazione?"

"Aspetta te la preparo io"

"Scherzi, tu adesso non ti muovi da qua?"

"No davvero" dico mentre cerco di alzarmi ma lui mi blocca con un braccio impedendomi qualsiasi movimento.

Cerco di divincolarmi ma non ci riesco e mi metto a ridere.

Lui si avvicina e mi bacia dolcemente

"Sei la cosa più bella che mi sia capitata" aggiunge sottovoce

Non riesco davvero a crederci ma il mio cuore sussulta.

"Tu lo sei per me. Hai cambiato la mia vita.  Sei tutta la mia vita."

Sorride emozionato.
Si avvicina e mi bacia nuovamente

"Resta con me per sempre" dice

Mi si stringe il cuore, vorrei davvero poterlo farle, vorrei che fosse la cosa giusta per lui.

Questa volta sono io che mi avvicino per baciarlo.

Poi mentre è ancora preso dal bacio esco dalla sua stretta e velocemente mi alzo dal letto per correre verso la cucina.

"Che cattiva, non è giusto, questo si chiama barare, mi hai distratto."

Corro via ridendo.

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