Mi ero immaginata le ferie in un modo completamente diverso.
Nella mia testa c'era il mare con il vento che mi spettinava i capelli e il sole che mi scaldava il viso e l'idea di immergere i piedi nell'acqua, di sentire la sabbia sotto le dita, mi sembrava quasi un miraggio. Ma la realtà era un'altra: niente mare, niente sabbia dorata. Solo una mattina come tante altre, seduta al tavolino di un bar con Perla, mentre il profumo di caffè e cornetti riempiva l'aria.
Sospiro, rigirando il cucchiaino nella mia tazza di tè. "Alle ferie che avrei voluto. A quanto mi manca il mare."
Perla mi sorride, con quella sua espressione complice che la rende sempre un passo avanti a tutti. "Lo dici sempre. Perché non ci andiamo un weekend?"
"Forse dovrei davvero."
Il rumore delle tazzine che si scontrano dietro il bancone, il vociare sommesso delle persone intorno, tutto mi scivola addosso mentre i miei pensieri si concentrano su altro o meglio. . . Su qualcun altro.
Perla mi osserva, inclinando appena la testa. "Ma non è solo questo, vero? Hai quella faccia."
Abbasso lo sguardo sulla mia tazza, tracciando cerchi invisibili con il dito sulla ceramica lucida. Dentro di me combatto con la voglia di aprirmi o di lasciare tutto sepolto sotto un "niente" di circostanza. Ma so che Perla non si lascerà ingannare.
"È Chase." Le parole mi sfuggono prima ancora di poterle trattenere.
Perla si illumina, sorride divertita. "Ecco che ci siamo."
Sbuffo, ma so che ha ragione. "Mi trovo bene con lui, ma ci sono troppe cose che non tornano."
"Tipo?" chiede lei, appoggiando il gomito sul tavolino e guardandomi con curiosità.
Mi stringo nelle spalle, cercando le parole giuste. "Tipo il fatto che a volte ho la strana sensazione di averlo già visto, come se ci fossimo già conosciuti in un'altra vita. Non so spiegartelo... è qualcosa di inspiegabilmente familiare."
Perla prende un sorso di cappuccino, pensierosa. "Sarai suggestionata. Magari è solo una sensazione, forse perché con lui stai davvero bene..."
Mi mordo il labbro inferiore, incapace di ignorare quella sensazione che continua a tormentarmi. "Può darsi. Ma non mi sembra solo questo. È come se qualcosa dentro di me riconoscesse qualcosa in lui. A volte mi capita di guardarlo e di avere dei flash, ma non riesco mai ad afferrarli del tutto. È assurdo, vero?"
Perla scuote la testa.
"Non lo so, Leila. A volte le connessioni tra le persone sono strane. Magari è solo il fatto che finalmente hai trovato qualcuno che ti fa sentire davvero a tuo agio."
Stringo la mia tazza tra le mani.
"Forse. Ma questo non cambia il fatto che non so come comportarmi. Da un lato vorrei capire meglio, scoprire se questa sensazione ha un senso. Dall'altro ho paura."
Perla solleva un sopracciglio. "Paura di cosa?"
Alzo le spalle, fissando il fondo ambrato della mia tazza. "Di scoprire che mi sbaglio. O peggio, di scoprire che ha un senso e che potrebbe cambiare tutto." Perla si appoggia allo schienale della sedia. "Sai cosa penso? Che ti stai facendo troppi problemi. Vivi il momento, vedi dove ti porta. E se c'è qualcosa da scoprire, lo scoprirai comunque, con il tempo."
Mi sembra preoccupata.
Corrugo la fronte, ma decido di lasciare perdere ancora una volta.
Vorrei crederle. Vorrei riuscire a mettere da parte tutte queste domande e semplicemente godermi il presente. Ma dentro di me so che quella sensazione non è destinata a svanire così facilmente.
La colazione continua con chiacchiere leggere, ma nella mia mente il pensiero di Chase continua a rimanere sospeso.

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SOSPESA NEL TEMPO
ChickLitNON È FANTASY! ⚠️ Ho lasciato i commenti inerenti alla vecchia versione perchè mi piace ricordare da dove sono partita. ✯✯✯✯✯✯ Una giovane donna, segnata da un dolore profondo e...