Cammino accanto a Perla, cercando di non sembrare troppo distratta. Il parco è tranquillo, il cielo è sereno e il vento è fresco. Mi piace passeggiare qui, anche se ultimamente la mia mente sembra essere sempre altrove. Perla, al contrario, sembra essere così presente, così sicura di sé, ed è facile per me perdermi nei suoi discorsi, nelle sue risate, nei suoi piccoli gesti. Mi fa sentire più leggera, come se, per un po', potessi dimenticare il caos che porto dentro.
"Senti, Leila, come ti senti?" chiede, guardandomi con quel suo sorriso che ha il potere di farti sentire al centro del mondo, anche nei momenti più difficili.
Mi fermo un attimo, cercando la risposta giusta. Non voglio sembrare troppo vulnerabile, ma non posso nemmeno mentire. Non so cosa sento davvero, ogni giorno è diverso. Un po' felice, un po' stanca, a volte persa, altre volte meno sola. Ma è difficile trovare le parole giuste.
"Bene. O forse no... Non lo so", rispondo, abbassando lo sguardo. Mi rendo conto che in fondo non so davvero cosa dire. Non so se sono pronta per affrontare tutte le risposte che mi aspetto da me stessa.
Perla cammina al mio fianco, in silenzio, come se stesse aspettando qualcosa, forse una confessione che ancora non sono pronta a fare. Ma so che lei è paziente. Sa come darmi spazio senza giudicarmi. Sospira e poi mi dice con calma: "Sai, a volte non bisogna per forza avere tutte le risposte. Basta fare il passo successivo."
Annuisco lentamente. Forse ha ragione. A volte penso troppo e mi perdo nei dettagli. Mi chiedo dove dovrei essere, cosa dovrei fare, quando forse dovrei solo essere presente. Ma è difficile, così difficile non pensare al passato, alla perdita, a tutto quello che avrei voluto fare e non ho fatto.
"Ci sono giorni in cui mi sembra di non farcela", ammetto, la voce più bassa. "Mi sembra di correre sempre, ma di non riuscire mai a raggiungere nulla."
Perla sorride, un sorriso che mi dà quella sensazione di calore che solo lei sa trasmettere. "Lo so, tesoro. Lo so bene. Ma non sei sola. E Andrea, se fosse qui, ti direbbe la stessa cosa. Ti direbbe che è fiero di te."
Le parole di Perla mi colpiscono come una scossa. Mi fermo, sentendo il cuore fermarsi per un istante. Non mi aspettavo che ne parlasse così, in modo così diretto. Andrea... quanto mi manca. Quel pensiero ha il potere di farmi sentire tanto piccola e fragile. Mi manca ogni giorno, in ogni piccola cosa che faccio, in ogni battito che sento nel cuore. Ma le parole di Perla hanno qualcosa di speciale, come se cercassero di colmare quel vuoto che sento dentro.
"Lo sarebbe davvero?" chiedo, senza riuscire a fermare la domanda. La voce mi esce più tremante di quanto avessi pensato. Il dolore è sempre lì, sotto la superficie, pronto a riaffiorare.
"Certamente", risponde Perla con una dolcezza che non avevo mai sentito prima. "Andrea ti amava, Leila. E so che è fiero di te. Lui vedeva in te una forza che a volte non riesci a riconoscere, ma che è sempre stata lì. È nascosta dentro di te, anche quando non la vedi."
Chiudo gli occhi per un momento. La sua voce mi arriva dritta al cuore, le sue parole si insinuano tra le pieghe dei miei pensieri. Quella forza di cui parla, mi sembra così lontana, eppure so che è lì. Mi sembra quasi di non meritarla, quella forza. Andrea avrebbe voluto che fossi più sicura di me, che fossi in grado di affrontare la vita con coraggio. Eppure, non posso fare a meno di sentirmi come se avessi perso parte di me stessa quando lui se n'è andato.
"Mi manca..." dico, cercando di trattenere le lacrime. "Mi manca ogni giorno di più. E ogni volta che mi sveglio, mi sembra che tutto sia cambiato."
"Lo so", mi interrompe Perla, prendendomi la mano tra le sue. "Ma non devi portare tutto da sola. Andrea ti ha lasciato una parte di sé, Leila. Lui è sempre con te. E anche se non lo vedi, c'è in ogni cosa che fai, in ogni sorriso che regali, in ogni passo che fai. E ti guarderebbe con orgoglio."
Mi fermo, sentendo quelle parole risuonare dentro di me. Perla mi guarda con occhi pieni di un affetto che non posso ignorare. Le sue parole sono come un abbraccio, un abbraccio che mi avvolge e mi dà forza. Ma la verità è che mi sento ancora persa, ancora non so chi sono, cosa voglio davvero. Come posso essere abbastanza, come posso essere davvero quella persona che Andrea avrebbe voluto che fossi?
"Mi sento persa", ammetto, con la voce che quasi non mi esce. "Non so chi sono più. Non so cosa voglio fare. Non so nemmeno se sarò mai abbastanza."
"Non è vero", dice Perla, con quella fermezza che mi fa sentire più sicura. "Tu sei abbastanza, Leila. Non devi dimostrare nulla a nessuno. Andrea lo avrebbe detto ogni giorno, e io te lo dico adesso: sei una persona incredibile. E sono fiera di te. E Andrea lo sarebbe."
Le parole di Perla mi colpiscono come un fulmine, e per un attimo, sento una pace che non pensavo di provare mai più. La sua fiducia in me è come un balsamo che lenisce le ferite che ho dentro. Forse non sono perfetta, forse non ho tutte le risposte, ma forse posso essere qualcosa di buono, qualcosa di abbastanza, esattamente come sono.
"Grazie", sussurro, con la voce che finalmente riesce a uscire.
"Non c'è di che", risponde Perla, sorridendo. "Non c'è bisogno di ringraziarmi. È la verità."
Camminiamo insieme lungo il sentiero, il mondo che ci circonda sembra rallentare, e per un attimo, mi sento più leggera. Più forte. E forse, finalmente, anche un po' più sicura di me stessa.
Spazio Autrice:
Siamo giunti all'ultimo capitolo . . . Non finisce così la storia, ma nel capitolo ci sarà un po' di introduzione del secondo libro.
Ho accorciato rispetto all'originale per mancanza di tempo causa lavoro!
Ci vediamo all'epilogo che avrà insieme anche i ringraziamenti 🧡

KAMU SEDANG MEMBACA
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