Incontri

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Suonò la campanella dell'ultima ora. Il ragazzo del terzo banco vicino alla finestra si alzò, prese i suoi libri e li mise nel suo zaino appoggiato alla sedia.
Aspettò che tutti fossero usciti dalla classe per uscire. Non era un ragazzo molto socievole. Preferiva stare da solo, senza le troppe chiacchiere inutili che facevano i suoi coetanei.

Ormai erano fuori quasi tutti, così si catapultò alla porta cercando di fare in fretta per non dover incrociare Piadina.
Per l'amor del cielo... gli voleva bene. Era pur sempre il suo migliore amico. Però non finiva mai di parlare. Non si riusciva veramente a farlo stare zitto.
Tutti questi sforzi risultarono vani perché appena fuori dalla porta trovò il suo amico appoggiato davanti alla porta ad aspettarlo. Parlava con un ragazzo dai capelli blu scuro. Lo aveva già visto in giro...credo si chiamasse Tommy.
Appena lo notò Piadina smise di parlare e venne verso di lui, seguito da Tommy.

Piadi: Piace! Ti stavo aspettando da un quarto d'ora. Quanto ci metti a fare lo zaino!
Piace: lo sai che lo faccio apposta.
Piadi: ah già è vero. Sei ancora in mood non voglio parlare con nessuno e odio tutti?
Piace: esattamente, e nessuno deve parlare troppo a me...capito Piadì?

Piadina alzò gli occhi e continuò a parlare con il ragazzo dai capelli blu. Quest'ultimo spostò lo sguardo su di Piace, cosa che gli mise alquanta soggezione. Gli fece un piccolo sorriso che Piace ricambiò senza però sforzarsi troppo.

Tommy: tu devi essere Piace giusto?
Si limitò ad annuire senza dire niente.
Tommy: Io sono Tommy, piacere di conoscerti.
Fece di nuovo un sorriso e Piace ricambiò ancora.

Si avviarono verso la fermata dell'autobus che era piena di ragazzi che si spintonavano,  chiacchieravano e ridevano. Troppo per la pazienza di Piace.

Piace: io vado a piedi
Piadina: troppa gente per te eh?!
Piace: esattamente
Tommy: allora ciao!
Piace fece un cenno con la testa e se ne andò.

Camminò per un quarto d'ora quando finalmente fu a casa. Salì sui gradini davanti alla porta e prese le chiavi dallo zaino. Le infilò nella serratura e aprì la porta. Appena entrato sentì delle voci provenire dal salotto.
Accedette alla stanza e notò sua madre e suo padre seduti sul divano a parlare con delle persone che non conosceva. Perfetto...proprio quello che voleva. Degli sconosciuti in casa e quindi l'obbligo di parlare.

Gli sconosciuti erano due. Consistevano in un uomo alto con i baffi e i capelli neri. Doveva essere il padre. Infatti il secondo era un ragazzo, più o meno della stessa età di Piace, piuttosto alto con dei capelli leggermente lunghi, tinti di bianco con le punte nere. Aveva degli occhi profondi, neri che fecero rimanere incantato il ragazzo appena arrivato.

Spazio autrice
Ehiii. Spero che vi possa piacere questa storia. Se avete qualche consiglio me li potete dire così mi aiutate un po'. Allora, al prossimo capitolo♡

♡_Non pensavo potesse accadere_♡ (Piaryck)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora