SPECIALE NATALE (QUARTA PARTE)

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TYLER

Nel corso del nostro anno triste e razionale, sopravvive una sola festività tra le antiche e allegre ricorrenze un tempo diffuse in tutto il mondo. Il Natale.
(Gilbert Keith Chesterton)


-Mi chiedo perché tu debba venire con me- mormorai.

Janet si tirò indietro i capelli, quindi riprese a rifarsi il trucco. Le palpebre superiori erano truccate di un vistoso viola. Incorreggibile. –Perché hai perso la scommessa- disse, vittoriosa.

-Lo sai che io non ho scommesso- le ricordai. Non avrei mai scommesso sulla capacità di Janet di arrampicarsi su un albero, era una cosa sciocca e pericolosa.

-Appunto, non scommettere equivale a perdere- disse raggiante -E poi mio fratello mi ha affidata a te- si sistemò l'abitino che indossava, quindi si lasciò cadere sul letto.

Certo, il caro Sam. Aveva due sorelle, Jasmine e Janet, ed erano l'una peggio dell'altra.

-Farò la brava promesso- sbatté le palpebre.

Mi sistemai la camicia. –Anche perché stasera devo vedermi con una ragazza-

Janet saltellò sul letto... il mio letto. –Davvero?-

-Proprio così- mi sistemai i capelli e sorrisi al mio riflesso.

-Sono proprio curiosa di vedere questa ragazza- disse Janet –è una del campus?-

-Proprio così- ma perché mi faceva tutte quelle domande? In fondo erano affari miei.

-Quindi stasera non posso dormire qua?- chiese Janet.

-Sinceramente non capisco neppure cosa ci fai qua adesso-

-Lo sai, voglio vedere com'è il campus, magari il prossimo anno vengo qua- esclamò, sdraiandosi completamente sul mio letto. Non la sopportavo più!

-Io spero proprio di no- dissi, voltandosi verso di lei.

-Perché?-

-Perché tuo fratello ha diritto alla sua libertà-

-Credi che io non lo lasci libero?- chiese lei, spingendo le labbra in avanti, come se volesse mandarmi un bacio –io lo lascio sempre liberissimo-

-Certo, se ricordo bene non ti sei intromessa quando stava con Jessi, giusto?- chiesi sarcastico.

Lei si strinse nelle spalle. –Non andava bene per lui, tutto qua-

Non le risposi. Era una piccola ipocrita, ma in fondo andava bene così, anch'io ero un ipocrita.

-Ne troverà un'altra- borbottò.

-Di questo non dubito- ma non sarebbe stata come Jessi.

-Gli potrei presentare una delle mie amiche, ma forse è meglio di no-

-Molto meglio di no- dissi –conosco le tue amiche abbastanza bene per affermare che non farebbero altro che portare guai- e Sam non aveva proprio bisogno di guai, era già abbastanza infelice così.

-Guarda un po' chi fa il moralista- borbottò Janet –ma non mi lascerai per caso sola per correre dietro alla ragazza che devi vedere, vero?-

-Tranquilla, ti presenterò a qualcuno, così potrai chiacchierare- mormorai. Avrei potuto affidarla a Cloe, ero certo che l'avrebbe tenuta d'occhio.

-Un bel ragazzo?- si sollevò, mettendo seduta.

-Ovviamente no, tuo fratello non vorrebbe-

-Sempre mio fratello- sospirò stancamente, un sospiro teatrale. Si vedeva proprio che era la sorella di Jasmine. –Sarà una festa noiosissima- disse, lasciandosi cadere sul letto.

Come il peperoncino sul cioccolatoWhere stories live. Discover now