27

2.8K 97 0
                                    

Dakota venne per 5 sere di fila, mangiavamo parlando della sua giornata, dato che le mie erano abbastanza noiose, poi guardavamo un film e alla fine se ne andava.
Quel giorno invece non sapevo se sarebbe venuta, non mi aveva dato la certezza e un pó ci rimasi male, soprattutto se pensavo che sarebbe stata con Oliver con ogni probabilità.
Alla fine lui era il suo fidanzato e io una semplice amica, dovevo vedere la realtà per com'era. Anche se avessi detto quello che provavo, lei con ogni probabilità non avrebbe ricambiato.
Dovevo farmi bastare la sua amicizia, anche se era dura starle così vicino, ma nel contempo così lontana.

In quel momento stavo cercando di infilarmi una maglia da almeno dieci minuti, ogni volta mi confondevo col verso e partivo male, con il risultato che ancora non sapevo vestirmi.

"Eccheccazzo" sbottai lanciando la maglia sul pavimento. Priya abbaió e la porta della mia camera si spalancó.

"Ei che succede?" Domandó David preoccupato, poi notò la maglia a terra e io in reggiseno.

"C'è che questa stupida maglia non mi vuole entrare" sbuffai sedendomi sul letto. Poco dopo sentí delle risate dal soggiorno e guardai David confusa.

"Sono arrivate le ragazze mentre eri in bagno, abbiamo pensato di farti uscire un pó... sai hai bisogno di cambiare aria" disse lui raccogliendo la maglietta da terra. Invece io subito mi chiesi se ci fosse stata anche Dakota, l'unica voce che sentivo era di Jude e non mi sorpresi più di tanto, se non si vedeva si sentiva.

"Sai Alex per me sei come un libro aperto" disse con una risata avvicinandosi a me "C'è anche lei" ci tenne a dire "Ora in piedi" feci come mi aveva chiesto e mi aiutò a vestire.

"Non vedo l'ora di togliermi tutta sta roba" borbottai indicando il tutore sul letto.

"Lo so, ma devi avere pazienza... ora andiamo di là" afferrai il tutore e mi incamminai dietro di lui.

"Eccoti finalmente"

"Si diciamo che ho qualche difficoltà nel vestirmi" dissi per sdrammatizzare e guardai Dakota che mi sorrise.

"Andiamo a cena fuori, quindi infilati la giacca e usciamo"

"Si capo" scherzai. Afferrai la giacca che avevo lasciato sul divano e provai a infilarmela.

"Dai ti aiuto" sentí dire da Dakota"

"Oh...mmh... va bene" mi aiutó a mettere la giacca e poi il tutore. Il suo tocco era talmente delicato che neanche mi accorsi che aveva già finito.

Uscimmo dal mio appartamento e poco dopo ci ritrovammo fuori in strada, salí in macchina con David, mentre le altre salirono su quella di Jude e partimmo verso il ristorante.

"Ancora non le parli?" sapevo a cosa si stava riferendo.

"No David... ora non posso usare la scusa che qualcuno ci interrompe, ho avuto molte possibilità, ma ogni volta che ero lì lì per dirlo mi bloccavo... non lo so perché devo essere cosi" dissi sfinita. Perché quella situazione mi stava sfinendo.

"Secondo me hai solo paura che se non ricambia perderai la sua amicizia.... ma credo che se davvero ti piace devi correre il rischio"

"Io..... è tutto così strano e complicato... perché non mi potevo innamorare di qualcuno di piu semplice?"

"Innamorare? Oddio Alex, allora è più grave di quello che credevo"

"Cosa? Eh? Oddio che ho detto?... è impossibile... no,non posso averlo detto davvero" entrai completamente nel panico.

"Lo hai detto e come, l'ho sentito chiaramente Alex" disse inchiodando di punto in bianco e voltandosi a guardarmi. "Devi dirglielo il prima possibile Alex"

"Ma come faccio?! E poi Oliver?"

"Ma che si fotta quel tipo, dico sul serio Alex digli quello che provi" nel frattempo le auto attorno a noi iniziarono a suonare e David come se nulla fosse riprese a guidare.

Durante tutta la cena la mia mente era altrove, era tornato al discorso con David, alle sue parole e a quello che avevo detto io, ad alta voce, senza neanche accorgermene. Ero proprio fregata, senza dubbio.

"Ei tutto ok? Sei silenziosa"

"Ah si, ero un attimo sovrappensiero" Dakota mi osservó meglio, ma annuí e non mi fece altre domande. Il resto della cena passó abbastanza in fretta e in poco tempo mi ritrovai a casa, sdraiata sul divano a fissare il soffitto.
Priya venne accanto a me facendomi sorridere. Quel cane era come se capisse quando qualcosa non andava.

Tu, Il Mio Viaggio Inaspettato Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora