thirty four;

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V I O L E T

"Ed è così che la principessa sposò il principe." Sorrisi alla vista della piccola bambina assonnata.
"Un'altra, un'altra!" Piagnucolò.
"Te l'ho già detto, è ora di andare a letto."
"Ma- Harry!" Disse eccitata guardando dietro di me. Mi girai per ritrovarmi faccia a faccia con Harry, era in piedi appoggiato sulla porta mostrando le sue fossette così carine. "Raccontami una storia, per favore!" Lo pregò, e i suoi teneri occhi da cucciolo ebbero la meglio.
Sorrise e venne dietro di me, mi alzai e lui si mise a sedere prendendo il mio posto. Proprio mentre stavo uscendo dalla porta, sentii Harry parlare.
"Bene, questa è la storia di un ragazza e di una ragazzo che... balbettava." Disse ed io mi fermai di colpo. Cosa le sta raccontando?
Mi girai e la vidi presa da Harry.
"Cosa vuol dire questo, Riccio?"
"Vuol dire che lui non sapeva sapeva parlare molto bene... E si dovette trasferire in una nuova casa a Londra, con la sua adorabile madre." Sorrise continuando. "Non ha mai parlato con nessuno, ma questo cambiò quando incontrò una ragazza."
"È bella lei?"
"Molto."
"Come una principessa?" Lo bloccò di nuovo e annuì.
"Più bella."
"Lei gli ha insegnato a parlare, fidarsi e... amare ancora." I miei occhi si spalancarono. Dove voleva andare a parare?
"Ma lui era stanco di essere ferito, ancora." Ferito ancora? Di cosa diavolo stava parlando? "Ma stava pensando di correre via, da lei, dal mondo-"
"Perchè?" Domandò accigliandosi la bambina.
"In modo che si potesse proteggere. E-era egoista." Sospirò. "Ma ha capito che scappare non sarebbe stata la soluzione. Ora tutto quello che vuole lui è che lei lo dimentichi e... Dargli una chance perchè lei è tutto quello che lui ha, è l'ha cambiato, mi ha insegnato a parlare, fidarsi è vivere ancora." Si fermò alla vista della bambina coricata vicino a lui sul letto.
"Lei è la mia vita, Sara." Disse prima di baciarle la fronte. Scesi le scale e mi accucciai sulla poltrona, scioccata.
Stava parlando di... noi?
Ho cambiato la sua vita? Lui è l'unico che ha cambiato la mia, facendomi esplorare il mondo è facendomi provare nuove emozioni che non ho mai provato prima.
Sentii i suoi passi provenienti dalle scale ed io mi alzai mettendo in ordine i giocattoli di Sarah dal pavimento. Presi la scatola dei giocattoli e li misi tutti dentro.
"Oh." Harry venne verso di me, prendendo le bambole ed altre cose nella scatola. "T-ti aiuto."
"Oh, non è necessario." Dissi sorridendo, ma non mi ascoltò. Dopo aver finito, sospirai e mi alzai. "Grazie." Sorrise.
"Per cosa?"
"Per tutto." Sospirai e lui mi sorrise ampiamente. "Intendo per avermi aiutato oggi. È stato... divertente." Dissi con voce petulante e lui si accigliò per qualche secondo.
"Mi dispiace."
"Di cosa?"
"Di tutto." Ero confusa e lo notò. "Scusami per giocare con i tuoi sentimenti, in ogni caso ciascuna parola che ho detto era vera e non era mia intenzione ferirti, o-o farmi odiare-"
"Io non ti odio, è mai lo farò." Lo bloccai. Come può pensare questo? Non l'ho mai odiato, forse quando- no, sono troppo affezionata a lui. È come una droga, e io ne sono dipendente.
"Felice di saperlo." Disse sorridendo.
"Posso chiederti una cosa?" Annuì. "Da vera la storia che hai raccontato... a Sara?"
"Hai sentito, vero?"
Annuii fissando le mani.
"Ti posso spiegare."
"Ti ascolto, Harry." Mi sedetti sul divano e lui si mise accanto a me. "Parla."
"Prima di trasferirmi qui, ho avuto una fidanzata." Ora è tutto più chiaro.
È stato ferito, da lei. È per quello che non riesce ad aprirsi con le persone. Sicuramente gli ha spezzato il cuore. Sospirò, per poi riprendere a parlare.
"L'ho ho amata, tanto. Siamo stati insieme per due anni." Sorrise malinconicamente. "Lei era così bella e gentile, era il mio tutto. Ma poi, un giorno ha deciso di rompere con me."
"Perchè?" Mi accigliai.
"Lei ha detto che odiava quando balbettavo." La sua voce si sta incrinando, trattiene a stento le lacrime.
"Mi dispiace così tanto."
"Ma ero sicuro che non era questa la ragione. Voglio dire, come puoi odiare qualcosa in qualcuno che ami e con cui hai trascorso più di due anni." Vero, intendo, io amo ogni cosa di lui.
"Poi lei è di colpo... scomparsa." Mi accigliai. "Non la vidi più a scuola o in qualche altra parte. Non ha mai risposto alle mie chiamate o hai miei messaggi. Mi preoccupai ed andai a casa sua, lei non era lì e i suoi genitori non mi volevano far entrare."
"Ti ha per caso bloccato fuori?" Annuì. "Ma lei dov'era? Hai detto che non era da nessuna parte."
"All'ospedale." I miei occhi si spalancarono, ero scioccata.
"Cosa? Perché? Ha avuto un incident-"
"Aveva il cancro. Mi ha lasciato perché sapeva che era in procinto di morire, e sapeva che io l'amavo troppo, avrei dato la mia vita per lei." Singhiozzò.
Ora so perché ha così paura delle relazioni.
"Quando l'ho saputo, le ho detto che non l'avrei lasciata sola per nessun motivo al mondo." Alzò lo sguardo, e non potei fare a meno di notare i suoi occhi rossi.
Quando appoggiai la mia mano sulla sua guancia accarezzandola, le sue lacrime caddero come pioggia.
Riuscivo a sentire il suo dolore, è la cosa che odio di più al mondo.
Aprì i suoi occhi e prese un respiro. "Lei è morta."

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Uhm, okay, capitolo un po' pesantuccio sul finale. Scusate se non ho aggiornato ieri - come promesso - ma una serie di catastrofi naturali non me l'ha concesso.
Adesso lerò sappiamo il motivo del continuo tira e molla di Harry, cosa succederà tra i due, ora che Harry è un libro aperto per Vio e viceversa?
Commentate e votate, fatemi sapere cosa ne pensate e, ovviamente, correggetemi per eventuali errori. xx

Violet ➵ h.s. [ita]Where stories live. Discover now