Capitolo 6

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La voglia di alzarmi dal letto questa mattina era pari alla quantità di verbena presente nel corpo della domestica soggiogata da Klaus. Avevo sonno e ancora non mi ero ripresa dal faticoso viaggio, ma l'unico motivo per cui decisi di alzarmi era l'incantesimo per la futura erede al trono di New Orleans. Feci velocemente una doccia, mi vestii e sistemai i capelli, dopodiché scesi di sotto, attirata dalle grida di Klaus. 

"Tu non andrai da sola nel Bayou Hayley!" i due futuri genitori stavano litigando e forse era meglio non intromettersi "Quella è la mia gente! Non mi farebbero mai del male e lo sai anche tu." effettivamente la giovane lupa aveva ragione, nessuno avrebbe osato attaccarla soprattutto sapendo che a proteggerla c'erano i Mikaelson, potenti vampiri Originali.

"Ne sono certo, piccola lupa. Loro non oserebbero mai toccarti ma le streghe si, e sai perché? Perché vogliono nostra figlia morta, quindi è meglio non esporti troppo" in effetti anche Klaus non aveva tutti i torti, la prudenza era molto importante specialmente in questo momento. Sembrava che i due ancora non mi avessero notata quindi mi allontanai, o meglio, ci provai. "Potrebbe accompagnarmi Aria" mi bloccai sul posto, guardai Hayley che mi sorrise sornione. Oh no cara! Avevo già l'incantesimo di cui occuparmi. 

"Hayley, vorrei davvero accompagnarti nel Bayou ma devo preparare l'incantesimo di protezione per la bambina" il suo sorriso scomparve, mi sentii in colpa ma davvero non potevo "Perché non chiedi ad Elijah? Lui sarà disposto a venire con te di sicuro" detto questo mi dileguai per cercare Kol, dopotutto doveva aiutarmi se ricordavo bene. Salii le scale per andare a controllare in camera sua, che era accanto a quella di Rebekah, e bussai.

Aspettai qualche secondo ma nessuno aprì la porta, poggiai l'orecchio ad essa per sentire se ci fosse qualche rumore, ma niente, non era qui. Sbuffai e bussai alla stanza di Rebekah "Arrivo!" sentii urlare da dietro  la porta. Dopo qualche istante mi aprì e notai che era perfettamente vestita e sistemata, come sempre d'altronde. "Buongiorno Aria! Dimmi" mi accolse con un sorriso allegro che ricambiai "Mi chiedevo se sapessi dov'è Kol, doveva aiutarmi con l'incantesimo ma non lo trovo" subito alzò gli occhi al cielo e sbuffò "Sempre il solito. Molto probabilmente è andato a fare 'colazione', capisci che intendo?" mi venne spontaneo fare una smorfia, solo al pensiero di un vampiro che beveva sangue mi fece venire la pelle d'oca.

Non che ero contraria, ovviamente, però era alquanto disgustoso per noi comuni mortali che ci nutriamo di cibo e acqua. "D'accordo allora aspetterò, grazie Rebekah" le sorrisi un'ultima volta e andai in camera mia per prendere la borsa con il grimorio; una volta presi entrambi mi diressi per l'ennesima volta di sotto, in soggiorno, dove trovai seduto su uno dei divani Klaus intento a sorseggiare un bicchiere di Bourbon. "Come va?" domandai io, lo vedevo pensieroso e la cosa non mi piaceva affatto "Tutto questo non mi convince" esortò alzandosi in piedi e venendo di fronte a me.

"Perché?" ora ero curiosa "Sanno che aspetto una figlia eppure ancora nessuno ha fatto un passo per attaccarmi" le solite paranoie di Klaus, anziché essere sollevato della cosa ne fece un dramma "I vampiri sono dalla tua parte, i licantropi sono fedeli ad Hayley e le streghe... Beh loro sono complicate, lo sai" nel mentre riempii anche io un bicchiere dello stesso alcol dell'Ibrido. "Sono proprio loro a preoccuparmi" disse riferendosi alle streghe "Sono certo che stanno architettando qualcosa e devo scoprire subito di cosa si tratta" alzai gli occhi al cielo per poi andare da lui così da trovarci faccia a faccia "Forse hai ragione o forse no, e se fosse come pensi sappi che non ne usciranno vincitori, non lo permetteremo" gli porsi un sorriso maligno che lui ricambiò facendo scontrare i nostri bicchieri "Oh ne sono certo." disse un attimo prima di bere. 

"Vi sono mancato gente?" Kol fece il suo ingresso teatrale e subito notai la sua maglia bianca sporca di sangue "Finalmente sei arrivato, ti stavo aspettando" posò il suo sguardo su di me "Oh si! L'incantesimo quasi dimenticavo. Andiamo" si incamminò ma quando vide che non lo stavo seguendo si girò e mi guardò interrogativo "Prima cambia maglietta e poi andiamo, non ho intenzione di camminare per la città con te in queste condizioni" mi sorrise malizioso e si avvicinò di poco "Come vuoi tu tesoro" si voltò e salì in camera sua. Sarebbe stata una giornata molto lunga.

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Il mio cuore è tuo adesso -Kol Mikaelson-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora