Capitolo 10

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"Ti stacco la testa se non fai silenzio, non vedi che dorme Niklaus?" sento sussurrare da una voce, non riconosco molto bene di chi si tratti ma credo sia Kol "Attento a come parli fratello" questo sembra essere Klaus "Comunque sia, Niklaus, noi dobbiamo andare, quindi perché non lasciamo che dormi tranquilla?" ormai sono sveglia anche se tengo ancora gli occhi chiusi per sentire cosa dicono "D'accordo, andiamo Elijah" sento dei passi allontanarsi, segno che Klaus ed Elijah sono andati via "Puoi aprire gli occhi adesso, tesoro" la voce candida di Kol mi arriva alle orecchie mentre si siede sul divano dove sono stesa, portandosi sulle sue gambe le mie per spazio "Finalmente sono andati via, non ne potevo più di sentirli discutere" dico io mentre apro gli occhi e lo osservo "Già, hai ragione".

"Dove sono andati?" domando curiosa mentre mi metto a sedere "Non lo so, forse a combattere il male" si volta verso di me e noto che i nostri volti sono terribilmente vicini, le mie gambe ancora sopra le sue e i nostri respiri che si incontrano; arrossisco leggermente e mi allontano poggiando i piedi per terra, anche lui sembra scosso dato che improvvisamente si è ammutolito. "Vado a sistemarmi" gli dico per poi salire di sopra in camera mia, che situazione imbarazzante, ho bisogno di una doccia fredda. Dopo essermi lavata indosso dei semplici jeans neri accompagnati da un maglioncino del medesimo colore e degli stivaletti col tacco. Mi trucco solo con correttore e mascara e sistemo i capelli per poi scendere di sotto.

La scena che mi ritrovo davanti mi stupisce notevolmente, Elijah che tiene Klaus al muro per il collo e intanto Kol se la ride in disparte "Che succede?" li interrompo io, tutti si voltano verso di me ed l'Originale elegante lascia la presa sul fratello "Il nostro caro fratello, Klaus, ha lasciato le bare dei nostri genitori senza protezione e qualcuno le ha rubate" mi spiega Kol "Sono sigillate con la magia, chiunque le abbia prese non riuscirà ad aprirle" questo si che è un problema "Dobbiamo trovarle subito, se riuscissero ad aprirle risveglierebbero Esther e Mikael e sarebbe una grande minaccia per la bambina" Elijah ha ragione dobbiamo trovare queste bare e alla svelta. "Sentite, vado al cimitero per un incantesimo di localizzazione se dovesse succedere qualcosa chiamatemi" afferro il mio lungo cappotto beige e la borsa con dentro il grimorio.

Prima di andare via mi volto verso Klaus "Mi servono degli oggetti che siano appartenuti a loro" lui va in un'altra stanza per poi tornare subito dopo con un ciondolo e un paletto "Questo l'ha fatto Esther" dice indicando il ciondolo "E questo era di Mikael" dice indicando poi il paletto, lo ringrazio e afferro entrambi gli oggetti ma prima che io possa uscire la voce di Kol mi ferma "Ti raggiungo tra un po'" gli sorrido e annuisco.                                                                                                            Arrivata al cimitero mi dirigo verso la cripta che di solito le streghe locali usano per praticare magie, subito noto un tavolo in legno e vi adagio sopra la cartina di New Orleans con intorno delle candele; sono venuta qui a praticare l'incantesimo perché questo luogo si trova esattamente al centro della città e questo agevolerà la localizzazione. 

Grazie al ciondolo e al paletto riesco a effettuare l'incantesimo ma con pessimi risultati, le bare sono state occultate, questo non dovrebbe sorprendermi ma speravo di risolvere questa situazione al più presto. Sto per riprovare l'incantesimo per sicurezza ma sento un tovagliolo premere sul mio naso e la mia bocca, dalla forza deduco che sia un uomo, velocemente perdo i sensi e poi da lì il buio più totale. 

Mi risveglio con un leggero mal di testa e legata ad una sedia con delle corde, oltre a queste delle catene anti-magia circondano i miei polsi; mi guardo intorno e noto che mi trovo in una vecchia stanza, forse un seminterrato ma non ne sono sicura, davanti a me ci sono due bare. Fantastico! Colui che mi ha rapito è la stessa persona che ha rubato le bare. Spero solo che Kol si sbrighi ad arrivare al cimitero e insieme ai suoi fratelli mi vengano a cercare. "Ben sveglia dolcezza!" esclama una voce alla mia destra, mi volto e noto che è entrato un ragazzo con i capelli corvini e gli occhi azzurri, "Chi sei e cosa vuoi da me?" domando subito "Io sono Damon e voglio vendetta, ma non da te bensì da Klaus" meraviglioso! Questo tizio rapisce me per vendicarsi di Klaus "E cosa c'entro io?" alla mia domanda prende una sedia e la posiziona davanti a me per poi sedersi.

"Vedi Aria...Klaus tempo fa ha soggiogato mio fratello affinché spegnesse la sua umanità per seguirlo, ovviamente mio fratello, Stefan, non ha potuto fare a meno di sottostare a lui, ma non è finita qui..." fa una breve pausa "Lo ha costretto a diventare uno squartatore e a massacrare decine di persone" non sono sorpresa dato che Klaus ha fatto di peggio "Se è accaduto tempo fa allora perché vi state vendicando solo ora?" domando mentre muovo i polsi cercando di liberarmi ma fallendo miseramente "Ci vendichiamo solo ora perché abbiamo ricevuto la nostra occasione, finora Klaus è stato impossibile da raggiungere perché è evidentemente più forte di qualsiasi vampiro e lupo mannaro, ma con il tuo arrivo tutto è diventato più semplice per me e Stefan" mi sorride beffardo mentre io lo guardo male "Quindi tu speri che rapendo me lui soffra?" lo osservo mentre lui alza un sopracciglio "Esattamente" povero illuso che non è altro "Ascolta se vuoi far soffrire Klaus questo non è il metodo giusto, rapendo me l'unico che potrebbe soffrire è Elijah" 

Cerco di raggirarlo ma con scarsi risultati "Ho anche le bare dolcezza" dice alzandosi e andando verso le bare "Klaus odia i suoi genitori e credo che prendendo queste bare gli abbiate fatto un favore" so bene che non è così e che lui teme per sua figlia ma meglio cercare di convincere Damon che arrendermi. "Li odia è vero, ma sa che se ritornassero in vita sarebbe la fine per lui e la sua famiglia" dice avvicinandosi al mio viso "Continua a sperare, Damon. Appena sarò libera, ti perseguiterò, ti ucciderò davanti agli occhi di tuo fratello, brucerò il tuo corpo e poi lo getterò nell'Oceano Pacifico" gli sorrido sadica avvicinando ancora di più i nostri volti "Potrei quasi spaventarmi, se solo non fosse per il fatto che sei tu quella legata ad una sedia" almeno ci ho provato, spero solo che i tre fratelli arrivino presto in mio soccorso.

Il mio cuore è tuo adesso -Kol Mikaelson-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora