Capitolo 15

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"Somnum" dopo aver pronunciato quella singola parola tutti i lupi sprofondarono in un sonno profondo; mi trovavo sulla scalinata accanto ai Mikaelson e avevamo dato inizio alla strategia precedentemente studiata, avevo dato a tutti i fratelli, compresi Hayley e Marcel, una pozione per far sì che l'incantesimo non avesse effetto su di loro "Io ed Elijah ci occupiamo del sangue" disse Klaus mentre afferrava un calice dal tavolino ai piedi delle scale e l'Originale elegante si apprestò a seguirlo, ero ancora arrabbiata con lui per la discussione di prima ma mi sarebbe passata ne ero certa "Mi servono delle candele e una ciotola" Hayley annuisce facendomi capire che ci avrebbe pensato lei "Voi due assicuratevi che nessuno entri" dico rivolta a Marcel e Rebekah che prontamente si avviarono fuori "Tu resta qui" dico rivolta a Kol; lui mi sorride malizioso e di rimando alzo gli occhi al cielo, recupero il pugnale preso al cimitero e lo poggio sul tavolino vuoto dove avrei spezzato l'incantesimo che teneva legati i lupi alle streghe "Dammela" affermo guardando l'Originale che mi riserva un'occhiata interrogativa "Cosa?" domanda "La daga" sentivo la magia che quella daga d'argento emanava, sarebbe stato da sciocchi sperare di riuscire a tenermela nascosta nella giacca.

Me la porge ma prima che possa afferrarla la tira di nuovo a se e mi guarda negli occhi "Questa è la mia, quindi assicurati di darla a me quando avrai finito, non vorrei rischiare che Niklaus mi pugnalasse" un po' lo capivo, non dev'essere bello vivere con la costante paura di essere pugnalati e rinchiusi in un bara, dal proprio fratello oltre tutto "Ma certo" lo rassicuro e poco dopo Hayley fa il suo ingresso con in mano la ciotolina e le candele da me richieste prima "Ho trovato solo queste spero vadano bene" mi dice "Si tranquilla" le sorrido per poi mettere la ciotola al centro del tavolo e il pugnale dentro di essa, Kol inizia a sistemare le candele sul tavolino "Incendia"  queste ultime  subito si accendono al suono di quella parola e dopo qualche istante ecco Klaus ed Elijah con due calici pieni di sangue "Ecco a te... Il sangue di ogni lupo con il marchio" mi sorride furbo l'Ibrido, prendo entrambi i bicchieri e verso il loro contenuto sul pugnale, dopodiché con la daga di Kol faccio un taglio sul mio palmo e verso qualche goccia del mio sangue nella ciotola mischiandolo a quello che già c'era, infine inizio a pronunciare la formula per spezzare l'incantesimo: 

"Hoec inter lupos iactent, conticescent sint lupi relictos strigae inanes"   

Dopo aver pronunciato la formula per tre volte il pugnale prende a bruciare e come di conseguenza tutti i licantropi si risvegliarono confusi e storditi, Klaus spiegò loro come erano andate le cose e irritati come non mai contro le streghe andarono via. Delle domestiche soggiogate iniziarono a sistemare tutto il disordine e ognuno si ritirò nelle proprie stanze, io rimasi lì per recuperare il pugnale ma Hayley mi raggiunse "Ti ringrazio Aria, se non ci avessi aiutati probabilmente i Mikaelson li avrebbero uccisi tutti" dice riferendosi ai lupi "Non devi ringraziarmi, ho sempre aiutato questa famiglia e continuerò a farlo finché me lo permetteranno" le dico con un sorriso sincero che lei ricambia per poi dirigersi verso la sua camera, dopo qualche secondo la imito incamminandomi verso il piano superiore. Appena apro la porta e un sussulto esce dalle mie labbra "Kol! mi hai spaventata" gli dico mentre poso il pugnale in una scatolina "Non dimentichi qualcosa?" mi chiede, ci penso su un attimo e poi rispondo "No, non mi pare" bugia, in realtà so che si riferisce alla daga ma non voglio che se ne vado subito "Ti do qualche indizio..." fa una pausa mentre si avvicina "L'hai utilizzata poco fa, è d'argento e molto appuntita" fingo di pensarci ancora "Niente, non mi viene in mente nulla" gli sorrido furba e lui alza un sopracciglio "Ma davvero?" 

Ridiamo insieme e dopo aver smesso mi avvicino al comò situato accanto alla porta e prendo il fazzoletto di velluto rosso dove ho avvolto la daga, mi sono assicurata di tenerla nella mia camera perché avevo promesso a Kol che l'avrei tenuta lontana da Klaus, lui la prende e la infila nella giacca "Sempre gentile" dice come se volesse ringraziarmi, al che gli sorrido e prima che possa varcare la soglia della porta lo fermo "Kol aspetta..." lui si volta e mi osserva "Non è che potresti..." faccio una pausa indicando la zip del vestito che si trova dietro la schiena e che faccio fatica a sbottonare da sola, si avvicina lentamente e arrivato alle mie spalle poggia una mano sul mio braccio e l'altra sulla zip, a quel contatto una miriade di brividi invadono la mia schiena e anche lui sembra esserne accorto dato il sorriso soddisfatto che ha sul volto, con molta lentezza e delicatezza fa scendere la zip e una volta arrivato alla fine si china e posa un bacio leggero sulla mia spalla nuda, chiudo gli occhi e mi beo di quella sensazione ma quando li riapro lui non c'è più, sospiro e vado a chiudere la porta tenendo il corpetto del vestito con una mano per non farlo cadere. 

Kol Mikaelson tu resterai sempre un enorme mistero per me, ma non mi arrenderò facilmente. In tutta la mia vita lui è l'unico a farmi provare certe sensazioni e di relazioni ne ho avute molte, sia con umani che non, ma mai nessuno mi aveva così particolarmente intrigata, ed è con questi pensieri che mi metto a letto, anche se so che non riuscirò a dormire facilmente. Fisso la parete davanti a me e un pensiero molto più importante mi balena in testa, la daga che ho rubato nella soffitta della chiesa, devo dirlo a Kol prima che sia troppo tardi e spero che non si arrabbi e capisca le mie intenzioni del tutto positive, non voglio di certo dirlo a Klaus e non voglio che ne venga a conoscenza altrimenti sono certa che lo pugnalerebbe. Ho deciso, domani parlerò con Kol e gli dirò la verità. Mi stendo e provo a dormire ma con scarsi risultati, ho questo peso sul petto che non mi fa chiudere occhio, forse è meglio se vado subito a parlargli, ma se stesse dormendo? Controllerò prima e se dorme torno in camera mia. Scendo dal letto e trascino i miei piedi coperti dai calzini neri fino alla stanza di Kol, prendo un bel respiro per poi aprire leggermente la porta.

Per fortuna o per sfortuna dipende dai punti di vista, sta dormendo e ha la schiena rivolta verso di me, faccio per richiudere la porta ma la sua voce mi ferma "Ti mancavo tesoro?" e io che pensavo stesse dormendo "In realtà non riuscivo a dormire" dico io mentre entro nella sua camera, mi fa segno di sedermi sul letto e così faccio "Qualcosa non va?" mi domanda, incrocio le gambe e fisso la porta mentre lui si mette a sedere e osserva il mio profilo "Devo dirti una cosa..." gli dico mentre mi volto verso di lui. Ti prego fa che non si arrabbi... 

Il mio cuore è tuo adesso -Kol Mikaelson-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora