C12-parco dei ciliegi

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Quel patto, quello che ora rimbombava nella tua testa. Ora lei avrebbe preso il tuo corpo quando voleva e solo per sukuna.
La cosa bella era che in quel momento preferivi dimenticare tutto, quanto lo desideravi, quanto avresti desiderato dimenticare.

Quando la bellissima festa fini, ti diressi ai campi di ciliegio come ti aveva chiesto gojo.
Camminavi guardando la luna ormai alta nel cielo che illuminava la via, la strada che  a quell'ora della notte, era deserta.
Deserta, letteralmente.
Nonostante fosse sabato, all'una e mezza di notte le strade erano vuote, nessun anima vagava libera per strada.
Davanti a te, il parco di ciliegi con le luci ancora accese. Entrasti in quel parco, i ciliegi stavano perdendo i loro fiori, le panchine erano tutte vuote, eccetto una, quella dove era seduto il tuo sensei. Aveva ancora gli abiti della festa, nonché la divisa della scuola, e ti guardava sorridendo.

Ti incamminasti verso di lui a passo svelto, anche più del solito. I tuoi sentimenti erano rimasti gli stessi, nonostante fossero passati mesi e mesi.
I sentimenti a volte non cambiano nemmeno quando il tempo passa, passa come il vento

Ti sedetti accanto a lui.
-Ciao, dimmi-
dissi tu, estremamente curiosa di quello che desiderava dirti
-Partirò per una settimana, staró via, e questo lo sai bene-
-si...-
-Ecco,mi hanno chiesto di portare un alunno del primo anno e un alunno del secondo-
-Mh...ok-
-Io avevo chiesto a megumi di venire, ma ha rifiutato. Ha detto che dopo il fatto di itadori, non lo avrebbe lasciato così, è davvero un tipo sentimentale. -
-Si, davvero...-
-Quindi poiché tu sei la seconda migliore del primo anno...ti va di venire con me?-
-sarebbe un...un onore per me, sensei!-
-bene, allora...mi sembra giusto dirti che verrà assieme a noi, il ragazzo del secondo anno, inumaki, quello che...-
-...parla solo con cose come 'shake' 'tsuna' 'okaka'? -
-esattamente lui.-
-beh a me quel ragazzo piace molto, sembra che sia davvero una brava persona...-
-Ah,ti piace?-
-Ah-ah no no, non in quel senso! nel senso che è una brava persona e potrei davvero avere un amico più grande, per una volta...-
-Non avevi i tuoi amici, prima?-
-Si, ma non mi va più di parlarne. Non...non credo riuscirei a guardarli in faccia, nemmeno adesso quindi...non mi va nemmeno di parlarne-
-va bene. Ecco, l'altra cosa che volevo dirti...-
-Mh?-
-Ecco, non so se ti ricordi...un po di tempo fa...ok lo dico, è solo imbarazzante.- fece un sospiro -hai detto ad alta voce qualcosa e io per caso ero li, e ho sentito-
-Mi dispiace non...non mi ricordo-
-hai detto che ti piacevo. Ecco, l'ho detto, è imbarazzante-
-E-ehm i-io...io non...-
-magari non te lo ricordi, ma io ho fatto finta di non aver sentito fino ad ora e mi fa male continuare a mentire a te. Quindi, te l'ho detto-
-A-ahm io devo anda--
-Aspetta, fammi finire, ti prego-
-Gojo, se devo ricevere un rifiuto, lasciami il polso e lasciami andare!-
-...-
-GOJO LASCIAMI ANDARE!-
-...-
-LASCIAMI ANDARE!!-
-n-non posso farlo, a una mia studentessa...-
-cosa non puoi fare?-
-Non posso mentire a una delle mie studenti. Io l'ho fatto con te, mi dispiace tanto, davvero tanto.-
-Mi dispiace anche a me, ma non fa niente...ti ho perdonato se vuoi questo, ma come ti ho detto, lasciami il polso se vuoi dirmi che non ricambi i miei sentimenti. -
-...-
-Gojo sii forte e lasciami il polso. Si vede dal tuo sguardo che hai paura di ferirmi. Lasciami andare. Me ne farò una ragione e soffrirò, magari solo un po'...-

una stretta allo stomaco ti avvolse e lo strizzo, il cuore aveva preso a martellarti in petto, tanto che temevi che si fermasse all'improvviso.
Gojo non era l'unico ad avere paura.

-no, io... io non... io non...-
-mh?-
-io non ho paura, io...-

non lo avevi mai visto così debole, così rotto.
stava combattendo e non sapevi con cosa, ma di una cosa eri certa, i tuoi sentimenti non erano ricambiati.

-Io non...-
-Gojo...non ti giudicheró, anche se vuoi dirmi che sei gay...-
-Non sono gay!! Non ho mai avuto una relazione, ecco tutto...-
-Ah-
-Ecco appunto, che figura di me--
-ehi, è normale...c'è gente che muore vergine, non so se mi hai capita...-
-Si...-
-Non ti disperare per una cosa del genere insomma, è abbastanza normale. Hai 28 anni, sei ancora giovane e hai una vita davanti-

in quei giorni, gojo non aveva mai smesso di pensare a quel giorno, quella confessione sfacciata che gli avevi dato senza saperlo, il suo volto era pieno di paura ma una luce di speranza si accese, e...

-Sai, sei davvero, davvero una forte-

si accasció di nuovo sulla panchina mettendosi una mano in fronte.

-io? forte?-
-Si...si...sei intrigante, buona e intelligente...e poi sei davvero un bella donna-
-go-jo, eheh, non...mi fai arrossire...-
-Scusami scusami, stavo pensando ad alta voce.-
-Ora ti va di andare a casa? o meglio, a scuola?-
-Si mi va, ma prima...-

Aveva ancora la sua mano ancorata al tuo polso come una morsa, ma te ne eri dimenticata. Provasti a scappare per l'imbarazzo che si era creato moltr volte prima di quel momento, prima che lui facesse quel che ha fatto.

Ti strattonó il braccio con non troppa delicatezza, ti abbracció i fianchi, la mano che prima era sul tuo polso si poggió come una foglia sulla tua guancia.

-mi dispiace per averti strattonata...volevo...volevo rendere questo momento come nei film...-

e si sa che nei film, dopo aver raggiunto questo punto, i protagonisti vengono interroti da qualcuno, o si baciano in modo passionale e molto sdolcinato.

-Io odio i film romantici gojo-
-vediamo se questo ti fa cambiare idea-

Si avvicinò a te e le vostre labbra si toccarono, facendo una leggera pressione tra loro, un momento e i tuoi pensieri divennero cenere, come il mondo attorno a voi.
Uniti, ancora di più, dopo, vi staccaste per guardavi e poi, vi uniste di nuovo, solo che stavolta vi uniste davvero.
Le lingue si cercavano e quando si trovarono, lottavano, le vostre anime stavano letteralmente urlando e i cuori battevano all'unisono.

Gojo non aveva mai smesso di pensare a quella confessione, e questo lo aveva portato a vederti come una principessa, come una donna irraggiungibile perché in realtà lui ti amava già da prima. Dal primo momento che i tuoi occhi avevavo visto i suoi.
Le labbra si staccarono e le lingue si sciolsero.

-permettimi di dirlo-
-certo-
-Ti amo, y/n-
ti accoccolasti a lui, poggiando l'orecchio sul suo cuore,che batteva forte contro la sua gabbia toracica.
-anche io gojo...-

𝐥'𝐢𝐧𝐟𝐢𝐧𝐢𝐭𝐨 𝐜𝐡𝐞 𝐜𝐢 𝐮𝐧𝐢𝐬𝐜𝐞-𝐆𝐨𝐣𝐨𝐱𝐫𝐞𝐚𝐝𝐞𝐫Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora