capitolo 11

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T/n era stesa sul pavimento e non osava muoversi
Draco le diede un calcio sullo stomaco, lei gemette di dolore e cercò di coprirsi
-evidentemente devo ricordarti chi comanda, giusto?!- esordì il ragazzo che non riusciva nemmeno a ragionare dalle rabbia
Le diede un altro calcio che le fece più paura che male
-t-ti prego...basta- supplicò spaventata, ma lui non la ascoltò
-non riesci a controllarti, eh? Non ti preoccupare, adesso te lo insegno io.-
Le puntò contro la bacchetta, lei iniziò a piangere più forte
-diffindo- pronunciò agitando la bacchetta, e l'incantesimo provocò alla ragazza un taglio sul fianco
-da adesso in poi ti conviene stare al tuo posto, perché credimi, se mi manchi di rispetto anche solo per sbaglio ti faccio raggiungere i tuoi genitori.- minacciò -Crucio!-
La maledizione la colpì facendola cadere, urlare e contorcersi dal dolore
Lei lo supplicò con lo sguardo di non farle più niente, ma lui ripeté la formula della maledizione cruciatus e la colpì ancora facendole provare il male atroce di prima
Poi la prese in braccio e la mise sul etto
-vuoi rimanere a Hogwarts? Va bene. Fallo, resta. Rischia pure la tua vita per una cazzo di scuola, non me ne frega più niente.- le disse ancora arrabbiato poco prima di uscire dal dormitorio chiudendola dentro

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Una volta uscito dal dormitorio andò dai suoi per avvertirli che t/n non sarebbe tornata a casa
Stupida sanguemarcio.
Perché non poteva semplicemente fare quello che le veniva detto di fare?! Draco la odiava.
-come sta?- chiese Narcissa preoccupata vedendo il figlio innervosito
-è pronta per tornare a casa?- chiese Lucius
-non vuole tornare- rispose Draco con noncuranza
-non mi interessa quello che vuole o non vuole, lei torna a casa.- disse Lucius che stava iniziando ad innervosirsi, non che prima fosse calmo...
-non è nelle condizioni di viaggiare.- concluse Malfoy Junior
-D-Draco, che le hai fatto?- Narcissa si preoccupò ancora di più, lei ormai la considerava parte della famiglia e aveva spesso cercato di convincere anche il marito e il figlio ma non c'era stato verso
-le ho solo fatto capire chi comanda- le spiegò Draco senza mostrare emozioni
-bene, non farla scappare di nuovo, ok?- lo ammonì Lucius facendolo sentire un idiota. Come aveva potuto lasciarla scappare?!
-si...- rispose

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Draco entrò in dormitorio spaventando t/n che sussultò e cercò di evitare il contatto visivo
Ma lui non la degnava nemmeno di uno sguardo, era ancora incazzato e se avesse interagito con lei sarebbe finito per farle ancora più male di prima
E si che si era vendicato...
Si mise a letto e t/n notò che non l'aveva tirata a sé come faceva di solito... cercò di cacciare dalla mente il pensiero del biondo che la teneva tra le sue braccia
Il biondino restò sul letto per qualche minuto, ma poi si alzò innervosito
-resta qui.- le ordinò, poi uscì e chiuse dentro t/n in modo da non farla scappare
"Gli passerà?" si chiese t/n
Odiava essere trattata con freddezza nonostante ci avesse fatto l'abitudine
Si addormentò tra mille pensieri e angoscie, in un sonno disturbato da incubi

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-svegliati- le ordinò freddamente Draco, lei si sveglio e lo guardò tristemente per qualche secondo
Poi andò a prepararsi, si mise dei semplici jeans e una maglietta un po' corta che lasciava scoperto l'ombelico, tanto era domenica e non sarebbe dovuta andare a lezione
-hai la mania di vestirti come una puttana, eh sanguesporco?- la schernì con cattiveria guardandola con disgusto
T/n lo guardò negli occhi per qualche secondo con rabbia e tristezza , ma abbassò lo sguardo quando sentì una lacrima percorrerle il viso
-è inutile che piangi, andiamo.-
Andarono in sala grande, e Pansy Parkinson non tardò ad arrivare
-Dracuccioo- salutò andando a sedersi sulle gambe del biondo
-ciao Pansy- ricambiò lui
I due si baciarono proprio davanti a t/n, la quale li guardò per qualche secondo prima di abbassare lo sguardo

||Spazio autrice||
Draco a dir poco stronzo mood: on

She Isn't An Angel || Draco Malfoy Where stories live. Discover now