E un'altra settimana ancora era passata. Io e Yoongi avevamo ufficialmente chiuso i rapporti. Io volevo dimenticarlo, ma il pensiero di quella sera passata a far l'amore con la mente lontana dai problemi, era irremovibile. Ma nel frattempo, io e Jungkook avevamo stretto i rapporti; le nostre giornate erano sempre le stesse e comprendevano: sesso mattutino, colazione in famiglia, pranzo al chiosco a pochi passi dalla bighit, sesso al suo ritorno, cena in famiglia, sesso notturno.
Non potevo fare a meno del suo corpo nè delle sue fantastiche labbra.
Ma quella mattina fu tutto diverso; il compleanno di Jungkook era passato da un mese, eravamo in pieno ottobre e non avevo avuto modo di fargli gli auguri dal momento che eravamo in piena crisi, perciò decisi di organizzargli una sorpresa di compleanno,anche se in ritardo.
Mi girai dalla parte di Kook che era impegnato a spegnere la sveglia del suo telefono.
-Buongiorno baby-
Mormorò baciandomi le labbra.
Ricambiai sorridendo.
-Giorno Kookie-
Sussurrai.
Lo vidi sorridere, poi si alzò su due braccia e si
spostò sopra di me.
Mi baciò la mandibola e tolse il piumone bianco dai nostri copri nudi dalla scorsa nottata focosa; si distese su di me baciando i miei seni; tornò sulle mie labbra e smagliò un adorabile sorriso.
Prese le mie mani legandole sopra la mia calotta cranica, si mosse lentamente sulla mia intimità e afferrò con la mano libera la sua erezione già eretta, cercando di infilarla nella mia intimità bagnata.
Ma decisi di non cambiare i miei piani per quel giorno, di fatti sbuffai e mi allontanai da lui che mi fissò perplesso.
-Cosa succede?-
Chiese prendendomi per le gambe.
-Uhm...Non mi va sta mattina...-
Mi lamentai.
Vidi il suo desiderio carnale spezzarsi nei suoi occhi.
-Oh...avanti...Ti faccio eccitare subito-
Sussurrò baciando i miei capezzoli.
Ansimai ma mi ribellai subito.
-Junggok non voglio.-
-E dai-
Insiste stringendomi a lui.
-Fammi fare un piccolo giro in quella bella vagina-
Sussurrò.
Con durezza prese ad accarezzare il mio clitoride in fiamme.
-Jungkook, lasciami-
Mormorai ribellandomi.
-Cazzo sei una fottuta lamentona!-
Urlò alzandosi.
-Se non mi va non puoi forzarmi!-
Dissi.
-L'hai data al mio migliore amico e non vuoi darla a me?-
Roteai gli occhi.
-Possiamo evitare l'argomento?-
Chiesi.
-Tieni più chiuse le gambe la prossima volta!-
Gridò.
-E tu evita di scopare altre donne!-
Lui sospirò prendendo dei nuovi vestiti dalla cabina armadio.
-Non posso sempre farmi scopare anche senza il mio consenso.-
Brontolai nascondendomi sotto le coperte.
-Mh-
Mugolò lui.
Sentii il materasso abbassarsi e il suo corpo si attaccò al mio.
-Sì, hai ragione...Scusami...Ero preso dall'eccitazione e ho detto cose che non volevo far uscire.-
-Lasciami in pace-
Mormorai infastidita.
-Ah-
Sospirò.
-Ora ti sei offesa?-
Domandò.
-Non fai altro che scoparmi...ne sono stufa!-
Rivelai.
-D'accordo, mi regolerò. Mi preparo, devo andare-
Disse.
-Ma...Non è troppo presto?-
Domandai togliendomi le coperte da sopra la testa.
-Andrò prima sta volta...Devo fare delle compere.-
Spiegò vestendosi.
Poi mi sorse un dubbio.
-Non stai andando da qualche altra donna, vero?-
Chiesi con sguardo tenero.
Lui ridacchiò e prese il mio mento tra due dita.
-No baby...Vado a fare un po' d'acquisti che ti piaceranno.-
Subito spalancai gli occhi.
-Non saranno mica quei soliti intimi sexy che mi compri? Oppure dei giochi sessuali?-
Scosse la testa sorridendo.
-No...Volevo comprare dei nuovi soprammobili e una cornice per la tua foto...Ma ora che mi ci hai fatto pensare...-
Scossi la testa.
-Non puoi lo stesso. Dovrai portare Aidan con te e sta sera dovrai lasciarlo dai ragazzi. Ho già domandato loro.-
-Perché?-
Chiese allacciando la sua cinta.
-Uh...non te l'ho detto?-
Domandai.
Jungkook scosse la testa confuso.
-Alle 11:00 di sta mattina ho il treno per Busan. Mi hanno invitata per una sfilata di Dior a cui dovrò assistere. Perciò sta sera non sarò a casa.-
Spiegai.
-Davvero? Quindi niente sesso sta sera?-
Scossi la testa togliendomi le coperte dal corpo. Rimasi nuda come mamma mi ha fatta e indossai la mia vestaglia rosa pastello.
-Cazzo...-
Sussurrò.
Ridacchiai baciando le sue labbra perfette.
-Posso sempre tenere io il piccolo; lo porterò a lavoro con me e poi ceneremo al ristorante vicino la Bighit, poi torneremo a casa e dormiremo nel lettone.-
Propose allacciando le sue braccia attorno la mia vita stretta.
-No. Non puoi. I ragazzi vogliono tenerlo con loro e Jin mi ha dato la sua parola.-
-Perciò starò da solo? Dunque starò anch'io al dormitorio. Non mi sento di lasciare Aidan da solo.-
Questo era un colpo basso per me; i miei piani stavano per andare a pezzi quando ebbi un'idea.
-Va benissimo-
Baciai il suo collo profumato e accarezzai i suoi capelli neri pece.
-Va a svegliare il piccolo...Io devo prepararmi per il viaggio.-
Mormorai.
Junggok annuì uscendo dalla stanza.
Dopo aver preparato Aidan e averlo sfamato con le sue brioches alla frutta, lo consegnai a Kook che se ne andò lasciandomi con un misero bacio sulle labbra.
Quella mattina sarei dovuta passare dal negozio di intimo per comprare un nuovo babydoll che avrei utilizzato la sera stessa, ecco perché non volevo che lui ci andasse. Poi dovevo fare un salto in un sexy shop; necessitavo di un paglio di manette, oli profumati e un piccolo frustino.
Avrei organizzato una serata a luci rosse, senza il piccolo in casa; avevo mentito sul mio viaggio e anche se Jungkook non sarebbe ritornato a casa la sera, mi sarei inventata qualcosa per farlo ritornare. Feci una doccia rilassante e mi godetti il silenzio in casa, in assenza del piccolo ero molto più tranquilla.
Asciugai la chioma e mi preparai per uscire di casa, solo dopo aver bevuto un ottimo espresso Italiano. Partii in auto, coprendomi dalla testa ai piedi, non volendo essere nè riconosciuta, nè paparazzata.
Nel tragitto chiamai la signora Jeon, giusto per sapere come andava. Le chiesi se sapeva quale dolce preferiva Junggok, mi sarebbe servita quest'informazione;
-Ci sono dei cioccolatini che ama da quando era bambino. Fino a qualche anno fa li vendevano, ricordo di averne presi un paglio per Aidan. Sono i dolci di una cioccolateria di Seoul, una delle più buone. Il luogo si chiama 'A suon di cioccolata'. Sono dei dolci al cioccolato ripieni di crema pasticcera; lui ne va matto-
Annuii.
-Grazie per la sua disponibilità; Un grande bacio. Arrivederci signora Jeon-
-Un abbraccio carissima, spero di rivederti presto.-
Attaccai e svoltai verso la pasticceria che il navigatore segnava.
Arrivai avanti al luogo e recuperai un' intera scatola di cioccolatini.
Tornai in macchina e mi diressi verso il negozio di lingerie. Appena entrai vidi dei modelli nuovi, e subito mi innamorai di un completo di colore acceso. Era un lingerie composta da slip e reggiseno semitrasparenti gialli, con una fascia leggera in vita. La presi tra le mani e la scrutai per bene. Era favolosa. Un paglio di calze auto reggenti bianche, sarebbero state la ciliegina sulla torta, ma Jungkook le odia, diceva che 'amava stringere le mie gambe senza nessun indumento sopra'.
Così mi limitai ad andare alla cassa per poi pagare e raggiungere la prossima tappa.
Nel sexy shop, c'era davvero di tutto: code e orecchiette sensuali, corde di pelle e bende da usare sia sugli occhi che sulla bocca, pinze per capezzoli, dildi, vibratori e molto altro. Presi ciò che mi serviva, e necessitai anche di una benda nera in seta.
Durante il tragitto per tornare a casa, mi fermare per prendere un frullato al mango in un chiosco vicino ad un negozio di fiori, poi ebbi un illuminazione; presi la borsa e pagai, mi diressi al fioraio dove recuperai un mazzo intero di rose bianche e rosse.
Arrivata a casa, misi i fiori in un vaso per evitare il rischio di farli appassire e sistemai le buste in salotto. Dopo tutti quei giri, era diventata l'ora di pranzo. Mi concedetti un piccolo pranzo più calorico del solito, dopo tanto tempo.
Cucinai della frittura di pesce fritta, due piccole bistecche e un immancabile piatto di pasta.
Mi sedetti e accesi il notiziario gustandomi il pranzo. Mi sentivo più piena del solito, mi sentivo bene e rilassata.
Passai il pomeriggio a lavorare a qualche altro capo d'abbigliamento nuovo, poi arrivò la sera come un fulmine e decisi di mangiare un'insalata leggera con due mozzarelle.
Lavai i miei denti, e pulii ciò che avevo sporcato per la preparazione del mio pasto.
Iniziai a preparare il tutto, quando finii di sistemare la cucina.
Cominciai dalla porta d'entrata e sparsi i petali di rosa che avevo staccato dalle rose stesse, fino alla porta della camera padronale. Sciolsi i capelli e li lasciai mossi lungo il busto. Indossai la lingerie ed accesi alcune delle candele profumate comprate durante un viaggio a Busan e le posizionai lungo le scale. La fiaccola delle candele, illuminava potentemente tutta l'entrata, rendendo l'aria più eccitante.
Lasciai la porta delle camera aperta per far si di dare una visuale migliore alla porta d'entrata, quando Kookie sarebbe entrato da lì. Presi il telefono e schiacciai sul suo contatto. Rispose dopo qualche squillo con voce assonata.
-Hey-
Mugolò.
-Juggok mi serve un grande favore-
Dissi, e finsi un tono disperato.
-Uh?Cosa succede?-
Domandò preoccupato.
-Ho preso il portafoglio sbagliato, e mi serve la carta d'identità per ritirare un po' di denaro al bancomat, ho terminato tutto ciò che avevo nel portafoglio vecchio. Devi farmi delle foto del documento o non potrò pagare l'albergo e non potrò dare le mie informazioni per il biglietto di ritorno.-
Mentii.
Lo sentii sospirare.
-Dio, quanto sei goffa-
Sussurrò.
-Ti prego sbrigati-
-Si,si.-
Chiuse la chiamata, forse lo avevo fatto innervosire.
Nell'attesa sistemai gli olii profumati che avevo comperato, sopra il comodino di Junggok e misi le manette dietro la schiena.
Rimasi in attesa seduta sul letto, a momenti pensai non sarebbe mai arrivato; la bighit da casa non era molto lontana, distanziava si e no un quarto d'ora di viaggio in macchina o tre quarti d'ora di camminata a piedi.
Poi, sentii la porta d'entrata aprirsi, così mi affacciai alla porta e attraverso le sbarre della ringhiera, vidi il suo viso illuminato dalla potente fiamma delle candele, contorcersi in un'espressione confusa.
-Ma che diavolo...-
Sussurrò chiudendosi la porta alle spalle.
Mi avvicinai alla ringhiera e gonfiai il petto, ottenendo una posa sensuale.
-Hey Oppa...-
Sussurrai con tono attraente.
Jungkook spostò il suo sguardo dai petali sparsi sul pavimento, alla mia figura semi nuda,in piedi dinanzi la ringhiera bianca della scalinata lunga.
-Oh...merda-
Sussurrò ancora Junggok squadrandomi.
-Kristen?Pensavo fossi a quella sfilata a cui dovevi assistere...-
Riflesse.
-Uh...-
Mugolai scendendo i gradini in marmo chiaro.
-Ci hai creduto davvero?-
Chiesi prendendo in mano una candela profumata.
Lui annuì e mi fissò senza parole.
-Non hai capito nulla del mio gioco-
Parlai, baciando le sue labbra.
-Era tutto previsto...Io ho mentito sul viaggio solo per farti credere che a casa non ci sarei stata e sarei stata sicura che tu non tornassi, così avevo il tempo di organizzare tutto questo. Ho fatto in modo di far tenere Aidan ai ragazzi...loro sono d'accordo con me.Era già tutto pianificato e tu piccolo sciocco...non te ne sei neppure accorto-
Spiegai avvicinando la candela al sul viso.
-Era tutto così reale-
Sussurrò accarezzandomi i fianchi nudi.
-No-
Sussurrai.
Mi allontanai dal suo docile tocco.
-Non si tocca-
Dissi.
Junggok fece una smorfia turbata e io ridacchiai.
Posizionai la candela distante dal suo viso, ma allineata dai suoi occhi, e parlai.
-Oggi si gioca-
Sussurrai e con un soffio spensi la piccola fiamma.
Junggok non diede retta alle mie parole e si attaccò al mio corpo come della colla, fece cadere la candela a terra dalla quale colò della cera bollente che si attaccò al pavimento freddandosi.
Io mi staccai e presi le sue forzute braccia.
-Ora comando io-
Ringhiai a denti stretti.
Feci il giro del suo corpo e con facilità allacciai le manette le quali avevo appese tramite la catenella alla fascia sulla vita, ai suoi polsi.
-Cosa...Mi hai legato le mani?-
Chiese incredulo.
-Uh?-
Disse poi guardandosi al grande specchio presente in corridoio.
-Delle manette?Dove le hai trovate?Dove hai trovato tutto questo?I petali, le cand-Ah!-
Lo zittii spostando la mia mano dai suoi polsi imprigionati dalle manette, al suo pacco evidente,cominciandolo a massaggiare.
-Uhm...piccola,slegami,ho bisogno di toccarti-
Mi implorò piagnucolando.
Ridacchiai compiaciuta e mi posizionai avanti a lui. Baciai le sue labbra carnose e calde, poi afferrai la catenella in ferro che univa le due manette attorno i polsi di Junggok che mi guardava supplichevole.
Scossi la testa.
-Vieni qui-
Sussurrai conducendolo al piano superiore.
Ad ogni scalino l'adrenalina e il desiderio carnale mancante dalla mattina dello stesso dì, crescevano a dismisura.
Arrivati in camera da letto, spinsi Kook sul letto, mi guardò furioso, voleva avere lui il controllo della situazione.
-Slegami, devo toccarti-
Mormorò insistendo nel suo intento invano.
-No.Voglio comandare io-
Protestai, per poi baciare il suo collo. Lo udii ansimare.Rimossi i suoi sandali aperti,lo spogliai dai pantaloni, tolsi la sua polo notturna la quale restò intrappolata sui polsi, a causa della catenella argentata delle manette gelide.
Il suo viso era rosso per via della frustrazione e il suo respiro era pesante.
-Attaccati alla spalliera con la schiena-
Ordinai recuperando il frustino in pelle comperato ore prima,nascondendolo dietro la schiena.
-No, slegami e farò tutto ciò che vuoi-
Disse.
Roteai gli occhi e mostrai il frustino al ragazzo, per poi sbatterlo sulla sua coscia, provocando del rossore.
-Ah!Cazzo sei pazza!-
Urlò. Ridacchiai e Junggok si sistemò attaccato alla testiera del letto.
-Bravo Oppa-
Sussurrai. Presi le boccette di olio profumato alla rosa, versai una piccola quantità di liquido sul suo petto scolpito, mi denudai del mio intimo, e persino del fascio in vita.
-Era spettacolare quell'intimo. Mettilo più spesso-
Sussurrò cercando di prendere tra le labbra uno dei miei capezzoli.
Mi allontanai da lui, solo per infilare la sua erezione pulsante dentro di me.
-Ah-
Gemette.
Presi a spalmare l'olio sul suo petto, mentre mi muovevo lentamente su di lui.
Versai dell'olio sul mio corpo, lo estesi sul seno sfiorando i miei capezzoli rizzati, sulle cosce, sulle spalle e sul busto. Presi la benda comperata e lì Kook ridacchio.
-Sei una gran pervertita...amo ciò che stai facendo-
Mormorò.
Mi fermai.
-Chiudi il becco-
Conclusi.
Ripresi a muovermi sulla sua intimità, più mi muovevo più lui si alterava.
Decisi di calmarlo con una dolce sorpresa, ma prima coprii il suo sguardo rovente con la benda liscia.
Baciai le sue labbra e mi sporsi leggermente a destra per prendere i dolcetti dal cassetto del comodino.
-Apri la bocca-
Sussurrai aprendo la scatola.
Presi un dolcetto tra le dita e Junggok schiuse le labbra.
Baciai esse, erano davvero irresistibili.
Poggiai il pasticcino sulla sua lingua che subito ritrasse.
-Cos'è?-
Domandò mentre io gli rimisi in bocca il dolce.
-Qualcosa che ti piace molto-
Risposi ansimando.
Lui spostò la testa e sputò il cibo senza neppure masticarlo.
-È un qualcosa di gomma? Ha la stessa consistenza-
Scossi la testa e frustai i suoi addominali.
-Ah!-
Gridò. Piagnucolò abbassando il volto.
-Mangia se non vuoi che ti faccia il culo a strisce-
Junggok scosse la testa e spalancò la bocca.
Poggiai il dolce sulla sua lingua e Kook chiuse la bocca.
Masticò il pasticcino e sorrise.
Baciai il suo sorriso e continuai a muovermi su di lui.
-Kris, è il mio dolce preferito, l'ho riconosciuto! Come facevi a saperlo?-
Ridacchiai, sembrava un bambino.
Mi mossi veloce sul suo pene duro e lui gemette portando la testa all'indietro.
-Ho le mie conoscenze-
Sussurrai.
-Mia madre, vero?-
Domandò.
Ridacchiai e parlai.
-Goditi il momento-
Conclusi.
Poggiai le mani sui suoi pettorali gonfi, smagliai un sorriso e toccai i piccoli capezzoli sopra essi.
L'orgasmo si avvicinava sempre di più, recuperai un'altro dolciume e lo morsi con gli incisivi, facendolo rimanere fuori per metà.
Avvicinai lentamente la testa al suo viso, mugolai e Jungkook alzò la testa velocemente.
Solleticai con il pasticcino le sue labbra piene, Kook morse il dolce e poco dopo trovò le mie labbra. Ingurgitò il cibo e io feci lo stesso, poi la sua lingua entrò nella mia cavità orale.
Unii la mia alla sua, la sua bocca sapeva di crema e cioccolato a causa dei dolci mangiati, baciai le sue labbra e mi mossi più veloce sul suo membro.
Schiacciai il mio busto al suo, tolsi la sua benda, avevo bisogno di guardarlo negli occhi.
Il mio seno era schiacciato contro i suoi pettorali che si abbassavano ed alzavano ad ogni gemito, mi staccai dal bacio solo per macchiargli il collo con dei succhiotti, piegai di lato le labbra producendo una forma di un cuore, i miei succhiotti avevano queste sembianze.
-Baby di più-
Mormorò.
Il mio bacino sbatteva freneticamente sul suo, anch'io volevo di più, perciò decisi di muovermi più velocemente, ma mi servivano le sue braccia pronte a sostenermi, così mi fermai solo per prendere la chiave da sotto l'abat-jour delle manette che slacciai, sporgendomi in direzione della sua schiena muscolosa.
Ma appena lo feci, le mani di Junggok si strinsero attorno la mia vita e il suo corpo si spinse contro il mio, ribaltando la situazione.Si liberò della maglia rimasta a penzoloni sui suoi polsi e mi fissò negli occhi. Poi entrò in azione;
Il pene di Jungkook arrivò fino in profondità, io inarcai la schiena per sentirlo più affondo, la violenza delle spinte era al massimo, i nostri gemiti invocavano l'orgasmo tanto atteso, di entrambi.
Il mio capezzolo sinistro venne inglobato dalla sua bocca, nel frattempo con le dita strizzava l'altro.
Io graffiavo la sua schiena, mentre ero bisognosa di raggiungere il massimo piacere, mossi il bacino verso il suo pene che sprofondava nella mie carni.
-Kookie-
Ansimai.
Junggok portò le mie gambe sulle sue spalle e diede le ultime spinte, prima di venire dentro di me.
Mi fece alzare dal letto, lui aveva preso di nuovo il controllo della situazione, in fondo lui sapeva gestire il tutto meglio di me.
Mi fece poggiare le mani alla finestra e alzò la mia testa in direzione della luna.
-Guardala. È bellissima, non è così?-
Domandò.
Annuii sorridendo.
-È stupend-Ah!-
Gemetti quando il suo membro entrò nuovamente dentro la mia vagina.
Prese a dare spinte dolci e veloci, passionali e profonde.
Gemetti voltando la testa di lato, le labbra di Kook si unirono alle mie e danzarono con calma.
Poi guardai la luna, vidi il ragazzo dietro di me fare lo stesso, scrutai il suo sorriso tramite il riflesso della finestra chiusa.
Venni dopo pochissimi istanti, riuscii a tapparmi in tempo la bocca prima di far uscire un sonoro 'ti amo'.
Orgasmai mentre Kookie si riversò nuovamente dentro di me.
Si accasciò su di me e io sorrisi.
-A cosa devo questa serata magnifica?-
Domandò il ragazzo rizzando la sua schiena.
Io lo imitai e lasciai che le sue braccia, circondassero la mia vita.
Poggiai la testa sulla sua spalla guardando il grande satellite che illuminava la notte dormiente.
-Il tuo compleanno è passato da parecchio tempo, ma volevo farti lo stesso una sorpresa...L'hai trascorso da solo e nè io nè il piccolo abbiamo avuto l'idea di farti gli auguri...Eravamo molto incasinati-
Junggok mi fece volteggiare e afferrò le mie mani. Le baciò e se le poggiò sui pettorali.
Mi strinse a se, io poggiai il mento sul suo petto e lo guardai dal basso, negli occhi.
-Ho già avuto la mia sorpresa...Tu e Aid siete qui-
Disse. Sorrisi e baciai il suo collo e infine le sue labbra.
-Questa sorpresa che hai deciso di farmi è senza dubbio la più erotica e passionale di sempre...Grazie baby, sei incredibile-
Parlò.
I nostri corpi zuppi d'olio profumato erano incollati e i nostri occhi erano incatenati gli uni negli altri.
Lo baciai lentamente, lo spinsi sul letto e mi accoccolai al suo petto. Presi un'altra manciata d'olio, dalla nuova bottiglia che sapeva di gelsomino e massaggiai i suoi pettorali e gli addominali arrossati dalla frustata.
-Ti ho fatto male quando ho usato il frustino?-
Chiesi preoccupata.
-Sei stata maledettamente eccitante-
Sussurrò prendendomi dai fianchi. Mi posizionò sul suo bacino e fece entrare la sua erezione in me.
-Ho ancora voglia di te piccola-
Disse.
Ansimai impotente sotto il suo tocco.
-Sei mio-
Ansimai pronunciando quelle parole.
-Sei mia-
Concluse lui.Hey sisters!!
La foto della lingerie ve la lascio qui 👇🏻Ad ogni modo preparatevi perché domani si parte!!✨💜
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PUZZLE //Jeon Jungkook
FanfictionGli occhi da cerbiatto di mio figlio si alzarono dall'opera che stavamo creando. Fermò le sue piccole falangi, dall'incastrare i vari pezzi del puzzle fra di loro.Poi mi guardò e io ricambiai lo sguardo,spostandolo successivamente lungo l'altra part...