CHAPTER 9.

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Mi infilai il cappotto e cercai con lo sguardo il mazzo di chiavi della mia auto.
Scesi in salotto e le trovai sul tavolino in vetro che padroneggiava nel bel mezzo della stanza.
Salii al piano superiore,preparai un borsone per me e uno per Aidan in cui custodire tutti i nostri beni.
O per lo meno quelli più essenziali.
Uscii con il fumo che fuoriusciva dalle mie orecchie,da casa e caricai i bagagli nel cofano posteriore della mia vettura.
Entrai in casa per spegnere tutte le luci e per prendere alcuni dei giocattoli di Aidan,cioè quelli con cui giocava di più.Li infilai in una grande busta e chiusi il portone di entrata.
Prima di girarmi dalla parte opposta della porta,sentii i sassolini della breccia del nostro giardino scricchiolare accompagnati dal rumore di un'auto che entrava lentamente nel cancello dell'abitazione che condividevo.
-Hey!-
Urlò Junggok affacciandosi dal finestrino.
-Puoi portarmi il mio telefono?Devo averlo lasciato in bagno prima-
Continuò accostando accanto il portone.
Continuai a camminare imperterrita verso la mia macchina,ma venni fermata da un suo richiamo.
-Kristen-
Salii in macchina e accessi i fari notturni,data la scarsa luminosità che disponevano la luna e le stelle.
-Sei sorda per caso?-
Jungkook scese dalla sua Mercedes e venne verso di me.
-Hey mi ascolti?-
Domandò prima che chiudessi lo sportello.
-Quanto puoi essere infantile?-
Disse aprendomi la portiera per poi sbroccarmi contro.
-È mai possibile che ogni due per tre devi arrabbiarti?Ora che cos'ho fatto,mh?-
-Me lo chiedi pure?-
Urlai scendendo dalla macchina.
-Sei così depressa che ti attacchi sempre ad ogni minimo problema!Perchè non cresci un po'?-
Gridò di rimando lui.
-È colpa tua se sono depressa-
Risposi mantenendo lo stesso tono di voce,il quale venne ricambiato dal maschio.
-Certo,sempre colpa mia!Ora perchè saresti arrabbiata?Perchè ti ho detto che non ti amo?È la pura verità,come potrei amare una grassa balena straniera,sbarcata nel mio paese,come?-
Abbassai lo sguardo e il mio viso venne circondato nuovamente da mille lacrime.
-E ora piangi?Come biasimarti,infondo sei una bambi-
-Hai messo incinta un'altra donna!-
Gridai.Le parole gli morirono in bocca,mi guardò con occhi spalancati e le labbra socchiuse.
-Prima per sbaglio ho letto un messaggio sul tuo telefono,pensando fosse il mio e Soomin diceva che il test era positivo e che sareste diventati genitori.-
-Cazzo...-
Imprecò appoggiandosi alla mia auto.
-Cazzo,cazzo!-
Tirai su col naso e mi sedetti nuovamente sul mio sedile.
-Non pensavo dicesse sul serio quando mi aveva detto che aveva i sintomi della gravidanza...-
Mormorò con le mani tra i capelli.
-Risolvi questa problema-
Dissi prima di chiudere lo sportello.
Abassai il finestrino e sistemai per bene la busta dei giocattoli di Aidan sui sedili posteriori.
-Perchè questa grassa balena straniera se ne va per un po'-
-Che stai dicendo?Scendi e non fare la drammatica.-
Lui si piazzò avanti il veicolo e mi vietò di andare maggiormente avanti.
-Levati di lì-
Pronunciai con voce tremolante.
-Non te ne andrai di qui,Aidan sentirebbe la tua mancanza e inoltre dove lo lascerò mentre sono a lavoro?A casa da solo?-
Indicai i sedili posteriori e invitai Jungkook ad affacciarsi ai finestrini dietro.
Lui scorse la busta dei giocattoli del piccolo e scosse la testa.
-Aidan verrà con me.Non lo lascerò da solo con una persona che non bada alle conseguenze e combina solo guai.-
Posizionai il piede sull'accelleratore e feci una leggera pressione su di esso.
-Non puoi portarmi via mio figlio!-
Urlò cercando di raggiungere il finestrino ancora aperto,con la speranza di parlarmi.
-Tu mi hai portato via la possibilità di amare.Ti odio Jeon Junggok.-
Lui rimase immobile,a guardare il retro dalla mia auto mentre piano piano mi allontanavo da quella dimora e da lui.
Sentii subito il dovere di sfogarmi e di piangere,lasciai cadere lacrime su lacrime dal mio viso al sedile.Il dolore che comprimeva il mio petto era paragonabile a mille schiaffi in faccia o forse anche di più.Ciò che sapevo era che dovevo staccarmi da lui.Avevo bisogno di conoscere un' altra persona che mi avrebbe amata,che non facesse errori.Ma non avrei mai amato nessuno più di quanto amassi Jungkook.
Prima di partire per Busan,mi fermai al Mc Drive. Nonostante fossero le dieci di sera,non avevo ancora messo nulla sotto i denti.
Recuperai il mio cibo e assaggiai solo qualche patatina del mio menù.L'accaduto mi aveva appena ridotto la fame.Guidai tra le autostrade piene di auto e mezzi di trasporto di ogni genere.Avevo paura che Jungkook sarebbe venuto anche lui a Busan per vietarmi di portargli via il piccolo.Ma avrei fatto di tutto pur a costo di tenerlo con me.
A distanza di qualche chilometro dalla casa sei signori Jeon,mi fermai per la troppa stanchezza.
Poggiai la testa sul volante e storsi il viso in una smorfia quando udii la suoneria del mio telefono invadere il silenzio della mia auto.
Risposi al moro,con il cuore che mi batteva all'impazzata.
-Non starai mica andando a Busan!-
Urlò Kook,costringendomi ad allontanare il telefono dal mio orecchio di qualche centimetro.
-No-
Spifferai secca.
-Ah,no?Allora perchè ti hanno paparazzata a Pyongsan mentre facevi benzina?-
Mi maledii mentalmente per aver scelto un distributore di benzina in un quartiere così popolato e poggiai la mia testa sulla mano sinistra.
-Ascolta,dirò ai tuoi genitori che ho dovuto portare via Aidan da loro perché domani ci sarà un pranzo a cui dovrà essere presente-
-Non ti azzardare a prendere con te Aid-
-Se te lo chiedono dii loro questo.-
Attaccai il telefono e mi rimisi in cammino verso la mia meta.
-Kristen,cosa ci fai qui a quest'ora?-
Chiese la signora Jeon facendomi spazio per entrare in casa.Mi inchinai dinanzi a lei e attraversai la porta d'entrata.
-Mi scusi l'orario,ma devo urgentemente recuperare il piccolo,domani abbiamo un pranzo importante a cui non può mancare...-
Esposi ottenendo un sorriso in cambio.
-Tempismo perfetto-
La donna mi fece cenno di seguirla fino al soggiorno,laddove vidi Aidan che si asciugava la lacrime con la manica del pigiamino.
-Mamma!-
Urlò in Italiano.Ciò mi fece sorridere.Si attaccò alla mia gamba cercando di arrivare al mio busto.Lo presi in braccio e lo strinsi a me.
-Stava piangendo perchè aveva la tua nostalgia-
Spiegò la signora che subito dopo recuperò i beni del bambino.
-Voglio bene ai nonni-
Iniziò il bambino.
-Mamma io però-
Si strofinò l'occhio con la mano chiusa in un piccolo pugno e continuò a palesare.
-Però volevo stare con te-
Si gettò con la testa sul mio collo.
-Va tutto bene.Ora saluta i nonni-
Dissi mettendo giù il piccolo.
-Nonno fa la nanna.-
Brontolò il piccolo.Io risi in compagnia della nonna di mio figlio.
-Ciao nonna-
Pronunciò Aidan scendendo dalle mie braccia.
La signora Jeon abbracciò il bimbo e fece lo stesso con me.
-Kristen,potresti dire a Junggok di chiamarmi più spesso?-
Annuii.
-Mi saluti suo marito...il solito dormiglione.-
La donna rise e si chiuse la porta alle spalle.
Afferrai la borsa con una mano e con l'altra racchiusi le piccole falangi del bambino.
-Mamma andiamo a casa?-
Domandò il piccolo.
-Andiamo in una casa speciale per qualche settimana.-
-Casa speciale?Mamy quale?-
Adagiai il bimbo sul seggiolino e lo racchiusi tra le cinture di sicurezza.
-Una casa piccola ma carina-
Le sorrisi.Da quel giorno avrei fatto il possibile per tenerlo lontano il più possibile dal padre.

PUZZLE //Jeon JungkookDove le storie prendono vita. Scoprilo ora