Capitolo 11

61 3 0
                                    

Clint POV
Come concordato ci rincontrammo con Steve dopo un'ora. Insieme a lui c'era un uomo di colore e Nat.
Appena Nat mi vide mi abbracciò, immaginaii fosse sollevata che io fossi vivo e non morto per colpa dell'HYDRA.
Mentre mi abbracciava le sussurai una domanda all'orecchio.
"Chi è il ragazzo che avete portato con voi?"
Nat si staccò dall'abbraccio e me lo presentò.
"Si chiama Sam Wilson. Faceva parte del progetto che dava agli aviatori la possibilità di volare come se avessero le ali e ci ha offerto il suo aiuto per smantellare l'Hydra"
Annuii e strinsi la mano a Sam poi guardai Steve.
"Mi sono fatto un amico all'hub... L'agente Stein che però è stato costretto a entrare nell'Hydra: l'hanno ricattato. Farà la talpa in cambio dell'immunita quando taglieremo le teste dell'Hydra"
Steve annuì ma Nat mi fulminò.
"Clint! Ma sei pazzo?! Hai rivelato la tua identità a un uomo che fa parte dell'Hydra, non puoi sapere se farà il doppio gioco!"
"Nat, rilassati, possiamo fidarci"
Nat scosse la testa ma Steve la fermò prima che desse una risposta.
"Nat, l'uomo che ha sparato a Fury aveva un braccio metallico e mi hanno detto che la pallottola che ha usato è di una marca antica probabilmente sovietica"
Vidi Nat quasi sbiancare, lei non si scomponeva mai.
"Braccio metallico ed è sovietico... Alla stanza rossa si parlava di un uomo: il soldato di inverno. È praticamente impossibile da uccidere ma molti credono sia una leggenda"
La guardai negli occhi.
"E tu credi sia una leggenda?"
"Ovviamente no... Io ho combattuto con lui... "
Si alzò la maglietta e ci fece vedere una cicatrice sopra l'anca.
"Indovinate un po': il proiettile era antico e probabilmente sovietico"
Steve sospirò piano
"Cos'altro si dice di lui?"
Nat abbassò la maglietta
"Scompare e riappare dalla seconda guerra mondiale e ogni volta che riappare ha sempre lo stesso aspetto, come se non invecchiasse... Alcuni pensano che possa anche avere una specie di siero del super soldato dato che si dice che abbia anche una forza al di sopra del comune. Per il resto non si sa niente, è come un fantasma"
Steve annuì
"Bene... Clint, torna all'Hub, ci serve qualche aggiornamento sui movimenti dell'Hydra;
Nat tu verrai con me, dobbiamo scoprire cosa c'è nella chiavetta che ci ha dato Fury; Sam, tu tieni d'occhio gli agenti di alto livello dello SHIELD senza farti vedere.
Ci rivediamo qui stasera alle 20:00 quando la città sarà abbastanza affollata e sarà facile confondersi tra la folla"
Tutti annuimmo e poi ci separammo, io tornai all'Hub mentre Nat, Steve e Sam andarono dalla parte opposta alla mia.
Prima di entrare all'Hub mi nascosti dietro un palazzo dove ero sicuro che le telecamere della città non potessero arrivare e indossai la maschera, poi entrai all'Hub.
C'erano molti agenti che chiacchierano tra di loro, era chiaro che stesse per accadere qualcosa.
Cercavo Stein con lo sguardo e lo vidi mentre stava per entrare in ascensore, lo raggiunsi velocemente e entrammo in ascensore.
Nessuno dei due disse niente consapevoli che avrebbero potuto ascoltarci e andammo insieme nella mia stanza.
Stein mi guardò preoccupato.
"Pierce ha appena comunicato ufficialmente a tutti gli agenti che Captain America è un ricercato, c'è l'ordine di uccidere a prima vista"
Ero basito, anche Pierce a questo punto faceva parte dell'Hydra.
"Senti, per caso ti hanno parlato di un certo soldato di inverno?"
"No, non si fidano abbastanza di me da dirmi i loro piani io faccio solo il braccio"
Annuii, Stein era quasi inutile per me in quel momento.
"Sai se hanno intenzione di fare qualcosa?"
"So solo che tra poco ci invieranno un segnale radio che ci farà capire che è il momento di prendere possesso definitivo dell'Hub"
"Ok... Vado nel reparto scienze e comunicazione, la maggior parte degli agenti in quel reparto non sono adatti allo scontro fisico devo mandarli via da lì o moriranno"
Stein annuì e uscimmo dalla stanza. Subito andai al reparto e vidi da lontano in un laboratorio Simmons. Mi chiesi cosa ci facesse Jemma lì e soprattutto mi chiesi come avrei fatto a mandarla via senza bruciare la mia copertura. Accanto aveva un uomo robusto, sperai non fosse dell'Hydra.
Entrai nel laboratorio e mi avvicinai a Jemma per poi sussurrarle all'orecchio in modo da farmi sentire solo da lei.
"Sono Clint, chi è l'uomo accanto a te?"
Jemma dovette capire che ovviamente ero sottocoperura, che era anche il motivo per cui non avevo la mia faccia, infatti chiese all'uomo di uscire a prenderle delle provette.
"Clint, che succede?!"
"Shh, parla piano... Chi è l'uomo che era con te"
"È l'assistente dell'agente Garrett, si chiama Antoine Triplett ed è il nipote di alcuni soldati che avevano combattuto con Captain America."
"Non fidarti di nessuno e va via di qui, subito"
"Perché?"
"Fai come ti ho detto Jemma"
In quel momento notaii che stava analizzando qualcosa, ma era strano che fosse scesa dal Bus per analizzare delle cose, aveva già tutto il necessario nel laboratorio del Bus.
Decisi di estrarre la pistola non sapendo se potevo fidarmi.
Jemma ovviamente indietreggiò spaventata.
"Clint! Che fai?!"
"Jemma, che stai analizzando?"
"Io non posso dirtelo"
"Jemma, devo sapere se posso fidarmi di te quindi ho bisogno che tu me lo dica."
Jemma sospirò
"È il sangue di Skye... Durante una missione per trovare Iain Quinn Skye è stata ferita, non c'erano chance che riuscisse a vivere così, in un tentativo disperato per trovare un modo per far rimarginare le sue ferite prima che morisse, abbiamo cercato il luogo in cui Coulson era stato riportato in vita tramite il progetto TAHITI e abbiamo trovato il farmaco che aveva fatto rigenerare i tessuti del cuore di Coulson. A quel punto abbiamo subito iniettato il farmaco a Skye che ora sta bene. È un farmaco miracoloso che potrebbe salvare milioni di vite ma nonostante ciò Fury non voleva che analizzassimo il suo sangue o quello di Skye per cercare di ricreare quel farmaco così appena ne ho avuto l'occasione sono scesa dal Bus con una scusa per tornare qui all'Hub e analizzare una provetta del sangue di Skye"
Abbassaii la pistola.
"Devi andare via da qui"
In quel momento rientrò Triplett che aveva sentito la mia ultima frase.
"Ci sono problemi?"
Scossi la testa e uscii dal laboratorio sperando che Jemma mi avrebbe ascoltato

L'incubo ~Clint Barton~Where stories live. Discover now