Capitolo 20

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Clint POV
Ero arrivato al circo. Erano le 13:30. Entrato mi guardai intorno, avevo il mio arco stretto nelle mani e avevo gli occhi ben aperti. Sophie si mise davanti a me.
"per colpa tua Sophie, non ci sento di nuovo. Barney è in pericolo, la prossima settimana Buck mi farà combattere contro qualcuno per la vita di Barney"
Sophie parlò scandendo le parole sapendo che leggevo il labiale.
"avresti dovuto pensarci prima Clint. E per quanto riguarda Barney lo so, è il nostro piano. Io ora ti consiglio di tornartene alla torre. Mi spiace che tu abbia perso l'udito ma te lo sei meritato"
Vidi Flint che si avvicinava.
Mi abbracciò, lui l'altra volta non c'era e Sophie mi fece capire che non sapeva nulla della storia con Trickshot. Si allontanò e parlò troppo velocemente perché io potessi capirlo quindi dovetti inventarmi una scusa. Non volevo dirgli la verità.
"vieni fuori con me e parliamo, Flint... Ti va?"
Lui annuì ed uscimmo lasciando dentro Sophie. Ci allontanammo dal tendone e iniziai a parlargli.
"senti Flint, io non vi ho tradito, ora sono una spia segreta. Non parlare velocemente, ho avuto un piccolo incidente e non ci sento. Prima che tu dica qualsiasi cosa voglio proporti di venire con me a New York, queste persone non sono come pensi tu o come pensavo io e ora lo so bene e non posso lasciarti qui."
Mi rispose, parlando lentamente questa volta "non ho più 10 anni Clint, so che non sono delle brave persone ma sono la mia unica famiglia da quando tu sei andato via"
"perdonami Flint, ma adesso non ti lascerò. Vieni con me anche solo per un paio di giorni e poi sarai libero di scegliere dove andare. Ti va?"
Flint annuì, tornammo nel tendone si prese le sue cose e ce ne andammo via senza dirlo a nessuno. Salimmo sul taxi e alle 15:00 arrivammo alla torre. Lo accompagnai dentro e lo portai fino al piano dove c'erano gli altri. Entrato tutti incominciarono a parlare. Non capivo una parola così aspettai che ci fosse solo una bocca su cui concentrarmi. Era Bobbi.
"dove diamine sei andato, idiota? E chi è questo ragazzo?"
Nonostante Flint avesse 22 anni ne portava molti di meno, chiunque gliene avrebbe dati 18.
"lui è Flint, non c'era l'altro giorno al circo e non sapeva fino a questo momento che io sono stato lì. Gli ho detto che ho avuto quel piccolo incidente e ho perso l'udito. Non voglio che stia al circo e allora gli ho proposto di vedere come si trova qui e poi deciderà lui cosa fare"
Natasha si avvicinò "pensavamo che fossi andato a fare qualcosa di impulsivo"
L'abbracciai e guardai Flint "fai quello che ti pare, scegliti una stanza. Io sono nella mia"
Andai nella mia stanza che, evidentemente, Tony aveva fatto riparare. Entrato uscì nel balconcino e incominciai a fumare. Che cosa mi era venuto in mente?! Se non ci fosse stato Flint avrei cercato di combattere con qualcuno e sicuramente mi avrebbero fatto il culo. Ero stato proprio un'idiota. Avvertii il tocco di qualcuno sulla spalla, mi girai. Era Nat, prima che potesse parlare spensi la sigaretta e le dissi "scusa... Non sono più arrabbiato. Ho capito quello che hai fatto"
Natasha prese un fogliettino e incominciò a scrivere. Appena finito lo girò, aveva scritto: cosa facevi al circo?
Io alzai le spalle e lei anche se non molto convinta annuì. Poi prese un altro fogliettino e incominciò a scrivere, questa volta aveva scritto: Steve mi ha chiesto di dirti che tra un'ora ti aspetta in palestra ma solo se la caviglia non ti fa male. Annuii in risposta e poi le dissi "vai a riposarti... Io sto bene"
Lei mi abbracciò ed uscì. Chiusi la porta a chiave e mi stirai sul letto. L'ora passò mentre io guardavo il soffitto senza pensare a niente. Mi alzai e scesi in palestra. Arrivato vidi Steve e alzaii una mano in cenno di saluto.
Iniziò a parlare scandendo le parole.
"combattiamo semplicemente corpo a corpo, ma solo se la tua caviglia è apposto"
"sto bene"
Mi tolsi la felpa e salii sul piccolo ring della palestra. Io e Steve incominciammo a combattere. Mi atterrò 3 volte di seguito, non ero concentrato e non sentire i movimenti mi dava fastidio. La quarta volta vidi con la coda dell'occhio che era alla mia sinistra. Cercai di dargli un calcio con la gamba sinistra ma persi potenza dato che appena alzata la gamba sentii un dolore fortissimo alla caviglia, Steve mi prese la gamba e mi fece cadere a terra. Mi rialzai e continuai a combattere allo sfinimento. Erano le 19:00, io e Steve stavamo combattendo da tre ore. Io ero stanco ma lui no, non diedi modo alla stanchezza di farsi vedere e continuai a combattere. Dopo il primo calcio con la gamba sinistra evitai di usare le gambe. A un certo punto sentii dell'aria dietro, era Steve che sicuramente mi stava venendo addosso, mi appoggiai sulla sua schiena e con una rondata cercai di ribaltare la situazione. Ci sarei riuscito se non fosse che appoggiai prima il piede destro, sentii una fitta fortissima e probabilmente mi scrocchiò ma non sentendo non ero sicuro. Persi l'equilibrio e caddi a terra. Steve mi aiutò ad alzarmi e iniziò a parlare.
"la tua caviglia ha scrocchiato sonoramente. Ti fa male?"
Scossi la testa e cercando di non zoppicare scesi dal ring e tornai nella mia stanza. Una volta arrivato chiusi la porta e mi tolsi le scarpe, le calze e la fasciatura. Avevo la caviglia viola e gonfia. Ci misi un po' di ghiaccio prima di farmi la doccia. Per le 19:45 ero pulito e asciutto. Mi misi sul letto e mi rifasciai la caviglia. Non riuscii a stringere più di tanto la fasciatura perché era troppo gonfia e perché mi faceva male anche a sfiorarla. Flint entró.
"è ora di cena, andiamo insieme"
"io non ho fame Flint. Tu vai, gli altri sono simpatici"
Non avevo voglia di mangiare, avevo lo stomaco chiuso. Aspettai che uscisse e poi mi stirai. Aspettai che si facessero le 23:00, mi misi una tuta e andai nella mia sala speciale per allenarmi con l'arco. La mia mira era sempre la stessa, le centravo tutte. A un certo punto sentii qualcuno prendermi il braccio con cui tenevo il filo e una mano poggiata sull'altro braccio. Cercai di liberarmi ma non avendoli sentiti era troppo tardi. Uno mi fece mollare la presa sul filo dell'arco, cercai di riprendermi il braccio ma erano in 3 sullo stesso braccio, lo tirarono fin quando non ebbi un dolore atroce alla spalla e non ebbi la sensazione che qualcosa si fosse staccato. Urlai, non so quanto forte e gli uomini mi lasciarono andare e scomparirono. Dopo un paio di minuti Steve e Natasha si misero davanti a me. Lessi il labiale di Steve. "cos'è successo"
"c'erano 5 uomini, mi hanno tirato la spalla ma sto bene"
Non ero sicuro dell'ultima affermazione ma comunque mi girai e me ne tornai in stanza. Arrivato cercai di muovere la spalla, di fare il movimento per il tirare il filo, ma il minimo movimento mi provocava un dolore fortissimo. Misi il ghiaccio e mi stirai sul letto. Mi addormentai subito.
Alle 7:30 I lampi di luce di Jarvis mi svegliarono. Mi vestii e scesi in palestra ad aspettare Steve. Non avevo ancora provato a muovere la spalla sinistra per paura che mi facesse ancora male. Quando Steve arrivò salii sul mini ring e incominciammo a combattere. Mi concentrai sullo schivare ma dovevo comunque cercare di colpirlo. L'occasione si presentò sul lato sinistro quindi dovetti provare a dargli un pugno col braccio sinistro. Appena lo alzai sentii una fitta tremenda e probabilmente lanciai un urlo perché Steve mi prese il braccio e mi portò di forza in infermeria. Dopo 20 minuti Tony si mise di fronte a me "Legolas, se ti muovi troppo ti si rompono i legamenti della spalla. Se stai fermo per lo scontro con Trickshot dovresti esserti ripreso, ma devi stare immobile e poi dovrai stare attento per un po'. Sono stati i tizi di ieri probabilmente"
Annuii, ci mancava solo questa. Sordo e pure con una spalla monca. L'unica abilità su cui potevo contare era svanita. Aspettai che mi fasciassero la spalla e me ne tornai in stanza. Ora non avevo nessun motivo per uscire e questa volta non mi sarei fatto portare fuori né tanto meno avrei parlato. Chiusi la porta a chiave e mi stirai sul letto riaddormentandomi.

Steve POV
Clint era già giù di morale perché non ci sentiva. Quei tizi gli avevano dato il colpo di grazia. Non sapevo come avrebbe reagito, lo lasciai stare nella sua camera. A pranzo non venne a mangiare. C'era il ragazzino, si era messo a chiacchierare con Fitz e io ne approfittai per parlare con gli altri.
"dei tizi ieri sera gli hanno praticamente rotto la spalla. Dobbiamo stare attenti. Non so come l'abbia presa. Probabilmente se ne starà chiuso nella sua stanza tutto il tempo e questa volta non parlerà né riusciremo a risollevargli molto il morale. Non mangia da 5 giorni, dobbiamo trovare un modo per farlo mangiare. Pensavo che Bobbi o Natasha o anche tutte e due potreste andarci e costringerlo. Tony ho bisogno che venga tenuto d'occhio e che le telecamere siano accese sempre. Io non posso allenarlo, rischio di peggiorare la situazione. È meglio se chiudiamo a chiave tutte le stanze da allenamento e la palestra" tutti annuirono e una volta finito di mangiare Bobbi e Nat fecero un panino col salame e andarono alla stanza di Clint. Speravo che Clint non avrebbe fatto storie.

Nat POV
Io e Bobbi decidemmo di andare insieme nella stanza di Clint, non ci conoscevamo bene ma volevamo entrambe molto bene a Clint. Chiesimo a Jarvis di farci entrare ma Clint ignoró la richiesta, obbligammo Jarvis ad aprire comunque la porta, che era chiusa a chiave, ed entrammo. Clint era sul letto, coperto fino al collo, lo sguardo perso a guardare il soffitto. Bobbi e io andammo alla sua sinistra, appena ci vide si girò sul lato destro e si coprì la testa. Già stava incominciando male. Lo scoprii e mi misi dall'altro lato davanti alla sua faccia, aveva gli occhi lucidi e aspettava che muovessi la bocca. "Clint, devi mangiare... Non mangi da 5 giorni, finirai per sentirti male"
Lui non mi rispose e si ricoprì la testa. Bobbi mi diede il panino e si mise al mio posto, lo scoprì e aspettò che fosse concentrato sulla sua bocca.
"o mangi da solo o ti faccio mangiare io. Smettila di fare il bambino, non puoi deprimerti ogni volta che qualcosa non va come dici tu e non puoi continuare ad allontanare tutti"
Clint rispose sottotono "andate via"
Bobbi gli rispose "no"
Lui aggiunse con la voce tremante "perfavore?" poi si ricoprì la testa con la coperta.
Io e Bobbi ci guardammo, non sapevamo cosa fare, Clint aveva il morale a terra, non parlava, non mangiava, non sapevamo neanche se beveva e di certo non avrebbe chiesto aiuto a nessuno.
Uscimmo dalla stanza e bussammo alla stanza di Steve. Lui ci guardò e vedendo il panino integro tra le mie mani disse "vi ha mandato via... Che facciamo? Chiamo Fury? Garner? Gli serve una mano, non possiamo lasciarlo solo"
"non lo faremo, ma se chiamiamo Fury non finirà bene e non so fino a che punto potrà essere utile Garner"
Bobbi ci interruppe "chi è Garner?"
Steve le rispose "è uno psicologo, sembrava che Clint avesse incominciato a parlarci ma poi è successo un casino e Clint non ci ha più parlato"
"almeno proviamoci... L'ultimo tentativo è poi chiamiamo Fury"
Steve annuì "va bene, ci penso io"
Steve ci fece entrare e compose il numero nel suo telefonino stile anni 80.
Garner rispose subito.
"agente Rogers, tutto bene?"
"salve Andrew, a dire la verità no. Clint sta avendo problemi, non mangia da 5 giorni, non sappiamo che fare. Non vogliamo chiamare Fury perché finirebbe male. Abbiamo provato in tutti i modi a farlo mangiare ma non ha portato niente. Lei è un tentativo disperato"
"arrivo subito"
Steve staccò e ci guardò "spero solo che funzionerà. Arriverà tra 5 minuti. Gli spieghieremo meglio tutto. Chiamiamo anche gli altri, tranne Flint. Il ragazzino lasciamolo fuori, non voglio che sappia che Clint sta male"
Uscimmo dalla sua stanza e ci dividemmo per chiamare gli altri per poi riunirci in soggiorno ad aspettare Andrew Garner.

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