⚡️ - Moon

25 3 10
                                    

Dopo aver riposto la scatolina contenente la collana dentro alla borsa, l'imbarazzo sembrava essersi disseminato per tutta l'auto, tanto che anche l'autista sembrava diverso...direi strano.

Forse sapeva qualcosa? Era giá successo con altre sue segretarie?

Il resto del viaggio lo passammo nel silenzio piú totale, nessuno aprì bocca, fino a quando arrivammo al cosiddetto ristorante.

Con la parola ristorante io intendevo un locale di grandezza normale e di arredamento poco costoso, non credevo che ció si potesse estendere a due piani, nel palazzo piú costoso di Seoul, con lampadari di diamanti appesi al soffitto.

In effetti, avevo giá sentito parlare di quel posto, ma non avrei mai pensato di metterci piede, soprattutto considerate le mie finanze.

Rimasi immobile a fissare l'altezza di quell'enorme palazzo, talmente illuminato che nemmeno un faro avrebbe fatto tanta luce, fino a quando l'autista scese dall'auto, aprendo la portiera dell'auto.

Trovai il signor Park davanti a me, o meglio, la sua mano.

"Andiamo? Faremo tardi" inizió, sfoggiando un sorriso a 32 denti.

Scesi dall'auto, avvolgendo il mio braccio attorno a quello dell'uomo accanto a me, per poi dirigerci verso il ristorante.

Notai un gran numero di persone entusiaste fermarsi e scambiarsi parole sottovoce alla nostra vista.

Neanche fossi la first lady.

Sapevo che Park fosse famoso, ma insomma, a tutto c'é un limite, no?

Dopo essermi sentita un angelo ad una sfilata di Victoria's secret, arrivammo davanti al ristorante, dove il cameriere ci accompagnò cortesemente al nostro tavolo.

Notai che l'uomo aveva scelto un tavolo abbastanza appartato con vista sulla città.
Non si poteva certo dire che avesse sbagliato, anzi.

Prendemmo posto, e io cominciai subito a sfogliare il menù, guardando non tanto le pietanze, quanto i loro prezzi.

Erano esorbitanti, mai visti prima ad un ristorante.
Una cotoletta di maiale costava 100.000 won, era per caso fatta d'oro?
Menomale che pagava lui.

"Hai deciso cosa prendere? Ti consiglio il filetto di manzo giapponese, si scioglie in bocca" disse lui, pensando che io sapessi cosa fosse il manzo giapponese.

L'unico manzo che avevo mai mangiato era quello del supermercato di fianco a casa dei miei genitori.

Ma che ne poteva sapere lui, pfft.

Annuì con fare confuso, cercando di non sembrare troppo inesperta, anche se alla fine conoscevo tre piatti in tutto il menù.

"Vada per il manzo giapponese allora" continuai, sperando di aver fatto la scelta giusta.

Entrambi ordinammo ció che avevamo scelto in precedenza, per poi cadere nuovamente in un silenzio alquanto imbarazzante.

Continuavo a rimuginare sulle parole dette da lui in auto.
A cosa mi sarebbe servita quella collana? Cosa dovevo capire?
Non avevo ancora iniziato a lavorare e già mi facevo delle pare.

Brava Soyeon, tu si che sai viverti appieno la vita.

Decisi di cacciare via quei pensieri e quelle domande concentrandomi sulla vista della cittá.
Seoul era così bella di giorno, ma di notte era ancora meglio.
Le macchine che passavano a ogni ora illuminavano con i loro fanali le strade, i palazzi, negozi, locali vari con le loro insegne brillavano nel cielo oscuro, mentre la Namsan tower posta sulla collina era come la ciliegina sulla torta, ciò che dava quel tocco in più alla città.

Sour Candy || Park Jimin ⚡️Where stories live. Discover now