My Second Life

65

Cerco di trascinare via Malia con tutte le mie forze.
- Cerca di alzarti, non ce la faccio ad alzarti da sola.
Lei prova e vede che le sue gambe, come il resto del suo corpo, stanno riprendendo a muoversi.
Usciamo correndo e saltiamo in macchina.
- Non possiamo lasciare Scott qui da solo.
- Lo so.
Il mio sguardo è triste e preoccupato. Dobbiamo chiamare gli altri e aiutarlo. Non sopravviverà da solo contro quel coso.
- Stiles, venite immediatamente qui. Serve una mando a Scott.
Riattacco e vedo Malia scendere dall'auto.
- Vado anche io, d'altronde posso cavarmela.
Io prendo l'arco e corro dietro di lei.
Quando entriamo vediamo Scott che cerca di fermare il Kanima.
- Dov'è? Scott dov'è quel ragazzo?
- Non..non lo so, sono un po' impegnato ora.
Lo vedo corrergli in contro e cercare di ferirlo con gli artigli. Io inizio a lanciare frecce e vedo il Kanima spaventarsi e strisciare via fuori dalla finestra.
Scott cade per terra e con lui anche Derek.
- Cosa ci fai tu qui?
Lo guardo dalla testa ai piedi, di lui non mi fido molto.
- Cerco di aiutare. Scott è famoso qui a Beacon Hills. È il vero alpha. Cosa che non succede esattamente tutti gli anni.
- Torniamo a casa ora, vedremo domani cosa succede.
Ognuno di noi sale in macchina e torna a casa. Tranne Lydia. Lydia resta ferma il corridoio a fissare la finestra rotta.
- Senti qualcosa? C'è qualcosa che non va?
Ad un tratto caccia un urlo disumano. Un urlo davvero raccapricciante.
- Il Kanima è una macchina di vendetta giusto?
E mi guarda fisso negli occhi.
- Giusto?
Urla di nuovo e faccio sì con la testa.
- Bene, c'è qualcuno che ha intenzione di uccidere tante persone. Davvero tante e solo per vendetta personale. Dobbiamo ferire chiunque lo stia controllando.
Le faccio cenno con il capo e la porto fuori di lì.
- Ce la faremo e non succederà nulla a Jackson, te lo prometto.
Accompagno Lydia a casa e torno a casa mia. Trovo mio padre e mia madre in soggiorno ad aspettarmi.
- Dove sei stata?
- A casa di Lydia a studiare. Abbiamo un compito domani.
Mi guardano cercando di fare finta di credermi e lo riesco a capire, non me la sarei venuta nemmeno io.
- Buonanotte.
Sgattaiolo su per le scale e chiudo la porta dietro di me. D'istinto mi rilasso contro la porta chiusa, finché non sento un rumore.
Capisco che è Scott perché stavo per dargli un pugno.
- Ma che fai?
Per poco non lo urlo.
- Volevo vedere se stavi bene, tutto qui.
- Sì, sto bene e Lydia ha detto che dobbiamo colpire chi comanda il Kanima, lui non si ferma se non si ferma il suo padrone.
- E come ha fatto a..
- Nulla. Ha fissato un punto. Penso che le cose le arrivino all'improvviso, senza un qualcosa di specifico da fare.
- Strano, davvero strano.
- Già.
Mi siedo sul bordo del letto, il più lontano possibile da lui.
- Ma perché...
Non mi fa finire la frase che me lo ritrovo sopra.