episodio 8 - la fine forse

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Una volta c'era un gruppo chianato dark polo gang, io sono olivia buonasera, io sono nuovq in questo programma mi presento: io ho la mania di farcela sempre, di vincere, sono come la madre di queata bambina chiamata Vanessa, ognuno al nostro interno credo abbia due persone che la fanno decidere, però se quelle due persone sono entrambe bambine, ci vorranno dei genitori a doverle controllare e ad insegnargli molti aspetti della vita, su come esistere, su come campare, su come cercare di vivere, però anche loro un tempo avevano qualcuno ad insegnargli tutto, e loro a loro volta così, quindi vedi basta questo per capire che dentro la nostra testa ci sono infinite persone, perché riflettiamo, io parto come essere fisico unico, ed anche con molte cose che non mi piacciono, con delle realtà paurose. Tornando a noi, io dentro di me ho due lati, forse di più a controllarmi, e questi sono i miei genitori, e a loro volta hanno bisogno di altre persone persone per decidere, ed anche le altre persone avranno bisogno di ulteriori persone, e di nuovo altre persone, quindi, ricapitolando, io non sono un singolo essere, io sono ancora un dinosauro, questa è una richiesta di aiuto, salvatemi da questa merda che sono costretta a vivere ogni giorno, questa perenne sensazione di nervosismo e frustrazione, di ansia e fallimento. Sono spaesata, mi sono spaesata, non vedo niente intorno a me, solo delle cose che continuano a chiudersi, vedo il mio corpo e la mia anima marcire, lasciarsi nelle fauci di questo dolore che continua a risucchiarmi, a distruggermi, rivedo questi dannati flashback tutti i giorni, a volte ho deja-vu che durano anche giornate intere, e poi non devo dire che io sto male? O non dovrei odiare chiunque? La mia testa è malata per colpa vostra, io vi rovino la vita, ammazzo le vostre dannate famiglie, vi farò soffrire fino alla fine delle vostre vite, mi piacerà vedervi in agonia mentre implorate pietà, la stessa che mi avete negato, io la negherò a voi, guarderò voi chiamare aiuto mentre starete sanguinando dai polsi, mentre prenderò le vostre carcasse e le mangerò, per diventare davvero cattiva devo nutrirmi di altri esseri cattivi, qui chi è più cattivo vince, io non volevo essere cattiva, non volevo diventarla. Io ci ho provato a chiedere aiuto, io ci provo ogni santo giorno della mia vita, in ogni cosa che faccio c'è una richiesta di aiuto, ma io vengo rifiutata e scacciata sempre, ma in fondo è solo questo che voglio, il pensiero di morire sola mi fa eccitare, perché io mi nutro della mia stessa sofferenza, io vivo grazie alla mia sofferenza e poi le persone sono cattive, io ne ho paura, ne ho davvero paura, per questo caccio tutti via, perché loro vogliono farmi solo del male ed usarmi per i loro sporchi comodi e poi buttarmi via, perchè questo meritano le persone come me, di essere maltrattate ed uccise, perché noi siamo persone masochiste che per il dolore provano paura, provano piacere, ormai è diventata una dipendenza ed è l'unico tratto visibile della mia personalità inesistente e distrutta, smaterializzata. Chissà se prima o poi riuscirò a volare in cielo, o se mi riprenderò mai, a me non piace soffrire, mi sono stancata, credo di essere arrivata davvero al limite, o almeno al limite dell'essere fisico, se mai morirò, io non sarò davvero morta, io sarò qui in questa stanza a volare invisibile come un fantasma, però sarò tranquilla, perché spero di riuscire almeno in futuro di riuscire a farmi degli amici, forse altri fantasmi come amici, io sono posseduta da un fantasma morto suicida.
Lei era appena una ragazza di 12/13 anni, soffriva di bullismo e veniva stuprata ripetutamente, ogni giorno. Degli esseri strani le toglievano la dignità, le toglievano tutto, soltanto per ridere, questa ragazza non è mai riuscita ad oltrepassare quel trauma, ora si è impossessata di me per farmi allenare e farmi diventare forte, per farmi diventare ricca e pagare qualcuno che sequestri quei dannati esseri, ed io sarò lì, ad ucciderli e torturarli ad uno ad uno, li amputerò con un coltello da cucina, con una tenaglia, con delle forbici, con una pietra, li farò mangiare vivi dai cinghiali, o dai topi, o dai corvi, o dai cani. Li troverò e prenderò tutti ed uno ad uno inizieranno a chiedermi scusa, per cose che negheranno di avermi fatto, di cose che denomineranno con "scherzi", allora scherzerò anche io con le vostre vite, farò soffrire tutte le persone a cui tenete, come voi avete fatto con me, i vostri genitori si dispereranno cercando di capire che fine siete fatti, avranno  un sacco di problemi nel cercare di riconoscere le vostre facce maciullate e aperte con dei sassi, ed io riderò, riderò soltanto a quelle facce, perché quel sangue deve soffrire, quel veleno che vi scorre nelle vene, farò soffrire voi e rimarrò qualunque genere di sofferenza ai vostri cari, perché le persone come voi meritano soltanto questa fine, per colpa vostra mi sono sempre sentita spogliata e stuprata da tutti i vostri generi di comportamenti di merda, dal vostro menefreghismo estremo, della vostra cazzo di sociopatia, dalle vostre idee di merda, dal vostro essere persone di merda.
Io avevo dato un'ultima speranza alla razza umana di salvarsi, tante persone mi avevano detto " Prova un'ultima volta e vedi", io lo sapevo già che sarebbe andata male anche questa volta ed ho soltanto avuto l'ennesima riconferma che nessuno su questa terra è degno di vivere.
Io studierò medicina.
Io infetterò e ucciderò ogni essere umano.
Io non entrerò nella storia, io la cambierò totalmente.
Perché non esisteranno più esseri umani.
Nessuno potrà ricordarsi di me.
Nessuno lo farebbe neanche ora se mi uccidessi, e quindi cosa significherebbe per me fare un genocidio? Assolutamente niente. Soltanto sapere che nessuno mi amerà mai siccome non esiste e non esisterà mai più nessuno, ed è forse l'unico modo per riuscire ad accettarlo.

Time To Pretend - La Distruzione Dell'essere UmanoWhere stories live. Discover now