Capitolo 24.

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"Mia figlia che mi chiama, devo aspettarmi una catastrofe ambientale a breve?"
Esclama mia madre dall'altra parte del telefono, scuoto il capo anche se son ben consapevole che non possa vedermi.

"Ciao anche a te mamma."

"Ciao tesoro."
Sussurra in tono dolce, credo che la distanza mi stia facendo vedere un lato di mia madre che io non conoscevo o che, più semplicemente, non mi aveva mai mostrato. E' più dolce, più amorevole. E' sempre stata un po' fredda, nel senso che è sempre stata di pochi abbracci o robe simili rispetto a Johanna, non che non mi abbia mai fatto sentire amata, anzi, tutt'altro. Solo che sia lei che mio padre sono cresciuti in modo molto rigido e non abituati a mostrare troppo affetto. Ora le cose stanno cambiando, forse perché sono diventati nonni oppure perché anche la piccolina di casa è andata via. E davano per scontata la mia presenza.

"Come stai?"
Chiedo attraversando il campus, mi accendo una sigaretta mentre raggiungo la palazzina per andare a fare lezione.

"Bene Isla, tu? Le lezioni?"

"Tutto bene, sto andando proprio ora a una lezione di fisica."

"Un ultimo sforzo prima di tornare a casa per il Ringraziamento."

"A proposito del Ringraziamento, devo chiederti un favore mamma."

"Che tipo di favore?"

"Nulla di che solo che la mia compagna di stanza, Lily, e suo fratello Oliver rimarranno da soli al campus e io..."

"Falli pure venire da noi."

"Per caso sei stata rapita dagli alieni mamma?"
Ridacchia dall'altra parte del telefono.

"No Isla , semplicemente nessuno dovrebbe passare il Ringraziamento in modo così triste e in un campus universitario. Preparo la stanza degli ospiti e la vecchia stanza di Ethan."

"Grazie davvero mamma, è importante per me."

"Oh figurati tesoro, per così poco."
Sorrido, di nuovo consapevole che non possa vedermi.

"Hai parlato con Melody recentemente?"
Chiedo poi non avendo ancora avuto occasione di parlare ne con mia madre ne con mia sorella.

"So che io e tua sorella abbiamo avuto e continuiamo ad avere visioni differenti della vita ma ci sentiamo tutti i giorni, è la mia piccola bambina ribelle e lo sarà per sempre."
Devo davvero trattenere una lacrima di commozione a queste parole, deve pesargli davvero tanto la casa vuota per parlare così a cuore aperto. 

"Quindi lo sai?"

"Che si sposa? Certo che lo so! Sono sua madre, voglio accompagnarla a scegliere il vestito, i fiori e quelle cose in cui ogni madre è presente nell'organizzazione di un matrimonio."

"E papà lo sa? Che ha detto?"

"Tesoro so che io e tuo padre non siamo quasi mai stati d'accordo sulle scelte di vita di tua sorella ma chi ama non è mai stata fra queste cose. Può amare chi vuole. Esattamente come te o come chiunque altro. L'amore è amore Isla,  a chi importa se sia un uomo o una donna? L'amore rende la vita degna di essere vissuta, che sia per una persona dello stesso sesso o di sesso opposto chi se ne importa."
Sorrido, so benissimo che adorano Astrid e che l'hanno sempre trattata benissimo, come una figlia oserei dire ma ho sempre avuto paura di tante cose. Ma ora ho capito che era una paura stupida, che non avevo motivo di avere.

"Ti voglio bene mamma."

"Ti voglio bene anche io bambina mia."

-

"Lily andiamo una settimana a San Francisco, a un'ora da qua, vuoi portarti tutto il guardaroba?"
Chiedo guardando la mia compagna di stanza che si sta portando decisamente troppa roba per soli sette giorni.

"Devo essere pronta a qualsiasi evenienza."

"Evenienze del tipo?"
Fa qualche gesto strano con la mano per deviare il discorso.
"Perché se parli di Jake non so a quanto ti serviranno i vestiti dato che probabilmente finiranno tutti sul pavimento di camera sua."
Mi tira un cuscino facendomi scoppiare a ridere.

"Beh ovviamente mi auguro che mi tolga i vestiti perché non voglio assolutamente sprecare questa fantastica lingerie di Victoria's Secret ma vorrei anche che andassimo oltre. Mi piacerebbe magari uscire a cena, o fare una passeggiata."
Sorrido.

"Chi sei tu? Che hai fatto alla mia compagna di stanza?"
Ride anche lei.

"Non lo so Isla, non ne ho idea. Credo che Jake mi piaccia sul serio. Cosa assurda per me che non apprezzo mai nessuno o che non voglio nulla oltre a una notte e via. Non mi fermo mai a dormire con nessuno, men che meno ci esco il giorno dopo. Non chiedermi perché con Jake l'abbia fatto, non te lo saprei dire."
Sembra un po' spaventata e in fondo la capisco, nemmeno per Lily deve essere facile legarsi. Mi alzo, prendo il pacchetto di sigarette, usciamo insieme sul balconcino.

"Nemmeno Jake l'ha mai fatto."
Le dico e la vedo sorridere.

"Avevo un fidanzato anni fa, eravamo innamorati. Tanto. Quando son venuta a Stanford, lui è rimasto a New York. Non è successo niente, non mi ha tradito, non l'ho tradito. Semplicemente era una situazione invivibile. Non vederci ci ha logorati e così, semplicemente, ci siamo lasciati. E' successo tutto in modo pacifico, senza urla, senza insulti ma ho sofferto tanto Isla, tantissimo. E ho solo realizzato che non avendo una vita stabile è meglio non avere rapporti sentimentali stabili. Andare a letto con un ragazzo, non promettergli niente, è molto più facile. E' la mia politica del college. Jake però mi ha colpita subito e  fra noi è stato tutto molto naturale. Andarci a letto, le coccole dopo, addormentarmi fra le sue braccia. Cose che non facevo da anni. Quando mi ha proposto il pranzo e il luna park insieme a te mi è sembrato bellissimo. Ed in quel momento era esattamente ciò che volevo."
Mi avvicino a Lily, le metto un braccio intorno alle spalle.

"E' una cosa bella Lil, non una cosa su cui farti mille paranoie. Non una cosa da cui scappare. So cosa provi, lo so benissimo. Ma è giusto così, è giusta la paura iniziale ma è anche giusto che tu ti dia un'opportunità. Provaci e prendila come viene, perché vivere con il rimpianto per non averlo fatto ti ferirà di più di quello che potreste ferirvi tu e Jake."
Lily si stringe di più a me, mi abbraccia. 

"Non saprei più come fare senza di te."
Mi dice ed è una delle cose più belle che mi abbiano mai detto. La stringo forte anche io, le lascio un bacio fra i capelli.

"Nemmeno io senza di te Lil, nemmeno io."

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