3 By Jungkook

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Guardo il soffitto senza sapere cosa fare, pensare o dire, dovevo anche pensare a dare un titolo alla mia canzone, avevo chiesto a Nam di farla da solo e ora sono qui, bloccato senza via di fuga in questo circolo vizioso, non so come andare avanti e cosa fare, non so a cosa inspirarmi, ascolto ogni tipo di canzone per cercare di trovare una mia melodia diversa dalle altre ma non trovo nulla è come se fossi perso nel vuoto, dato che Jimin non cantava più il suo solo chi toccava ero io, dovevo farlo io ma come? Non sapevo nemmeno come andare avanti e avevo scritto solo una strofa.

"difficoltà con il testo?" chiede Taehyung entrando in camera mia e io gli mostro il pavimento piano di fogli di carta stropicciati a terra.

"tu che dici?" chiedo e lui sorride e si siede vicino a me, mi accarezza il viso e io lo guardo.

Taehyung è uno dei ragazzi più belli che io abbia mai visto al mondo, è etereo, pelle liscia, occhi piccoli ma vitali, il sorriso rettangolare e i denti perfettamente bianchi e dritti, era come una sorta di botta di vita, non era un tipo che si arrabbiava molto, ma quando si arrabbiava sul serio vedevi le vene spuntargli in modo violento, le sue vene pulsavano quando si arrabbiava, la sua fronte aveva una linea e le sue sopracciglia scendevano all'ingiú, il sorriso perdeva e al suo posto c'erano due linee rette e parallele, il suo sguardo era freddo ma allo stesso tempo ardente di rabbia, le sue mani tremavano e diventavano bianche per come le stringeva con forza a pugno. Taehyung è sensibile, non vanno mai urtato i suoi sentimenti, piange facilmente e si arrabbia difficilmente, ama giocare e sorridere alla vita nonostante ogni tanto questa non sorride a lui, so offende facilmente e anche se non sembra cura molto il suo aspetto, sperando di non essere mai giudicato dalle army, alla fine Taehyung è semplicemente sensibile.

"a che pensi?" chiede lui e il lo guardo.

"contemplavo la tua bellezza e il tuo carattere" dico e lui arrossisce appena lasciandosi scappare un risolino.

Ecco un'altra caratteristica di taehyung, si imbarazza facilmente ai complimenti e ride sotto di essi per mascherare l'imbarazzo, ma è palese che sia imbarazzato, è così dolce.

"ti ho messo in imbarazzo hyung?" chiedo e lui distoglie lo sguardo sorridendo.

In imbarazzo ma felice, sembra di vedere Jimin, ma lui era comunque diverso, tutto era diverso di lui, lui negava la sua bellezza, non aveva bellezza per lui, lui si credeva solo un puntino vuoto di in questo mondo, ma forse lo era, infondo tutti siamo solo un puntino.

"stupido" dice lui sorridendo e si avvicina al mio viso bacia domi, metto le braccia attorno al suo collo lasciando perdere il testo della canzone e lo spingo verso di me.

Dicono che non capiamo il valore di ciò che abbiamo finché lo perdiamo, bhe ho perso Jimin ma ho pur sempre Tae, se io fossi stato in Jimin mi sarei arrabbiato e avrei cercato di far funzionare la cosa, di perdonare e non di lasciare. Ma Jimin non è quel tipo, lui si lascia scivolare le cose addosso come se fosse niente, si lascia tratar male e usare da tutti e da tutto, lascia perdere e va avanti, nemmeno quella volta non ha avuto nessuna reazione, non l'ho mai visto seriamente arrabbiato, Jimin non si arrabbia, non si arrabbia, non lo fa perché non gli importa, non lo fa perché si crede una nullità, ma forse lo è, perché chi non ha la forza di combattere non avrà mai quello che serve per continuare con questa società, Jimin è nulla, il nulla, non sa mentire ma non sa nemmeno parlare, ha paura, ma la paura è il pericolo dell'uomo, la paura fotte l'uomo, non lo fa progredire e non lo fa andare avanti.
Oh Jimin, sapessi quanto ti odio in questo momento, in una situazione come la nostra avresti dovuto piangere o arrabbiarti, ma hai sorriso eor evitare l'argomento, non ti interessava nemmeno con chi me la facevo, forse lo sapevi già o forse no, ma è un bene tutto questo, non eravamo destinati a stare insieme, perché lui non lotterebbe per me, non ha mai lottato per me. Tsk.

"Jungkook ?" mi guarda taehyung confuso e io nego mettendolo sotto di me e mettendomi a cavalcioni su di lui e baciandolo iniziando a strusciarmi su di lui.

"ti voglio" dico ansimando appena è lui mi mette sotto di sé.

"detto fatti baby" dice spogliandomi e inizia a stuzzicare i miei capezzoli facendomi ansimare.

"jung-" sento la voce di jimin e la porta aprirsi, ci guarda ma niente, non esprime nulla, passa vicino a me, al mio letto e prende la sua felpa che tenevo nell'armadio, lo guardo pensando che mi avrebbe guardato male o si sarebbe alterato, mi aspettavo una reazione, una reazione che mai sarebbe arrivata.

"scusate il disturbo" dice Jimin e esce dalla stanza, sento il sangue ribollire e sposto taehyung da sopra di me, metto i pantaloni e lo seguo fermandolo.

"perché nessuna reazione!?" chiedo innervosito e lui mi guarda.

"cosa ti aspettavi Jungkook? Non stiamo insieme puoi fare come ti pare Jungkook, non è più un mio problema" dice e in quel momento sento dolore, lo guardo e senza nemmeno rendermene conto lo spingo contro il muro e poi a terra, lui mugugna dal dolore e mi guarda tremando, lo guardo e subito mi inginocchio.

"scusa... T-ti prego scusami io-" non faccio in tempo a dire nulla che vengo spostato da Yoongi.

"dico ma sei impazzito? È pur sempre uno del gruppo Jungkook, non portare le tue questioni personali a violenze, non state più insieme no? Che cosa vuoi da lui?" mi guarda male e prende Jimin aiutandolo ad alzarsi, Jimin non dice nulla, non ribatte se ne va con Yoongi e io rimango a guardarli andare via, era colpa mia è vero, ma cazzo, lui mi dava fastidio.

We don't talk anymoreWhere stories live. Discover now