Chapter 48: Absolutely not

2.4K 81 25
                                    

Dylan

Trascino praticamente Bella dentro lo chalet moderno ormai totalmente sordo a causa dei suoi urletti irritanti e acuti, e penso che finalmente questa cazzo di situazione di merda sta per avere fine. Non mi piace litigare con lei, soprattutto se è per un banalissimo capriccio di un'altezzosa ragazzina che non si sa fare i dannati affari suoi.

«Dylan so camminare da sola, cazzo» continua a lamentarsi, e sono veramente tentato di buttarla giù dal dirupo. Dio, ma cosa mi sono fumato in questi anni per portarmela a letto così tante volte? L'erba cicorina? Un pellicano?

«Stai zitta e cammina» le ordino, ormai al limite della mia pazienza. Apro nervosamente la porta, trovando subito Cameron e Mason nel salotto.
«Dov'è?» chiedo subito, voglio risolvere questa situazione il prima possibile.
«Oh no, Dylan, te lo scordi» subito si intromette Cameron, protettivo come sempre, sbarrandomi la strada. Io sbuffo e alzo gli occhi al cielo.
«Cam non ho voglia di incazzarmi, dimmi dov'è e cavati dal cazzo» gli ringhio addosso. Non posso sopportare il pensiero che lei sia da qualche parte pensando che io l'abbia veramente tradita in quel modo.

Certo, non stavamo insieme ufficialmente, non ne abbiamo mai parlato, ma era ovvio che c'era qualcosa tra noi, da parte di entrambi, ed è come se l'avessi tradita veramente.
Mi sento male, pensando a cosa potrebbe star facendo in questo momento. Non voglio pensare al peggio perché sennò impazzirei.

«Te l'avevo detto, Dylan, ti avevo avvertito su di lei. Ma te no, non te n'è fregato un cazzo, e l'hai distrutta un'altra volta. Proprio come ha fatto Kris»
Una pugnalata al petto.
Io non ho mai saputo veramente cosa le è successo alla Tana. So solo che è stato Kris ad allenarla e che durante questi ultimi anni ha provato a toccarla, ma Iris non si è permessa di raccontarmi altro riguardo a lui.

«Cam sono qui per sistemare le cose, non per peggiorarle. Diglielo Bella» le ordino, tanto per dimostrare ai due ragazzi qui davanti che sto dicendo la verità, strattonandola in avanti.
«Diglielo!» Urlo impaziente, perché non si decideva ad aprire quella boccaccia.

«Non è successo niente tra noi, l'ho baciato io e lui si è subito scansato, ma Dylan non sapeva che dietro a una siepe c'era una mia amica» abbassa la testa per guardare le punte delle sue scarpe, sicuramente in imbarazzo per la sua azione.
«Mi devi dieci dollari, fratello» Mason da una pacca sulla spalla a Cam, e io rimango un po' scioccato sul fatto che loro abbiano scommesso sul serio su me.

«Wow Cam, sei così innamorato di Iris da non fidarti più del tuo fottuto migliore amico?» mi avvicino a lui minacciosamente e so che lui è così tranquillo, con le braccia incrociate al petto, che mi guarda indifferente, perché sa che non lo toccherei nemmeno con un dito.
«Io non sono innamorato di Iris. Però lei è la mia vita, la mia sorellina, e la proteggerò sempre, a costo della mia vita. E se questo significa proteggerla anche da te, lo farò» Dio, la situazione è peggio di quanto mi aspettassi. È proprio perso.
E non posso non provare una gelosia irruente che mi divora il petto.

«Se ti azzardi anche solo una volta, e romperle il cuore veramente e a distruggerla, ti ammazzo con le mie mani Dylan. Ricordatelo» mi punta un dito contro, e io sono ancora più scioccato da questa cosa. Ovviamente lui non avrebbe possibilità contro di me, eppure lui morirebbe per Iris.
Ma quello che mi chiedo è: lo farei anche io?
Morirei per lei? Si, senza nemmeno pensarci.

Mi è entrata nella pelle, nella testa, e spero che non ne esca mai più. I suoi occhi sono ormai impressi nei miei, li vedo ovunque. Quegli smeraldi così brillanti, che all'inizio erano così vuoti e spenti, io li ho visti brillare di felicità, di tristezza e di piacere.
E io voglio solo vederli brillare di nuovo.
Voglio che brillino per il resto della sua vita.

||There is a caos inside me|| Where stories live. Discover now