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Prima lezione di recupero, prima ansia che nasce dallo stomaco e che pervade il corpo,  primo momento di imbarazzante silenzio tra i tre, primo incontro dopo quello che è successo nella biblioteca. Enea aveva i libri di storia e matematica stretti al petto mentre indugiava con il dito indice alzato verso il campanello della casa di Ricky non sapendo se suonare o solamente mandargli un semplicissimo messaggio avvisandolo del suo arrivo. Girò la testa di lato, strizzò gli occhi, prese coraggio, e finalmente si decise a premere il pulsante del campanello per avvisare del suo arrivo. Dopo qualche secondo una testa bionda fece capolino dalla porta d'ingresso facendo entrare il più grande all'interno della casa conducendolo con una mano poggiata sulla bassa schiena verso le scale del piano di sopra. Quando l'omega entrò vide Edoardo seduto sul letto, con un libro sulle gambe e una matita dietro l'orecchio mentre si teneva la testa tra le mani scompigliandosi i capelli castani. A Enea gli scappò un piccolo risolino che nascose con la mano arrossendo furiosamente. Quella piccola risata fece alzare la testa al castano facendogli colorare leggermente le sue guance di un pallido rosso. A vedere quella scena l'alpha non poté non sentirsi intenerito. Si sedette vicino al suo fidanzato dandogli un piccolo bacio sulla guancia per poi incrociare le braccia e fare cenno a Enea di sedersi anche lui. Il più grande si rilassò leggermente stendendosi sul letto a pancia in giù facendo dondolare le gambe sopra la sua testa.  Prese una matita dall'astuccio per poi aprire il libro e iniziare a spiegare i primi argomenti di storia.
Dopo poco che stava parlando gli fece alcune domande, facendogli prendere alcune note e appunti al margine del foglio. 

-Basta non ce la faccio più, mi rifiuto! Nel senso, cosa me ne frega a me di sapere del tumulto dei ciompi o come si chiama?!- disse il più piccolo di tutti buttando il libro di lato e sdraiandosi vicino ad Enea poggiando la testa sul petto del più grande che, nel frattempo, si era girato. 

Erano passate due ore e sono riusciti a fare qualche argomento che rientrava nella loro verifica di recupero. Approfittarono dell'occasione per parlare e conoscersi meglio e, piano piano, il più grande si era sciolto completamente lasciandosi sfiorare senza problema e intraprendendo lui un discorso. Sembravano amici di vecchia data e la cosa non dispiaceva affatto al moro che, al contrario, apprezzava dare e ricevere attenzione dai due ragazzi. 

Prese ad accarezzare i capelli di Edoardo, ancora leggermente scompigliati, passando le dita tra il morbido ciuffo. Poco tempo dopo due braccia gli avvolsero la vita facendolo girare di lato, con il busto rivolto verso il castano che si era accoccolato tra le sue braccia facendo uscire il suo lato da omega strusciando la testa sul suo petto; mentre l'Alpha gli avvolse la vita sia a lui che a Edoardo stringendoli a se facendo combaciare i loro corpi come in un puzzle. 

Enea chiuse gli occhi in totale estasi mente si rilassava stretto dal calore dei due ragazzi che lo stavano circondando.  

-Vorrei stare così per sempre- disse Ricky; il fiato caldo che si infrangeva sul collo dell'omega davanti a lui facendogli venire i brividi -tu no?- gli chiese alzandosi e poggiandosi ad un braccio riuscendo a guardare il viso del moro. Quelle parole fecero risvegliare leggermente Edoardo che si staccò dal petto del più grande guardandolo. 

Enea li guardò un attimo negli occhi per poi fargli un sorriso sincero e sussurrare un dolce "si" accompagnato da un bacio sulla guancia ad ognuno dei due; per poi riaccoccolarsi tra il calore dei due addormentandosi lentamente. Ricky ed Edoardo si guardarono con un sorriso sulle labbra per poi darsi un piccolo bacio e ritornare ad abbracciare il ragazzo che, speravano, sarebbe presto diventato una parte integrante della loro relazione. 

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Enea si svegliò di colpo stranamente accaldato; troppo accaldato.

Si sfilò la felpa e i calzini sgusciando via dai corpi caldi dei suoi compagni per poi andare verso il bagno per darsi una piccola rinfrescata. Azionò l'acqua fredda per sciacquarsi il viso e il retro del collo. Si guardò allo specchio: i capelli leggermente umidi e la pelle bagnata del viso. Sentì un leggero bussare alla porta e si girò vedendo Ricky che lo guardava con sguardo preoccupato. 

-Tutto okay? Vi ho svegliato?- disse l'omega tentando di sbirciare il letto senza grandi risultati. 

-No tranquillo, non hai svegliato Edo; non riuscirebbe a svegliarlo nessuno quando dorme.- disse con un piccolo risolino guardando l'omega negli occhi. L'alpha si staccò dallo stipite della porta andando verso di lui circondandogli la vita con le braccia piegandosi per appoggiare la testa sulla spalla del più grande. 

-Tu tutto okay? Come mai ti sei svegliato?- gli chiese guardandolo attraverso lo specchio. Il suo sguardo intenso e le dita che presero a scorrere sui suoi fianchi sotto la maglia fecero venire i brividi ad Enea che abbassò lo sguardo per qualche secondo.

-Avevo solo caldo niente di che tranquillo- disse il più grande girandosi leggermente e lasciando un bacio sulla tempia all'alpha.

-Torniamo a dormire? É ancora presto e non abbiamo scuola- continuò il più piccolo strusciando leggermente il collo sulla clavicola.

-Che ore sono?- disse Enea chiudendo gli occhi e lasciando la testa all'indietro rilasciando un piccolo sospiro.

-Penso che siano le 7.30-
La risposta fu solo un piccolo mugulio da parte dell'omega per poi lasciarsi scivolare tra le braccia di Ricky. L'alpha lo prese in braccio come un koala mentre il moro chiuse gli occhi abbandonandosi alle braccia di Morfeo.

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Lo so capitolo un po più corto del solito ma comunque direi importante e con una svolta nella relazione dei tre ragazzi.

Come vivere sembra?
Stellinte e commentate please🌸🌸🌸🌸

-baci❤❤❤

finally completeWhere stories live. Discover now