VI

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leggete lo spazio me please ❤❤❤❤❤❤❤❤❤❤

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Quando si svegliò Enea era ancora tra le braccia dei due ragazzi che piano piano gli stavano facendo perdere la testa. Ricky gli stava accarezzando i capelli in modo dolce mentre Edoardo stava mugolando frasi e parole senza senso muovendosi leggermente. I piedi di tutti e tre erano intrecciati tra loro; tanto che Enea non riusciva a distinguere quali fossero le sue e quali, invece, dei due ragazzi più piccoli. 

-Buongiorno- disse il biondo cenere dandogli un piccolo bacio sulla guancia. L'omega gli sorrise per poi guardare verso Edoardo che stava ancora dormendo con la bocca semiaperta. 

-Dovremmo svegliarlo?- disse il moro accarezzandogli una guancia dolcemente. I risposta ebbe solo un sorrisetto malizioso. 

Enea si mise a cavalcioni sul più piccolo dei tre per poi iniziare ad accarezzargli i fianchi leggermente alzandogli delicatamente la maglietta per poi far passare i polpastrelli sulla pelle calda del castano per poi iniziare la sua piccola tortura di risate e solletico. 

Edoardo si svegliò subito ridendo e contorcendosi a causa delle mani di Enea.

-Sono sveglio, sono sveglio, ti prego tregua, tregua- disse interrotto dalle varie risate. 

Il più grande si fermò per poi muovendosi leggermente sul bacino del castano per essere più comodo; facendo emettere un piccolo gemito mal trattenuto al ragazzo sotto di lui mentre una piccola protuberanza si stava facendo strada sotto il suo sedere. Il moro se ne accorse e scese dal suo bacino velocemente con le gote arrossate per poi farfugliare delle scuse e una serie di "devo andare" mentre prendeva le sue cose velocemente per poi scendere le scale e fermare un taxi che, fortunatamente, stava passando da li. 

Nel mentre Edoardo si era alzato sui gomiti guardando il suo compagno che tentava di fermare il più piccolo convincendolo a restare almeno per parlare di quello che è successo ieri e stamattina senza però avere successo. Quando il maggiore uscì dalla porta chiudendosela alle spalle il castano si lasciò cadere sul materasso lasciandosi sfuggire un "cazzo" che non sfuggì a Ricky che si posizionò vicino a lui per poi abbracciarlo sentendo il tono di rabbia e tristezza dell'omega. 

-Ci eravamo quasi riusciti; mancava così poco- disse il minore guardando davanti a se. 

-Lo so, lo so...- disse Ricky tirandogli indietro il ciuffo e baciandogli la fronte.

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Quando Enea tornò a casa si buttò sul letto mettendosi un braccio sugli occhi. Lorenzo lo vide entrare velocemente e lo seguì per poi affacciarsi alla porta della stanza del figlio e bussare leggermente facendo alzare il busto al moro. 

-Posso entrare?- disse il kitten aprendo di più la porta e entrando nella stanza dopo un cenno di assenso da parte del ragazzo. Si sedette sul letto facendo oscillare la coda sopra il suo capo. 

-Cosa  è successo amore?- chiese il genitore accarezzando la mano al minore che gli sorrise leggermente -è per Ricky vero?-

Il più piccolo lo guardò con un cipiglio sul volto non capendo come effettivamente faceva a sapere di lui e il biondo.

-Non guardarmi così; ti ricordo che uno dei due padri di Ricky è Andrea... e penso che con questa frase tu possa capire mooooooolte cose- disse ridacchiando guardando il figlio negli occhi. 

- É che... non lo so prima di quest'estate era successa questa cosa; mi aveva detto che sarebbe cambiato tutto una volta tornato dalle vacanze ma invece è ritornato fidanzato con un altro Omega e... e io... non lo so mi confondono entrambi, mi fanno sentire... strano- disse il più piccolo.

Una volta iniziato il discorso le parole uscirono a fiumi dalle sue labbra; le sue emozioni, le paure, i timori, ... tutto uscì come un marea che teneva da troppo tempo dentro di se. 

Lorenzo ascoltò in silenzio; immedesimandosi nei dubbi del più piccolo e riconoscendoli come propri. Enea gli ricordava il lui di qualche anno fa, mentre cercava di capire i sentimenti che provava per quelli che adesso sono ancora i suoi compagni. 

Quado finì di parlare; il moro guardò il kitten in cerca di qualche traccia di disgusto o altro; certo lui aveva una relazione stabile con due persone contemporaneamente ma, comunque, quella leggera ansia lo divorava sempre. Il maggiore lo guardò con un sorriso dolce per poi iniziare a parlare. 

-Sai, ti capisco; anche io avevo gli stessi dubbi che avevi tu quando avevo all'incirca la tua età. Sai, non è facile prendere questo tipo di decisione, mettere apposto i tuoi sentimenti e accettare che ti possano piacere due persone contemporaneamente. Penso che, innanzitutto, devi capire che cosa provi per quei due ragazzi. Non bloccarti a quello che pensano gli altri perché non sanno quello che provi; non sanno che per essere felice ti  servono entrambi quei due ragazzi. Quindi pensa liberamente e, se hai capito che ti piacciono entrambi nello stesso modo, provaci; buttati e vivi  l'esperienza senza pensare a quello che potrà succedere- disse il maggiore prendendo entrambe le mani al figlio e stringendogliele in modo rassicurante. 

Enea lo guardò sorridendo per poi abbracciarlo di slancio sussurrandogli un "grazie".

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Quado Lorenzo scese al piano di sotto vide i suoi due compagni che erano appena rientrati dal lavoro: entrambi avevano un completo elegante. Mirko fece cadere la valigetta con i libri di scuola sul divano per poi slacciarsi la cravatta. La coda iniziò a muoversi sopra la sua testa velocemente. Si stupiva che, dopo tutto questo tempo, comunque la sola vista dei suoi due compagni gli faceva provare le stesse emozioni e reazioni della prima volta che si sono incontrati. Respirò profondamente dalle narici mentre l'odore dei due alpha si faceva strada nella sua mente. Scese velocemente gli ultimi gradini per poi buttarsi tra le braccia di Thomas che lo prese al volo. Gli diede un piccolo bacio sulle labbra per poi sporgersi e riservare lo stesso trattamento al castano. 

-Credo che nostro figlio stia attraversando il suo primo dramma d'amore- disse leggermente amareggiato guardando negli occhi i suoi due alpha che lo guardarono con un sopracciglio alzato. 

-Chi è che dobbiamo minacciare?- chiese il biondo facendo scendere il kitten dalle sue braccia facendogli poggiare delicatamente i piedi a terra. 

-In realtà sono due- disse ridacchiando per poi girarsi e andare verso la cucina lasciando attoniti i suoi due compagni. 

-DUE?!- chiesero insieme rincorrendo Lorenzo e raggiungendo in pochi secondi la cucina.

-Come due!? stai scherzando?! E chi sono?- chiesero insieme facendo ridere il più piccolo che gli diede un bacio sulla guancia sussurrandogli un "segreto" per poi girarsi e continuare a preparare la cena. 

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Ciao a tutti.

Come state? Cosa ne pensate del capitolo?

Lo so che non è il luogo adatto diciamo ma una mia amica mi ha chiesto di fare la pubblicità a questo account Instagram: my.lettering_note e dato che non ho molte altre piattaforme... eccolo qui!!!

A prescindere da questo; spero che vada tutto bene a tutti😘😘😘😘

-Baci❤❤❤❤❤❤❤❤❤

finally completeOpowieści tętniące życiem. Odkryj je teraz