𝗖𝗮𝗽𝗶𝘁𝗼𝗹𝗼 𝗖𝗶𝗻𝗾𝘂𝗲

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Quando tuttavia Alice arrivo al piano di sotto, diretta ai giardini, fu intercettata dal Bianconiglio che le chiese di seguirlo.

Ubbidiente Alice lo seguì pensando che Mirana voleva vederla.

Si sentì in colpa nel non poter avvisare Tarrant, poiché McTwispe si muoveva velocemente e lei faticava a stargli dietro.

"Oh Alice! Sei qui!" le disse Iracebeth non appena la vide nel corridoio fuori dalla stanza dove si teneva il
ballo.

"Essendo il ballo in tuo onore entrerai con noi."

I capelli di Iracebeth, notò solo ora Alice, avevano perso la strana forma a cuore che avevano, lasciando spazio a dei vaporosi ricci rossi. La testa era più piccola e probabilmente Iracebeth era anche leggermente più alta.

Mirana arrivo appena Alice finì al sua riflessione e disse al Bianconiglio di entrare in sala per annunciarle.

Tutte e tre entrarono insieme.

Mirana, in quanto Regina, stava avanti mentre Alice e Iracebeth erano subito dopo di lei.

Durante la camminata per arrivare dall'altra parte della sala, dove si trovavano un trono, un trono più piccolo e una poltroncina, Alice cercò disperatamente il Cappellaio con lo sguardo.

Incrociò lo sguardo di Baloo, che capì subito chi la ragazza stesse cercando.

Fece in tempo a mimarle un "dov'è Tarrant?" a cui la ragazza rispose facendo spallucce.

Subito Alice pensò che, dopo che lei non s'era presentata fuori, lui offeso era andato via.

Arrivate alle sedute, le tre sedettero.

Mirana disse qualche parola al popolo, segnalando il ritorno della Paladina. Tutti applaudirono e poi incominciarono a danzare.

Alice danzò con lo Stregatto, con Bim e con Baloo, con Zanik, con Iracebeth e addirittura con Bayard.

Quando poté avere cinque minuti di respiro, uscì fuori.

"Tarrant! Sei qui!" Esclamò Alice vedendo l'amico ancora sotto la finestra della sua camera, nei giardini sul retro.

"Se non mi farai aspettare troppo, ti aspetterò per tutta la vita" le disse.

"Pensavo non venissi più Alice. Aspettarti per qualche ora per me è stato come aspettarti per un intera vita."
Disse serio mentre la ragazza di avvicinava a lui.

"Perché non sei venuto a cercarmi allora?" Chiese lei ormai vicina

"Ma è ovvio! Ho pensato che, siccome non sei venuta qui, non volevi star con me."

"Tarrant, non dire scemenze. Io non potrei desiderare altro se non stare con te, per un intera vita." Gli disse lei sorridendo sinceramente.

Proprio in quell'istante, poco lontano da loro, una tana di coniglio comparse dal nulla.

Per un momento parve che anche il vento cesso di far muovere le foglie sugli alberi.

Senza parole e con le lacrime agli occhi Alice guardò Tarrant in una muta richiesta di aiuto.

Lui la strinse forte a sé, anche lui sentiva gli occhi pizzicare.

"Cappellaio, io temo di doverti dire addio."

Per cambiare un addio basta poco, a volte solo una parola.

"Resta." mormorò lui nei capelli di lei.

Alice alzò lo sguardo dal suo petto e, singhiozzando, chiese: "cosa?"

"La parola Alice! La parola per cambiare un addio. La prima volta ti ho chiesto cosa volessi tu ora ti dico cosa voglio io! Resta Alice, resta qui a Sottomondo, con me. Resta perché non potrei sopportare di perderti di nuovo. Resta Alice, resta. Resta perché sei l'unica cosa che mi da la forza di andare avanti, resta perché non potrei fare a meno di te ora che ho dato ascolto al mio cuore. Resta. Resta perché..."

bacio al chiaro di nuvole Tempat cerita menjadi hidup. Temukan sekarang