𝗖𝗮𝗽𝗶𝘁𝗼𝗹𝗼 𝗧𝗿𝗲

96 6 32
                                    

Alice aveva totalmente ignorato quel punto.

Lei e Tarrant si erano baciati.

Inevitabile chiedersi cosa fare ora, e fu proprio la ragazza a rompere il silenzio imbarazzante che si era creato tra loro, o almeno ci provò.

"Tarrant ascolta..." In quel preciso istante bussarono alla porta, era una guardia della Regina

"Mi scuso per l'intrusione ma sono qui per porvi l'invito al ballo che si terrà stasera al castello di Marmorea!" Sorrise, lasciò un piccolo foglio con sottili decorazioni oro sui bordi che diceva l'orario in cui ci si doveva recare all'evento.

"Un ballo... in tuo onore." sorrise leggermente mentre osservava il piccolo foglio lasciato dalla guardia.

"Già, forse dovrei andare a prepararmi. Non vorrei fare tardi." Alice parlò con tono piatto, non guardava Tarrant negli occhi.

Aveva paura di leggerci un rifiuto. Aveva paura che Tarrant l'avesse baciata solo perché credeva che fosse un sogno.

"Già, forse è meglio..." disse lui in un sospiro e accasciandosi sulla piccola poltroncina verde accanto al divano.

Tarrant, invece, temeva che per Alice il bacio fosse stato uno sbaglio.
Temeva che il cuore della Paladina fosse già di un altro uomo.

Dunque Alice si alzò e, in pochi passi, raggiunse la porta d'ingresso.

Indugiò sulla soglia per un momento, quel momento bastò per far aprir bocca a Tarrant.

"Alice, quanto starai a Sottomondo?" chiese sbrigativo

"Non ne ho la minima idea." rispose sinceramente lei, e uscì.

La mente di Alice formulò un pensiero che alla giovane non piacque per niente: Tarrant voleva che se ne andasse via quanto prima?

Percorse a testa bassa la discesa della collina e, giunta al termine, una voce di donna a lei sconosciuta la chiamò.

"Alice! Alice, che piacere incontrarti! Sono Tyva, la madre di Tarrant... ti va di entrare... per un tè?"

Alice era tentata dal dire che andava di fretta e non poteva trattenersi, ma poi si autoimpose di essere cordiale e di accettare l'invito.

"Con piacere!"

La casa era molto simile a quella di Tarrant, ma era più grande poiché ospitava quattro persone: Tyva, Zanik il padre di Tarrant, Baloo la sorella minore e Bim il fratello minore.

"Alice! È un tale piacere incontrarti! Sono Baloo, la sorella di Tarrant, i racconti di mio fratello non ti hanno reso giustizia! Sei incantevole." Parlava così tanto veloce e con un tale entusiasmo che per Alice fu difficile starle dietro.

Non sicura di aver afferrato tutto quello che le era stato detto si limitò a sorridere.

In modo molto più pacato si presentò Bim. Il ragazzo somigliava davvero molto a Tarrant eccetto per gli occhi che Bim aveva entrambi verdi e molto più piccoli di quelli del fratello.

Baloo invece era l'esatta copia di sua madre, erano entrambe splendide.

Zanik invece, da quando era stato salvato, era molto più sciolto. Non era più il padre rigido che la bionda aveva conosciuto.
Alice aveva avuto più contatti con lui che con il resto della famiglia, il suo era dunque...un volto conosciuto

"Alice cara! Alice cara! Sono così contento di averti qui! Sei già stata a trovare Tarrant? Immagino di sì!"

Per tutto il tempo l'uomo aveva continuato a stringere la mano della Paladina con la sua, facendole ondeggiare dall'alto al basso così velocemente che Alice faticava a capire dove finisse la sua mano e dove quella di Zanik incominciasse.

bacio al chiaro di nuvole Where stories live. Discover now