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lee felix:
voglio morire

han jisung:
oh dio di nuovo perché
smettila vienimi a prendere ti sto aspettando

lee felix:
NO
NON VOGLIO PRESENTARMI A SCUOLA JI!!!!!!! ORA SEO CHANGBIN SA DELLA MIA ESISTENZA CAVOLO UFFA

han jisung:
e quindi la sapeva anche prima andiamo lix ci nascondiamo

lee felix:
ji
se andassimo a scuola lui verrebbe a cercarmi e ad infastidirmi e con lui ci sarebbe anche MINHO M I N H O

han jisung:
diocane voglio morire pure io
FELIX DEVO ANDARCI PER FORZA OGGI DEVO RECUPERARE ITALIANO HO SGRAVATO DI BRUTTO CON LA COMPRENSIONE

lee felix:
buona fortuna jiji!! 🍀 🍀

« la smetti? » aveva chiesto seungmin, osservando il proprio amico camminare lentamente, nel mentre di tanto e in tanto si nascondeva dietro a delle macchine – « guarda che ci sono tante persone fuori al cortile della scuola, perché dovrebbero mai vederci? » continuò poi, sistemandosi la giacca rossa di my melody.

« fosse facile! » esclamò jisung, oltraggiato dall'indifferenza del proprio migliore amico che aveva assunto un'espressione seccata – « ora che... non voglio pensarci... changbin lo ha sbattuto al muro quindici volte... vorrà vederlo... »
« tu dici? per sfotterlo nuovamente perché preferisce l'acqua frizzante? » rise sarcastico l'altro, sapendo quanto felix fosse bello e che non fosse una novità il suo aver fatto colpo su seo changbin.

ma, in verità, era proprio ciò che non desiderava: se si fossero messi insieme, si sarebbero seduti vicini e, di conseguenza, avrebbe stretto (per sua sfortuna) i rapporti con hwang. diamine, non voleva!
« minnie... ma quella è la mia giacca? » chiese jisung, nascondendosi dietro una macchina rossa ma prestando attenzione al suo amico che annuì, « perché? la rivuoi? a me piace. attaccati ad un tram ».

in effetti, jisung aveva proprio un modo di vestire bizzarro, il suo armadio era ricolmo di colori di ogni tipo e proprio per questo i suoi amici erano soliti a rubargli i panni... non che fosse qualcosa di brutto, alla fine li comprava al mercato e costavano circa tre euro, niente di che.
« ok, dammi la mano ora... » gli strinse la mano, tremando per la paura di poter incontrare minho: più i giorni passavano, più realizzava quanto il maggiore fosse bello e, di conseguenza, di non volerci parlare per alcun motivo.

« ji, va tutto bene, okay? poi manca ancora un quarto d'o– » « APPUNTO! UN QUARTO D'ORA! HAI CAPITO??? COSA DOVREI FARE? NASCONDERMI?? » e smise di parlare quando vide l'espressione sul volto di seungmin. cazzo, era fottutamente spaventosa... sembrava una strega malvagia.
« scusa minnie, però ora nascondiamoci veramente, ok? »

sentì il proprio telefono vibrare, sperava solo non fosse la notizia di un nuovo porno in arrivo, e si affrettò a leggere il messaggio – jisung era solito a non rispondere per ore o, peggio, per giorni ma, in verità, quella mattina aveva una matta voglia di socializzare;
lee minho:
jisung
dove siete?

merda.

han jisung:
cosa
io non ci sono ciao
non toccarmi ratto schifoso

lee minho:
piccolo sei arrabbiato

non gli rispose e si affrettò a posare di nuovo il telefono, lanciando un'occhiata spaventata a seungmin (che aveva letto i primi messaggi di minho) e sentendosi sull'orlo della morte. voleva semplicemente morire, o meglio, nascondersi, ma come poteva fare?

FALLING IN LOVE WITH LEE MINHO, minsungDove le storie prendono vita. Scoprilo ora