14

1.6K 47 8
                                    

- Hermione.

Draco mi bloccò il passaggio in mezzo al corridoio. Ero tornata da poco ad Hogwarts dopo le vacanze di natale, e non avevo mai degnato Draco di uno sguardo.

- Per favore.

Lo implorai di lasciarmi andare.

- Dopo pranzo parliamo, ti vengo a prendere ale 15:00 alla tua sala comune.

- Eh va bene...

Mormorai sconfitta riprendendo il mio cammino verso l'aula di babbanologia.

**********

Dopo pranzo, io mi trovavo nella mia sala comune, dove con Ginny stavo ultimando il tema di Trasfigurazione.

- Che ore sono?

Chiesi ripensando al mio incontro con Malfoy.

- 15:10.

Disse Ginny continuando a scrivere.
Imprecai sotto voce e sentii qualcuno entrare nella sala.

- Scusate, mi ha costretto.

Disse Neville, disperato.
Dietro di lui comparve Malfoy.

- Andiamo.

Disse, per poi afferrarmi una mano e trascinarmi fuori dalla sala.

- Eri in ritardo.

Disse, mentre si chiuse la porta di un'aula vuota dietro le spalle.

- Cosa c'è?

Chiesi.
Lo vidi mettersi una mano nella tasca e tirare fuori la collana che gli avevo rimandato indietro.

- I regali si accettano sempre, Granger.

Sussurrò avvicinandosi per mettermela. Si mise dietro di me e spostò i capelli dal mio collo, poi aggianciò la collana e mi lasciò un bacio sulla nuca. Rabbrividii e mi girai di scatto.

- Ti ho già detto che non devi trattarmi come una bambola.

Dissi per poi avvicinarmi velocemente alla porta.

- Impazzisco senza di te.

Ammise lui, in un mormorio.
Mi fermai con la mano sulla maniglia.

- Cosa?

- Non riesco a stare senza di te, non ce la faccio.

- Ma-

- Ti prego, non te ne andare.

Sussurrò.
Mi avvicinai a lui.

- Ok, non me ne vado.

Poggiai le mie mani sul suo petto.

- Scusami è che io... ancora non capisco l'amore.

Continuò poggiandomi la testa sulla spalla. Ci eravamo seduti per terra uno accanto all'altro.

- Hai tempo...

- È per questo che quando ti vedo non so mai cosa dire. Però non riesco a starti lontano Hermione, devi credermi. Mi serve solo un po' di tempo.

Alzò la testa dalla mia spalla per guardarmi intensamente negli occhi.

- Pensavo a te.

Disse, abbassando lo sguardo.

- Cosa?

- Quando ho evocato il patronum.

E stavolta fui io ad appoggiare le mie labbra sulle sue. Il bacio prese subito una piega passionale e ci ritrovammo entrambi senza cravatte. Cominciò a sbottonarmi la camicia, e così mi concessi al mio primo amore. Ed è buffo perché avevo passato sei anni a odiarlo, e lui a odiare me. Invece ora ci ritrovavamo insieme, nella stessa stanza, con le nostre labbra unite.

Fine.

*
eii! ebbene si, la storia si conclude qui! sono molto contenta perché ci ho pensato per mesi a come farla, e mi piace molto come è venuta. spero piaccia anche a voi! <3

Hard to love || DramioneWhere stories live. Discover now