♱𝔇𝔢𝔪𝔬𝔫 [Kim Taehyung]

♱45

Era il giorno del funerale di Suho.
Minjee e suo padre si trovavano in prima fila mentre ascoltavano il sacerdote celebrare la messa.
La ragazza non aveva più versato lacrime perché non era stata in grado di produrne altre.
Era come se avesse avuto un blocco emotivo che non le permetteva più di esternare tutto il dolore che stava provando a causa della morte del suo adorato fratello.

Il padre, non appena aveva saputo la notizia la sera stessa in cui Minjee era stata avvertita della morte di Suho, si era gettato nuovamente nello sconforto e aveva sentito un vuoto dentro di sé che pensava di aver lasciato alle spalle.
Sua moglie era morta anni prima e ciò lo aveva buttato tra le braccia all'alcolismo, perdendo così di vista quelli che erano i suoi doveri di padre.

Aver perso suo figlio era stato un colpo troppo grande da sopportare: si sentì in colpa dato che non era andato a trovarlo con la stessa frequenza di Minjee e inoltre a volte era sembrato che volesse scappare da quel problema dato che non si era reputato abbastanza forte da poter sopportare tutto ciò che sarebbe successo in seguito.
Una volta data la notizia al padre, Minjee aveva deciso di farsi forza e capì che piangere davanti a lui non avrebbe migliorato il suo stato d'animo, anzi, forse avrebbe peggiorato solo la situazione.

Decise di mostrarsi forte e disponibile per permettergli di sfogarsi come voleva dato che non ne aveva mai avuto la piena facoltà.
Taehyung non fu presente al funerale perché non poteva entrare in un luogo sacro, così decise di aspettare all'esterno che la cerimonia terminasse per ricongiungersi a Minjee per sostenerla come aveva fatto nell'ultimo periodo.

Il demone se ne stava seduto su un muretto proprio davanti all'entrata della chiesa e non aveva smesso per un attimo di fissare l'entrata dato che Minjee sarebbe uscita da un momento all'altro.
All'improvviso sentì qualcuno camminare alle sue spalle per poterlo raggiungere e per sedersi accanto a lui su quel muretto.

Taehyung non si voltò perché sapeva benissimo chi fosse, così fece finta di niente per evitare di avere una reazione sconsiderata.

«È un vero peccato.» sentì dire con falsità alla sua sinistra

Chiuse gli occhi e lasciò andare un sospiro abbastanza forte che mostrasse il suo disappunto.
Decise di tacere ancora per non dare alcuna soddisfazione e aspettò che chi aveva parlato, aggiungesse altro al suo discorso.

«Era un ragazzo veramente buono. Mi dispiace che sia andata a finire così.»

Taehyung si voltò e fissò con estrema intensità il demone che aveva causato tutto quel disastro.